Il sindaco prosciolto
(i. t.) La terza inchiesta per la costruzione dell’hotel “de la Ville” nei confronti del sindaco Enrico Hüllweck e della dirigente del dipartimento territorio Lorella Bressanello è stata archiviata. Il gip Eloisa Pesenti l’altro giorno ha firmato il provvedimento riguardo a una duplice indagine per presunti abuso e omissioni in atti d’ufficio. Ad avanzare la richiesta, al termine delle indagini preliminari, era stata la procura e il difensore Enrico Ambrosetti.
Era il 1996 quando veniva aperto il primo fronte investigativo per la costruzione dell’albergo in viale Verona. L’anno scorso era stato aperto il terzo troncone d’indagine. Il sindaco venne indagato per una presunta omissione in atti d’ufficio, la dirigente per avere firmato una delle concessioni in sanatoria ritenute illegittime.
A far decollare gli accertamenti furono Paolo Crestanello e Fulvio Rebesani che presentarono un esposto contro il sindaco, la dirigente urbanistica e la presidente della Provincia Manuela dal Lago. Quest’ultima perché non avrebbe dato seguito al procedimento urbanistico di annullamento della concessione. La difesa aveva insistito per l’archiviazione osservando che la questione era stata già più volte analizzata e tutti i giudici, tra di essi anche quelli della Cassazione, che avevano analizzato il caso si erano sempre espressi allo stesso modo. Con l’assoluzione di imputati e indagati.
Del resto, che nessuna responsabilità potesse essere attribuita al sindaco, hanno osservato il pm e il legale Ambrosetti, era evidente dato che i principali atti amministrativi furono firmati quando Hüllweck non era ancora stato eletto. La parte civile, invece, invitava il gip ad acquisire tutta la consulenza dell’ing. Tomasini e la testimonianza del funzionario provinciale Sala in merito alla questione delle barriere architettoniche.
Adesso contro il sindaco resta in piedi un ultimo spezzone d’inchiesta per l’assenza del certificato di prevenzione antincendi. Di questo, osservano i denuncianti, Hüllweck sarebbe stato a conoscenza per essere stato informato sia dalla Provincia che dall’allora comandate dei pompieri Fabio Dattilo, con la relazione del 28 luglio 2003. «Presenteremo richiesta di archiviazione anche per questo spezzone d’inchiesta», ha osservato Ambrosetti.
Il Consiglio blocca la Tav
Il sindaco: «Contrari al tracciato che segue l’autostrada»
di Erica Freato
Una delibera di quattro pagine per dire "no" all'alta velocità. Il consiglio comunale di Altavilla Vicentina ha approvato all'unanimità una delibera che ripercorre la posizione contraria dell'amministrazione rispetto al progetto Tav - alta velocità. Tutti i consiglieri si sono trovati d'accordo nel respingere le ipotesi progettuali, rese pubbliche già nel 2003 dalla Società Italferr per conto della Rete Ferroviaria Italiana, che comporterebbero invasione e danneggiamento del territorio comunale.Il consiglio ha inoltre deliberato di chiedere alla Provincia di Vicenza un sostegno alle posizioni dei comuni vicentini interessati al tracciato, nell'ambito di una valutazione complessiva del trasporto provinciale.
Tutto ciò anche alla luce delle modificate esigenze delle diverse zone del territorio, al fine di pervenire ad una soluzione condivisa ed utile per tutta la Provincia. La delibera è stata presentata in accordo con gli altri comuni della zona, che già hanno adottato provvedimenti similari. Come ha sottolineato il consigliere Claudio Catagini (Moderati per Altavilla - Lista Catagini) dai banchi dell'opposizione, il territorio di Altavilla «è già troppo gravato dal passaggio di infrastrutture quali l'autostrada, la SS. 11, la strada provinciale, la linea ferroviaria, fonti di inquinamento acustico ed atmosferico già oggi insostenibile e pericoloso per la salute dei cittadini».
Anche il gruppo di minoranza dell'Ulivo (consiglieri Adriano Caretta, Filippo Marelli e Mirko Roncolato di Altavilla Solidale - Uniti per l'Ulivo) ha votato a favore della delibera che ha definito le posizioni del consiglio altavillese sull'ipotesi progettuale relativo alla TAV - Alta Velocità. Tutti d'accordo quindi nel rigettare qualsiasi progetto che rechi danneggiamento e devastazione per il territorio di Altavilla, optando per la cosiddetta "opzione zero", che prevede il riammodernamento e potenziamento della struttura reticolare composta dalle linee ferroviarie della pianura padana.
Ha concluso il sindaco Giannira Petucco, illustrando quanto contenuto nella delibera approvata: «L'adesione condizionata al progetto del "tunnel" dipendeva unicamente dalla volontà di verificare ogni possibile soluzione progettuale nell'ambito del corridoio plurimodale, pur con la consapevolezza dell'insostenibilità per i nostri territori di un'altra infrastruttura come quella della progettata linea per l'Alta Velocità; ci opponiamo all'ipotesi di una linea Tav che affianchi l'autostrada A4 e chiediamo l'individuazione di un percorso alternativo.Questa amministrazione è stata, è e sarà attiva nella Conferenza Permanente dei sindaci per l'Alta Velocità, infatti la delibera approvata dal consiglio è stata predisposta in accordo con gli altri comuni. La difesa del territorio e della qualità della vita è uno degli obiettivi di questa amministrazione».