17 LUGLIO 2006

Il G8 punta sulla Vicenza “eccellente”
«Base Usa, An responsabile»

Ieri a San Pietroburgo i Grandi hanno confermato la caserma “Chinotto” centro di formazione per la stabilità internazionale
Il G8 punta sulla Vicenza “eccellente”
Affidate al Coespo operazioni per portare la pace nei paesi africani

di Eugenio Marzotto

A San Pietroburgo, il tema dominante, sul tavolo del G8 di ieri è stato il conflitto tra Libano e Israele, ma i “grandi” del mondo hanno avuto il tempo di guardare a Vicenza e indicare il centro Coespu della Gendarmeria militare, come base strategica per gli interventi a scopo umanitario nei paesi africani. Proseguono dunque gli investimenti sulla caserma “Chinotto” che diventa sempre più un Centro di eccellenza per la formazione di unità di peace-keeping africane (Centre of excellence for stability police units, Coespu). Nel documento finale di San Pietroburgo, i Grandi hanno ribadito gli impegni già presi nel summit di Gleneagles per misure capaci di ridurre la povertà e incoraggiare lo sviluppo sostenibile di quel continente. Il lavoro consisterà in particolare «nel sostegno alla creazione di una forza di stabilità africana - di cui il centro di Vicenza sarà un anello importante - e all’assistenza tecnica e formativa della missione African Union nel Darfur». Entro il 2010, l’obiettivo è di formare 75.000 effettivi in tutto il mondo, con particolare attenzione all’Africa. Quest’anno, l’impegno si concentra comunque nella lotta alle malattie infettive, nella pubblica istruzione e nella sicurezza energetica, temi generali del vertice. I carabinieri acquisiscono così una sempre maggiore valenza in campo internazionale. Dopo l'esperienza maturata al di fuori dei confini nazionali con le missioni della ex-Jugoslavia, dell'Iraq e dell'Afghanistan il Coespu impegna mezzi e uomini come forze di stabilizzazione e per la pace sui territori più caldi del mondo. È il perdurare dei conflitti in molti paesi in via di sviluppo, un fenomeno diffusissimo in alcune parti dell'Africa, che ha fatto decidere al G8 di questi giorni di puntare su Vicenza per mantenere la pace e la stabilità al fine di promuovere lo sviluppo sociale e la crescita economica dell’Africa Già nel 2002 al vertice di Kananaskis i leader del G8 avevano preso l'impegno di «fornire assistenza tecnica e finanziaria, in modo da garantire che entro il 2010 le Nazioni africane e le Organizzazioni regionali e sub-regionali siano in grado di impegnarsi in modo più efficace per prevenire e risolvere i conflitti violenti del continente». Al vertice di Sea Island , tenutosi due anni dopo, è stato, invece, varato un vero e proprio piano d'azione denominato «Espansione della capacità Globale nelle Operazioni per il supporto della Pace», particolarmente nei paesi africani.


“Dal Molin”. I Comunisti italiani rispondono all’attacco da Destra: «Il nostro impegno è per il no»
«Base Usa, An responsabile»
E Bonafede: «Dai Verdi solo opposizione ideologica»

«Ci sono momenti in cui tacere è la scelta migliore. Lo avrebbero dovuto fare, in questi giorni, gli esponenti di Alleanza Nazionale (Conte, Milani e Bonafede) che portano sulle spalle la grave responsabilità, assieme al sindaco Hüllweck, di aver tentato di far costruire la nuova base militare americana al Dal Molin senza farne sapere nulla ai cittadini di Vicenza». In attesa di decisioni sul futuro dell’aeroporto “Dal Molin” e del progetto per costruire una nuova caserma americana, la scena è dominata dai botta e risposta fra i politici degli opposti schieramenti. Continua a far discutere, ad esempio, la visita dell’on. Oliviero Diliberto. Dopo la stoccata di Alleanza nazionale, si registra la replica dei Comunisti italiani, affidata al segretario cittadino Marco Palma e al consigliere regionale Nicola Atalmi. «Non era, l’onorevole Conte, parte dell’allora maggioranza di Governo? - proseguono -. A differenza di Conte e soci noi al Governo chiederemo chiarezza e l’impegno per bloccare questo progetto; l’Unione ha il dovere di segnare una forte discontinuità rispetto alla politica portata avanti per cinque anni dal centrodestra. Il Governo avrà l’ultima parola e noi ci batteremo perché questa parola sia, semplicemente, un no». A sua volta, il presidente aennista della zona 5, Marco Bonafede, replica ad Agostino Masolo, capogruppo dei Verdi a Laghetto: «Ritengo utile e doveroso precisare che, durante l'ultima conferenza dei capigruppo avevo proposto di svolgere Consiglio il 20 Luglio, proprio per discutere, anche prioritariamente, le mozioni inerenti l'aeroporto “Dal Molin”. Di comune accordo e senza alcuna obiezione da parte dei Capigruppo di minoranza presenti (tra cui lo stesso Masolo!) si è valutato di riprendere i lavori a settembre, onde evitare comprensibili mancanze del numero legale dovute ai calendari-ferie dei consiglieri. In qualità di presidente ho inoltre invitato tutti i capigruppo a lavorare a una sintesi delle due mozioni presentate (e di cui il consigliere Masolo ricorda solo quella di minoranza) proprio per produrre un testo comune, in grado di far emergere con maggiore forza ed unitarietà le diverse sensibilità sull'argomento, ma tutte tese comunque alla salvaguardia del territorio». «Rigetto quindi al mittente le accuse di disinteresse e attendo i firmatari della mozione di minoranza ad una prova di dialogo politico per il bene del nostro territorio. Tutte le dichiarazioni sono ovviamente riscontrabili al verbale della conferenza dei capigruppo, a cui evidentemente il consigliere Masolo ha partecipato con il disinteresse e la disattenzione suggeritagli dalla sua forma di opposizione meramente ideologica».