16 OTTOBRE 2004

dal Giornale di Vicenza

"No ai licenziamenti Lima"
BASSANO.Infortuni sul lavoro, troppi.

Concluso con un nulla di fatto l’incontro con i liquidatori e i compratori inglesi
«No ai licenziamenti Lima»
L’altolà del sindacato alla richiesta di avallarli

di Dino Biesuz

Una parata di cartelli, fischi, applausi polemici. E un grido forte «Non avete neanche il coraggio di guardare negli occhi le persone che mettete sulla strada». Così sono stati accolti ieri pomeriggio davanti alla fabbrica chiusa i protagonisti della fine della Lima, liquidatori, commissario giudiziale, rappresentanti di Hornby, la multinazionale inglese intenzionata a comprarla per chiudere lo stabilimento e spostare tutto in Cina. Hanno incontrato i sindacalisti vicentini per illustrare le motivazioni della vendita agli inglesi e il destino dell'azienda e dei lavoratori. L’incontro è durato fin oltre le 20 e si è concluso con un nulla di fatto, quando un no secco dei sindacalisti ha accolto la richiesta dei liquidatori di avallare il licenziamento dei dipendenti, un proposta fatta per evitare (sembra) possibili ricorsi al tribunale contro la vendita agli inglesi. È stato anche spiegato il perché della cessione di Lima a Hornby: la cordata vicentina non copriva il concordato e non aveva presentato un piano industriale: una motivazione quantomeno risibile. Le parti si ritroveranno tra due settimane. Durante l’attesa ha portato la solidarietà ai dipendenti il vicesindaco di Isola Enzo Dellai, a nome del sindaco De Franceschi. «Per due settimane abbiamo cercato un contatto con il giudice a Brescia, ma non ci ha neanche degnati di una risposta al telefono. Adesso il Comune di Isola - spiega - si propone come punto di riferimento per richieste e offerte di lavoro; abbiamo contattato imprenditori della zona e ci sono prospettive di assunzione anche a breve. Altri posti di lavoro potrebbero arrivare con un importante nuovo insediamento in zona industriale».
«In una delle province più ricche e industrializzate d’Italia non si sono trovati né i soldi né un imprenditore per la Lima - osserva in una nota Franca Porto - segretaria della Cisl vicentina -. Sono invece arrivati gli inglesi che con 8 milioni si comprano il marchio, pagano i debiti e i trenini vanno a farli in Cina. Da sindacalista mi rifiuto di pensare che uno scenario diverso sia impossibile: stiamo parlando di un marchio che porta il nome Italia nel mondo da tanti anni, stiamo parlando di un prodotto che ha una nicchia di mercato estesa e sicura. Non servono innovazione o ricerca per mantenere questa attività. Servono cose tradizionali, che noi vicentini sappiamo fare bene: imprenditorialità e lavoro qualificato conditi da un po’ di euro. E se poi volessimo essere “moderni” un po’ di delocalizzazione aggressiva, quella che tiene qui la testa dell’impresa e delocalizza la produzione destinata a conquistare i mercati, potevamo farla noi anziché gli inglesi».
«Cosa si è inceppato nei meccanismi delicati della nostra comunità? - si chiede Franca Porto - È solo un granello di sabbia, da rimuovere velocemente, o non siamo più capaci di fare impresa? O forse siamo così opulenti da non aver più voglia di investire in una nuova avventura lavorativa? Comunque sia è bene che ci fermiamo a riflettere, forse possiamo ancora fare qualcosa per la Lima, certo dobbiamo capire perché tutto questo è successo e fare in modo che non succeda più».


Domani in città è in programma il convegno provinciale dei mutilati ed invalidi
Infortuni sul lavoro, troppi
Nei primi otto mesi denunciati ben 15.737 incidenti

di Vincenzo Pittureri

Solo a scorrere le cifre vengono i brividi: 24.270 infortuni sul lavoro denunciati in tutto il 2003 nella provincia di Vicenza di cui 23 mortali.E nei primi otto del 2004 gli incidenti registrati sono stati 15.737, di cui 24 fatali. Numeri inquietanti che si scontrano con la freddezza dell’ufficialità, ma davanti ai quali è doveroso fermarsi un momento e riflettere. Esattamente ciò che farà domani in città l’Anmil, l’Associazione Mutilati ed Invalidi del territorio vicentino (nel nostro comprensorio sono oltre 1.800 purtroppo gli iscritti) che celebrerà a Bassano la 54. giornata provinciale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Contestualmente verrà inaugurato un monumento simbolicamente dedicato alle vittime del lavoro ed alle cosiddette morti nascoste, come quelle accadute nei giorni scorsi a Napoli, con quel manovale, costretto ad operare in nero , abbandonato moribondo sull’asfalto. La scultura, un pregiato bronzo che raffigura un essere sofferente a grandezza naturale, è stata realizzata dal professor Ulisse Ronzani, sorgerà tra via Bonaguro e l’Ossario, in uno spazio messo a disposizione dalla parrocchia di Santa Maria in Colle. Il presidente associativo provinciale Massimo Benetti anticipa i temi dell’ appuntamento domenicale. «La nostra sarà una giornata di denuncia e di mobilitazione contro l’inerzia di governo e parlamento in merito alle delicate questioni della sicurezza sul lavoro e della tutela degli infortunati, una latitanza testimoniata peraltro dall’assenza del ministro del lavoro alle nostre iniziative per il secondo anno di seguito. La verità è che siamo stanchi - incalza Benetti - di ripetere le stesse cose, ricevendo sempre in cambio consensi di principio cui poi non seguono risposte concrete, mentre invece cala l’attenzione sul fronte dei controlli nei luoghi di lavoro e della salvaguardia degli addetti, vittime di incidenti. In quest’ottica sono stati compiuti addirittura dei passi indietro rispetto al passato - sentenzia il numero uno dell’Anmil berica - ecco perchè domani chiederemo una netta e decisa inversione di tendenza, in mancanza della quale, saremo noi a far seguire i fatti alle parole: la nostra non sarà perciò una protesta episodica, bensì ad oltranza, poichè quando peroriamo una proposta, vogliamo vederla approdare al traguardo senza troppi tentennamenti ed inutili perdite di tempo». Nel corso del cerimoniale verranno insigniti del brevetto e del distintivo di onore per il 2004 alcuni invalidi sia della circoscrizione di Bassano che di quella del capoluogo. Ecco i loro nomi: (Bassano): Andrea Alessi, Stefano Azzolin, Franco Gamberino, Fabio Bontorin, Narcisa Castellan ed Antonio Sarto. (Vicenza): Marino Voltan, Diego Gresele, Michele Cietto, Silvio Dalla Mariga, Cosimo Livieri, Nazzareno Mecenero, Domenico Gaspari, Enrico Caretta, Andrea Stecco, Giorgio Zen, Vincenzo Spallino, Sereno Ruaro e Giancarlo Tribelli. Il programma della manifestazione si avvierà alle 8.45 col raduno in piazza Garibaldi, mentre alle 9 partirà il corteo (seguito dalla banda Montegrappa) con l’itinerario di piazza Garibaldi, piazza Libertà, via Bellavitis, via Verci e piazzale Cadorna. Alle 9.15 è prevista l’inaugurazione del monumento con la deposizione di una corona d’alloro e gli interventi del sindaco Bizzotto, delle autorità istituzionali e dello stesso presidente Benetti. Alle 10, monsignor Renato Tomasi officierà la messa nel Tempio Ossario, mentre alle 10.45 si terrà una cerimonia civile nella vicina sala del cinema «Da Ponte» per la consegna dei brevetti e dei distintivi d’onore agli infortunati ed infine alle 12.30 è fissato il pranzo sociale al ristorante «Cà Dolfin» di Rosà. Perché i dati raggelanti squadernati all’inizio non debbano più lievitare.