15 NOVEMBRE 2004

dal Giornale di Vicenza

ù SCHIO.La povertà è raddoppiata.
Eque, solidali e gustose.

Schio/1. Sono 360 le famiglie che hanno un contributo per l’affitto, 151 nel ’99
La povertà è raddoppiata
Non arrivano a 5 mila euro l’anno 72 soggetti

di Mauro Sartori

Sono ben 360 le famiglie scledensi che godono dei contributi del fondo nazionale di sostegno all’affitto. Un dato che va ad aggiungersi ad un quadro generale dove crisi economica e nuove povertà s’incrociano. Le statistiche fornite dall’Ufficio Casa di palazzo Garbin parlano chiaro: da quando nel ’98 è stato istituito questo fondo che attribuisce ai comuni il compito di definire entità e modalità di erogazione delle somme assegnate ad ogni ente, i richiedenti scledensi sono più che raddoppiati.
Erano 151 quelli ammessi al contributo nel ’99, sono diventati 319 nel 2002 e 360 nell’ultimo anno rilevato, su un totale di 376 domande presentate. Da segnalare che il monte contributi erogato è diminuito negli ultimi 5 anni, passando dai 313 mila euro del ’99 ai 288 mila del 2003, che sarebbero stati ancora meno se il Comune non fosse intervenuto, nella primavera scorsa, con una compartecipazione di 20 mila euro per incrementare la quota messa a disposizione dallo Stato. Tuttavia il budget disponibile ha coperto il 34% del fabbisogno, alleviando quindi queste 360 famiglie in media di un terzo dei costi sostenuti per l’affitto dell’abitazione. E’ interessante capire, leggendo le statistiche dei richiedenti, come stia cambiando la società scledense. E come siano in aumento esponenziale i poveri. Si pensi che ben 72 nuclei familiari (non si conosce la composizione numerica, quindi potrebbe trattarsi di singoli individui) dichiarano redditi inferiori a 5 mila euro annui, e 190, cioè la maggioranza assoluta, non supera i 10 mila euro. 60 ammessi al contributo sono portatori di handicap o anziani di età superiore ai 65 anni, e per 8 di essi il canone di locazione incide per oltre il 50% sul reddito. La recente delibera di giunta che approva il prospetto di ripartizione dei 288 mila euro ai soggetti ammessi dopo scrupolosa valutazione dei criteri fissati, precisa che si terrà conto del contributo nell’eventuale erogazione di ulteriori sostegni economici a persone o famiglie indigenti e in difficoltà. Sono numeri e rilievi che fanno riflettere, soprattutto se rapportati alla presenza di nuclei familiari stranieri, che sono 202 fra gli ammessi alla spartizione, contro i 77 del ’99. Anche in questo caso la crescita è consistente, e non può essere giustificata solo con una maggiore comprensione della legge e delle sue opportunità. L’Amministrazione comunale scledense ha sempre fornito il massimo rilievo al bando, anche con messaggi mirati, mettendo a disposizione dei cittadini mezzi e uomini, oltre a un mese di tempo (quest’anno dal 7 aprile al 6 maggio) per la compilazione e la presentazione delle domande. Con la crisi occupazionale in essere, e il conseguente aumento di lavoratori in mobilità, fra cui molte donne e stranieri, il ricorso alle forme comunali di sostegno economico è in crescita. A calare sono invece le somme disponibili, causa i tagli dei trasferimenti dallo Stato centrale ai Comuni. Un bel grattacapo per chi deve affrontare la questione delle nuove povertà.


Una cioccolata e tante altre bontà in bar e piazze di città e provincia per aiutare lo sviluppo del Sud del mondo
Eque, solidali e... gustose
Colazioni benefiche quelle servite ieri da Unicomondo

di Natascha Baratto

Una cioccolata a prezzo equo-solidale per aiutare lo sviluppo del Sud del mondo. Circa quaranta le colazioni servite al bar Isola, in Levà degli Angeli, dall’Unicomondo, che ha promosso, sabato e ieri, i due giorni di colazioni equo solidali per far conoscere a tutti il loro lavoro. A fianco dei prodotti abituali del bar, chi voleva poteva prendere la colazione i cui ingredienti provenivano dalle piccole realtà produttive che dopo esser state sfruttate per lungo tempo sono entrate sotto “l’ala protettiva” dell’associazione che da parecchi anni si batte per dare il giusto guadagno agli esportatori di prodotti alimentari e non. Sparsi in tutta la provincia, erano 25 i punti, tra bar e piazze, che l’Unicomondo ha occupato per “offrire” e far conoscere i prodotti equo solidali. Le colazioni equo solidali sono state libere: un banchetto di spuntini e assaggi, con caffè e cioccolate calde erano offerte alle persone interessate, che poi davano un’offerta libera. Negli altri paesi e a Vicenza l’appuntamento era invece in un bar. «Molte persone - ha spiegato Marta Fracasso, responsabile educazione dell’Unicomondo - sono entrate incuriosite, facendo domande sulla filiera del prodotto e lasciando l’email per essere inserite nella nostra mailing list in modo tale da avere notizie e inviti. Tanti erano interessati al nostro prossimo appuntamento, il 7 dicembre, con Alex Zanotelli. Si sono fermati a colazione, hanno letto i nostri volantini, apprezzato i prodotti e qualcuno ha curiosato nella storia, volendo appunto sapere passaggio per passaggio». Fracasso ha poi continuato elecando i criteri adottati dall’Unicomondo per il commercio equo solidale: «Offrire ai produttori, se da essi richiesto, il pre - finanziamento della merce, e favorire altre forme di credito equo o microcredito, qualora non esistano in loco possibilità di accesso a crediti; promuovere anche attraverso la collaborazione reciproca rapporti di continuità; fornire supporto alle organizzazioni di produzione ed esportazione, come la formazione, le consulenze, ricerche di mercato e sviluppo di prodotti; assicurarsi che i principi del commercio equo e solidale siano conosciuti e condivisi dai produttori; fornire assistenza alle Botteghe del Mondo informandole sui prodotti e sui produttori attraverso schede formative che contengano il prezzo trasparente dei prodotti; rendere disponibile ai soggetti del commercio equo e solidale l’accesso alle informazioni riguardanti la propria attività e alle proprie competenze tecniche».