Una festa delle Palme all’insegna dell’ecologia
Dalle 9 alle 18 blocco totale del traffico. E c’è la “StrAVicenza”
di G. Marco Mancassola
Riecco il blocco del traffico. Dopo la sbornia di inizio febbraio, quando Vicenza si fermò per quattro giorni consecutivi, stabilendo record a livello internazionale e attirando l’attenzione della stampa europea e addirittura messicana, la città si fermerà un’altra volta domenica 20 marzo, festa delle Palme. Dovrebbe essere l’ultima per quest’anno. La settimana prossima, con giovedì 24 e venerdì 25 marzo, finirà anche la lunga tornata delle limitazioni ai vecchi diesel e non catalizzati.
Le modalità sono quelle già mandate a memoria dai vicentini in altre occasioni: tutti fermi, catalizzati e non, dalle 9 alle 18, all’interno del consueto perimetro, che corrisponde a poco più di un quarto del territorio comunale e che è disegnato dalla circonvallazione e dalla ferrovia Milano-Venezia. Oltre a Vicenza, domenica andranno a piedi anche Schio, Thiene e Arzignano, ognuno con le proprie modalità e fasce orarie.
Con questo ultimo blocco totale il capoluogo berico rispetterà anche gli impegni assunti con le altre città venete e contenuti nella cosiddetta “Carta di Padova”. L’accordo prevedeva di organizzare almeno due domeniche ecologiche: la prima è stata quella compresa nei giorni del grande blocco. La seconda, invece, fissata da tempo, è stata pensata per farla coincidere con la corsa podistica “StrAVicenza”. Per permettere ai partecipanti di raggiungere il centro è stato predisposto un piano di trasporto pubblico potenziato, con il centrobus completamente gratuito grazie a un accordo con Aim.
Non illudiamoci che lo stop domenicale possa servire a ridurre sensibilmente le polveri - ha detto il vicensindaco e assessore all’ecologia Valerio Sorrentino presentando l’iniziativa: «Il valore di questa domenica ecologica è soprattutto pedagogico, per educare i cittadini a un uso più intelligente dell’auto e a sfruttare il più possibile il mezzo pubblico».
Sarà anche pedagogico, ma le multe ci saranno e salate: si parte da 71 euro, senza contare che il verbale per la violazione del blocco sarà anche l’occasione per altre verifiche, dal bollino blu alla revisione.
Eccezioni. Le deroghe previste sono quelle individuate nei quattro giorni di blocco totale di febbraio. Possono infatti circolare: i veicoli a Gpl o a gas metano; i veicoli a emissione zero o funzionanti a motore elettrico; gli autoveicoli dei corpi e servizi di polizia stradale e altri autoveicoli con targa non civile; i veicoli con compiti di pronto soccorso, quelli di medici in servizio di visita domiciliare e di reperibilità, di paramedici o tecnici ospedalieri o di case di cura in servizio di reperibilità, di associazioni che svolgono assistenza sanitaria o sociale (con autocertificazione se privi di distintivi); gli autobus del servizio pubblico o al servizio di enti, aziende, comunità, scuole e bus turistici; taxi e autovetture a noleggio con conducente; i veicoli degli enti locali, Aim, Amcps, Ulss, Arpav, Poste, Enel, istituti di vigilanza e mezzi adibiti al pronto intervento su impianti, al trasporto di derrate deperibili, farmaci, per il funzionamento dei servizi pubblici essenziali purché individuabili da scritte e simboli (con autocertificazione se privi di distintivi); i veicoli per il trasporto dei disabili, degli ammalati, di chi deve essere sottoposto a terapie, cure, analisi (con autocertificazione se privi di distintivi); i veicoli per il trasporto dei pasti per le mense (con autocertificazione se privi di distintivi); i veicoli al seguito di cerimonie nuziali o funebri (con autocertificazione); i veicoli di turisti con prenotazione in un albergo o in una casa d'accoglienza della zona interdetta, per il solo percorso di andata e ritorno (con obbligo di esposizione di copia della prenotazione); i veicoli con targa estera e targhe E.E.; i veicoli di lavoratori turnisti con turni con inizio o fine in orari e zone non sufficientemente coperti dal servizio pubblico di linea (con autocertificazione o dichiarazione della ditta); i veicoli d'epoca e di interesse storico e collezionistico.
Informazioni. Il fac-simile dell'autocertificazione è in distribuzione all'Ufficio relazioni con il pubblico, al comando di polizia municipale e alle portinerie dei palazzi comunali; è inoltre scaricabile da internet, collegandosi al sito www.comune.vicenza.it. I numeri di telefono ai quali chiedere ulteriori informazioni sono 0444 221598: Settore Ambiente; 0444 221360: Urp; 0444 545311: polizia municipale. Una segreteria telefonica con informazioni aggiornate è attiva 24 ore su 24 al numero 0444 222324.
Dopo la neve, è esplosa la primavera: 16 gradi in città
Nel 2005 sono già 67 i giorni con polveri sottili fuori legge
Domenica scorsa Vicenza ha inanellato il sessantasettesimo giorno dall’inizio del 2005 caratterizzato da valori di pm10 fuori norma. Da quando è incominciato marzo, in 12 giorni su 13 la centralina Arpav di viale Milano ha registrato livelli di polveri sottili superiori ai 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Domenica e ieri, intanto, Vicenza è stata la città più calda del Veneto, con 16 gradi di massima: appena una settimana fa si arrancava a passi incerti su marciapiedi innevati e ghiacciati.
Anche per i prossimi giorni il tempo sulla nostra regione si manterrà sostanzialmente buono, con temperature in progressivo aumento. Come riportato nel bollettino del centro meteo di Teolo, infatti, è presente un campo anticiclonico che costringe le perturbazioni atlantiche a scorrere direttamente verso l'Europa orientale.
Non sono invece buone le previsioni sui livelli di concentrazione delle polveri sottili. «L’avvezione di aria calda in quota sfavorisce il rimescolamento - si legge nel bollettino specifico stilato quotidianamente dall’Arpav -. La qualità dell'aria peggiora, divenendo generalmente scadente, localmente pessima sulle zone occidentali del Veneto».
Questa la tendenza per i prossimi giorni: «Persistono condizioni che favoriscono l'accumulo delle polveri fini e quindi si prevede un peggioramento della qualità dell'aria».