Spuntano 300 immigrati
Per seguire i casi difficili assunta un’altra assistente
di Eugenio Marzotto
Dal nulla spuntano trecento immigrati, tutti del Bangladesh, gran parte di Alte Ceccato. La scoperta è delle ultime settimane e deriva, non tanto da nuovi arrivi, ma quanto da stranieri che già vivevano a Montecchio ma che non erano mai andati all'ufficio anagrafe per registrarsi. Una comunità nella comunità visto che ufficialmente i provenienti dal Bangladesh erano 800 e adesso invece sono diventati oltre 1.100. Ma com'è successo che siano giunti per registrasi tutti questi bengalesi?
Lo spiega il sindaco Maurizio Scalabrin che spiega come il percorso che ha portato a questo risultato, in realtà parta da lontano.
«Dopo che è iniziato un dialogo tra noi e la comunità del Bangladesh - racconta Scalabrin - molte persone hanno riconosciuto nel Comune un'istituzione di cui fidarsi e sono venuti ad iscriversi all'anagrafe. Sono trecento le persone che adesso conosciamo e che possiamo gestire, che pagheranno le tasse come tutti e questo è stato possibile solo dialogando con la comunità del Bangladesh, è l'unico approccio possibile per arrivare ad una totale integrazione, uno sforzo che dovremo fare anche con le altre nazionalità presenti a Montecchio».
Nuove immigrati dunque, ma anche nuove povertà. Cresce dunque il numero di persone in difficoltà e il Comune risponde con una nuova assistente sociale. Ai numeri già preoccupanti per le implicazioni sociali di 3.194 anziani sopra i 65 anni e 2.886 stranieri, su una popolazione di 22.500 abitanti, l'assessorato ai servizi sociali fa sapere che a soffrire sono sempre di più le famiglie "normali", quelle dal reddito fisso che non riescono a fare fronte al caro vita.
Dall'11 aprile scorso dunque in Comune è arrivata Emanuela Boschetti, che da oltre dieci anni si occupa del settore sociale, avendo lavorato in molti enti nel Veneto. Affiancherà l'altra assistente sociale, Chiara Biasi, che da tempo deve far fronte ad un carico di lavoro cresciuto in modo esponenziale. Di fatto verranno aperti due sportelli con diverse specificità. Uno che si occuperà della famiglia e dei minori e l'altro che affronterà tutti i problemi legati all'assistenza degli anziani.
«L'assunzione di una nuova operatrice - spiega il sindaco Maurizio Scalabrin - prevede un forte investimento che abbiamo potuto affrontare con l'aumento dell'Ici».
Nonostante il potenziamento dell'ufficio sul sociale i livelli di guardia sono alti. È l'assessore Agostino Pilati a spiegare altri tipi di intervento che da qui ai prossimi mesi andranno a maturare, a partire dal potenziamento del fondo di solidarietà. Si tratta di 50mila euro a disposizione delle famiglie meno abbienti che però dovranno restituire il prestito, senza interessi, dopo un tempo limitato. «Si tratta di un fondo a rotazione istituito dal Comune - spiega Pilati - a cui però stiamo aggiungendo altri meccanismi. Intendiamo chiedere alle persone in difficoltà di collaborare nelle cooperative di Montecchio nei lavori socialmente utili.Questo per non tradurre l'aiuto in assistenzialismo e per inserire i soggetti deboli nel mondo del lavoro».