15 LUGLIO 2005

dal Giornale di Vicenza

SCHIO.Pestaggio in piazza Rossi Denunciati due giovani
La Digos ha individuato i responsabili dell’aggressione
Pestaggio in piazza Rossi Denunciati due giovani
Accusati di lesioni aggravate: sono un vicentino e un veneziano

(/d. n.)/ Primi provvedimenti dopo le intemperanze durante la manifestazione e contromanifestazione di domenica scorsa a Schio. La Digos ha denunciato due giovani in merito alle botte prese dal responsabile pugliese di Alternativa sociale Pino Monaco, 43 anni, che - passando in mezzo alle bandiere di Che Guevara con una croce celtica in vista - era stato colpito con un calcio in viso che gli aveva rotto uno zigomo e un’orbita, causandogli problemi di vista. Con l’accusa di lesioni aggravate, gli agenti della Digos, guidati dal vicequestore Edoardo Cuozzo, hanno denunciato il vicentino E. D. F., 27 anni, di Isola, e il triestino, ma residente a Venezia, G. G., 25 anni. Entrambi gravitano nell’area della sinistra antagonista. In base a quanto si vede nei filmati a colpire con il calcio Monaco sarebbe stato G., mentre D. F. avrebbe spinto il pugliese facendolo cadere a terra. Il triestino è accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale. Le lesioni - al momento la prognosi è di 15 giorni, ma è destinata ad aumentare - sono ritenute aggravate dai motivi abbietti, nello specifico per una rivalità ideologica. La polizia sta attendendo la denuncia di Monaco per verificare se emergano altri aspetti significativi, che dalle immagini non sono emersi. Inoltre gli investigatori della questura stanno facendo altre verifiche sul mondo dei disobbedienti in merito all’accaduto, mentre per il letame sparso per le piazze stanno lavorando i carabinieri di Schio. Non è escluso che nei prossimi giorni altre persone vengano identificate e denunciate.

il gazzettino:

SCHIO Durante la manifestazione dei repubblichini avrebbero spintonato e picchiato il coordinatore pugliese di Azione sociale, Pino Monaco. A inchiodarli il filmato di un agente di polizia
Aggressione al raduno, scattano due denunce
Finiscono nei guai un vicentino e un triestino, entrambi dell?area dei disobbedienti e della sinistra antagonista

Schio

A quattro giorni di distanza dall'episodio che ha funestato la celebrazione dell'eccidio del 7 luglio '45, la Digos di Vicenza diffonde i nomi dei due aggressori del coordinatore pugliese di Azione sociale, Pino Monaco. Si tratta di due giovani gravitanti nell'area dei disobbedienti e della cosiddetta sinistra antagonista e già noti alle forze dell'ordine: E. D. F., vicentino di 28 anni residente in città, e G. G., triestino di 27 anni, residente a Venezia. Sarebbe quest'ultimo, secondo la ricostruzione degli inquirenti, ad aver sferrato il calcio in volto all'avvocato barese, che è stato ricoverato in ospedale per una doppia frattura allo zigomo e all'area orbitale e sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Mentre il primo, più a contatto con il militante al seguito dell'onorevole Alessandra Mussolini, lo avrebbe spintonato fino a farlo rovinare a terra sul selciato della piazza del Duomo. A inchiodare i due "rossi", il filmato registrato da un agente della polizia scientifica che documenta anche la tempestività e la professionalità con cui i poliziotti hanno neutralizzato e isolato i facinorosi. Il reato contestato a entrambi è quello di lesioni personali in concorso, con l'aggravante dei motivi abbietti come l'odio antifascista. G. dovrà anche rispondere di violenza a pubblico ufficiale in quanto ripetutamente si scaglia contro agente della digos in borghese che per primo arriva in soccorso della vittima del pestaggio. Monaco ha tre mesi di tempo per presentare querela ed è probabile che agirà non appena le condizioni di salute glielo consentiranno. La procedibilità d'ufficio scatta nel caso in cui le lesioni riportate superino i venti giorni di prognosi.
Da segnalare, infine, la presa di posizione sull'accaduto della Federazione di Vicenza del Movimento sociale-Fiamma tricolore che si chiede polemicamente se il consiglio comunale di Schio sarà altrettanto solerte nel condannare questo atto di violenza tanto quanto lo è stato nel contrastare la manifestazione organizzata dalla destra.