20 FEBBRAIO 2005

dal Giornale di Vicenza

Villaggio Usa, caso riaperto
«Smog, non è percorribile la via delle inchieste penali»

Quinto/1. Pochi giorni per decidere sul progetto di insediamento a Valproto
Villaggio Usa, caso riaperto
Si valuta ancora la proposta da 3 milioni di euro

di Tommasino Giaretta

A Quinto la febbre a stelle e strisce ha raggiunto il picco massimo. Quanti credevano che fosse definitivamente tramontata la possibilità di costruire un villaggio di 203 alloggi a beneficio dei militari americani dopo l’annuncio di un ampliamento della caserma Ederle in via Aldo Moro a Vicenza ha dovuto ricredersi di fronte all’evidenza dei fatti. Dopo che era stata formalizzata una specifica "proposta di collaborazione" da parte dello studio Bruno Beghetto di Padova protocollata in municipio il 15 novembre scorso e che il sindaco Secondo Pillan aveva trasmesso per conoscenza ai consiglieri, sembrava che tutto fosse finito in una bolla di sapone. Invece come un fulmine a ciel sereno, il sindaco ha convocato in tutta fretta giovedì sera alle 17.30 un consiglio comunale informale al quale hanno partecipato una decina di tecnici per illustrare il piano d'azione che in sostanza ha di colpo riaperto le trattative anche se il tempo a disposizione sembra limitato. Una variante urbanistica ad hoc dovrebbe infatti essere presentata entro il 28 febbraio, una data decisamente ravvicinata per un intervento residenziale di tale portata. Sul piatto 120 mila metri quadrati di terreno per il villaggio Usa messi a disposizione da privati cittadini nella zona vicina ai laghetti artificiali nella frazione di Valproto (scavati all’epoca della costruzione della Valdastico) e una contropartita di circa altri 60 mila metri quadrati di area agricola da destinare a zona residenziale. Una torta appetibile da più commensali con il Comune che uscirebbe con una fetta che oscilla fra i 3 e i 3,5 milioni di euro, una entrata consistente che farebbe la felicità di ogni amministratore se non fosse attento a salvaguardare il territorio dall’attacco di una speculazione edilizia a dir poco aggressiva. Sono ore febbrili, quasi una corsa contro il tempo con le varie componenti politiche della maggioranza e della minoranza che stanno valutando il da farsi e quale posizione assumere. Alla riunione del consiglio comunale a porte chiuse, venerdì sera è seguita quella del direttivo dei Ds che sostengono il sindaco e che hanno provveduto alla rielezione del segretario politico Angelo Muraca. Ieri pomeriggio c’è stata la riunione sempre a porte chiuse del gruppo di maggioranza "Quinto solidale rinnovata" ad inizio settimana seguirà quella dei capigruppo con la Giunta. Molte le perplessità sia nella maggioranza che nell’opposizione su una operazione di simile importanza che andrebbe sì a rigenerare le casse comunali ma che finirebbe per stravolgere l’attuale equilibri della piccola frazione di Valproto (meno di 800 anime) che vedrebbe di colpo più che raddoppiata la propria popolazione. Il villaggio Usa come un treno che passa per Valproto una volta nella vita: il problema è se salirci sopra in corsa o restare con i piedi a terra. Per questa seconda ipotesi senza ombra di dubbio si sono già schierati l’Udc e il comitato di difesa dell’ambiente "Diamante Verde" di Quinto e Gazzo.


Pm10 in tv
«Smog, non è percorribile la via delle inchieste penali»

(g. m. m.) Vicenza, già sazia per quattro giorni di blocco totale del traffico, oggi sarà l’unica città veneta a non fermare il traffico. E tuttavia il grande blocco è stato ancora una volta al centro dell'attenzione ieri pomeriggio, per una diretta televisiva da piazza dei Signori. In collegamento con il programma di Rai 3 "Ambiente Italia" c’erano il sindaco Enrico Hüllweck e il direttore provinciale dell’Arpav Giorgio Poncato. Nel corso della trasmissione è stata inserita anche un’intervista con il nuovo procuratore della Repubblica Ivano Nelson Salvarani, sollecitato sul tema delle responsabilità dei sindaci nei confronti dei livelli di inquinamento e dei superamenti dei limiti previsti dalla normativa (a Vicenza 45 dall’inizio dell’anno, maglia nera a livello nazionale). Molte procure attive nella pianura Padana, infatti, sono state interessate da esposti e denunce di cittadini o comitati, come ha confermato lo stesso Salvarani, che però ha anche chiarito come a Vicenza ci si sia già pronunciati, archiviando la denuncia presentata a carico del sindaco: La soluzione giudiziale - ha spiegato Salvarani - non appare percorribile. Quello dello smog - ha aggiunto - è un problema complesso, che va affrontato con strumenti politico-amministrativi. Da parte sua il sindaco Hüllweck ha ribadito il successo del blocco vicentino, capace di catalizzare in modo serio - a suo dire - l’attenzione di media e istituzioni su un problema di grave importanza. Il collegamento è durato una manciata di minuti, in un’ora di trasmissione, nella quale è stato dato ampio spazio ai collegamenti con Milano e Torino. In piazza erano stati disposti anche i mezzi ecologici del "Logistic city center" per il trasporto delle merci ai negozi in centro storico. Curiosamente, dietro gli eco-furgoni, opportunamente al riparo dalle telecamere, c’erano alcune auto da rally, una stonatura in un collegamento sull’inquinamento atmosferico. Non si sono persi la ghiotta occasione per far rimbalzare sugli schermi Rai le loro istanze anti-tir quelli dell’Albera, presenti con un battaglione d’assalto armato di manifesti per chiedere al sindaco di firmare l’ordinanza per deviare il traffico pesante dal nodo di Villaggio del Sole e strada Pasubio. Non sono mancati alcuni momenti di nervosismo, con le telecamere impegnate a stringere il più possibile sul volto del sindaco e gli assessori Claudio Cicero e Michele Dalla Negra a fare da body-guard al primo cittadino. Alle loro spalle i cartelli che annunciavano la manifestazione che si terrà il 25 febbraio alle 17.30 alla rotatoria dell’Albera. A telecamere spente, il siparietto si è concluso con una stretta di mano fra il sindaco Enrico Hüllweck e il consigliere comunale dei Ds Gianni Rolando, uno dei leader dei comitati: «Se io firmo l’ordinanza, voi mi sosterrete?», chiedeva Hüllweck; «Faremo la nostra parte», ha garantito Rolando. Dopo il viaggio a Roma di mercoledì, il sindaco sarà nuovamente nella capitale in settimana: di certo c’è un nuovo appuntamento all’Anci, cui potrebbe seguire un incontro con alcuni rappresentanti del consiglio dei ministri.