Perplessità verdi sul nuovo piano "Giardini Riello"
Il consigliere comunale Ciro Asproso non nasconde la sua curiosità sull’ "ipotetico" accordo tra i privati e il Comune sul piano di lottizzazione "Giardini Riello" noto anche come "area delle montagnole". Precisa infatti il rappresentante dei Verdi in sala Bernarda: «In questa storia c’è qualcosa che mi sfugge e che vorrei che mi fosse chiarito. Il comitato che da anni si batte per il parco integrale è stato convocato nelle ultime settimane dall’assessore all’urbanistica Franzina, che ha comunicato che c’è un nuovo accordo ed ha consegnato una lettera nella quale i privati fanno sapere di aderire alle indicazioni di un progetto riveduto e corretto. Non è stata consegnata una nuova bozza di piano, ma solo una lettera. Sulla quale, avrei tanto da ridire».
E infatti Asproso, poiché anche nell’assemblea pubblica che s’è tenuta nei giorni scorsi nella parrocchia di S. Andrea sulle rotatorie di via Quadri e corso Padova s’è discusso di un nuovo progettto viabilistico in aderenza all’accordo sull’ "area delle montagnole", ha elencato tutte le sue perplessità (sono tante) in una domanda di attualità alla quale attende risposta in Consiglio comunale. Perché emergono troppe "novità" dal raffronto tra il contenuto della lettera piano e l’ultimo progetto risalente a novembre 2002, che prevedeva 4 condomini di 5 piani l’uno per un totale di circa 115 appartamenti. Ad esempio ora verrebbe ridotta la volumetria prevista di 2400 metri cubi, pari a circa il 9 per cento del volume massimo consentito, ma rileva Asproso - «tale riduzione non riguarda il privato, che mantiene inalterata tutta la propria potenzialità, bensì il Comune che rinuncia alla sua quota di diritti edificatori». Adesso poi l’edificio di 7000 metri cubi pensato vicino al palascherma non verrebbe più realizzato ma non sparirebbe: il consigliere Verde arguisce che «semplicemente la volumetria totale viene utilizzata per l’edificazione di due nuovi palazzi, uno in via Fsinieri e l’altro sempre in via Riello ma ai margini del parco e per di più con un incremento di volume di 2500 metri cubi, perché viene riconteggiato un vecchio palazzo fatiscente già incluso nel comparto». Infine, come se ciò non bastasse, Asproso ritiene che «aumenterebbero le altezze degli edifici, dal momento che è prevista la possibilità di un piano aggiuntivo esteso a non più del 50 per cento della superficie coperta: in parole povere significa un bell’attico». Ma se aumenta l’edificabilità, cala il verde. Infatti il consigliere comunnale rileva che «secondo la legge 1444 del 1968 il rapporto metro quadrato di verde-abitante dovrebbe essere di 9 metri quadrati, tutta l’area in esame raggiunge appena un rapporto di 5,36 ma solo con l’attuale "area delle montagnole, mentre se fosse approvata la lottizzazione "Giardini Riello" il rapporto scenderebbe addirittura a 2,56». E sulla torta del cosiddetto nuovo piano c’è anche la ciliegina del problema viabilistico che si aggrava, «perchè - argomenta Asproso - gli accessi ai nuovi edifici (81 unità abitative in via Riello, 34 in via Fusinieri) sono previsti in prossimità di tre scuole, frequentate da 776 alunni e dai rispettivi famigliari, con nuova rotatoria, quella che sarà realizzata in corrispondenza del cavalcavia di via Aldo Moro, a ridosso della materna».
Insomma questa lottizzazione aggraverebbe pesantemente una situazione già precaria, per cui il consigliere si pone una domanda e la "gira" al Consiglio comunale: se a perdere i diritti edificatori sarà solo il Comune, se non si realizza alcun incremento di verde, se gli edifici vengono elevati di un piano, se la viabilità viene peggiorata e se la futura rotatoria porta maggior traffico vicino alle finestre della scuola materna, ma dove sono i pregi di questo nuovo accordo?