Dopo lo stop, polveri triplicate
Per ora nessun altro blocco. Sorrentino: «Sarebbe demenziale»
di Gian Marco Mancassola
Una settimana fa finiva il clamoroso blocco automobilistico che aveva fermato Vicenza per quattro giorni, richiamando l’attenzione di tutta Italia e buona parte d’Europa. Domani a Roma si apre un confronto fra ministero dell’Ambiente e Anci (l’associazione dei Comuni) per decidere cosa fare contro l’allarme pm10. Il caso-Vicenza sarà al centro della discussione. È servito o no, il blocco? In attesa di conoscere il responso dalla capitale, non resta che leggere gli ultimi dati sulle polveri fini, triplicate rispetto ai giorni del blocco.
I tecnici fanno notare il crescendo rossiniano del nocivo pm10, che domenica ha toccato la quota record del 2005: 167 microgrammi, più di tre volte oltre il limite di 50 microgrammi per metro cubo d’aria, previsto dalla normativa europea per la tutela della salute. La soglia minima toccata durante i giorni del blocco, che non riuscì a portare i livelli sotto i limiti di legge, era stato di 57 microgrammi. La corsa delle polveri ha quindi triplicato la sua irruenza in appena una settimana.
Durante i quattro giorni di blocco i valori erano stati sempre compresi nella fascia di qualità dell’aria “scadente”; da mercoledì scorso, invece, siamo entrati nella fascia “pessima”, comòici anche le condizioni meteo sempre meno favorevoli alla dispersione degli agenti inquinanti. Un vero e proprio polverone insalubre, che sta avvolgendo tutta la Regione, anche se Vicenza detiene il primato, con 43 giorni fuori norma dall’inizio del 2005.
In tutto il Veneto i capoluoghi si stanno attivando contro lo smog varando provvedimenti di limitazione al traffico più o meno intensivi. A Vicenza, invece, dopo il maxi-blocco, non si annunciano per ora altre novità: confermati ancora lo stop ai vecchi diesel e non catalizzati ogni giovedì e venerdì, e la domenica ecologica fissata per il 20 marzo.
«Dopo l’esperimento che abbiamo fatto - argomenta il vicesindaco e assessore all’ecologia Valerio Sorrentino - considero demenziale e schizofrenico insistere con i provvedimenti contro il traffico. Non c’è mai stata una volta in cui le cose siano sensibilmente cambiate. O si tenta su una macroarea, oppure non ha alcun senso, perché non si ottengono risultati apprezzabili. Abnche al domenica ecologica può essere confermata soltanto in ottica educativa».
La situazione, d’altra parte, non accenna a migliorare nemmeno dal punto di vista meteo: secondo il bollettino sulle pm10 stilato dall’Arpav, per oggi «non sono previsti fenomeni meteorologici favorevoli alla dispersione delle polveri fini. La qualità dell'aria sarà tra il pessimo e lo scadente».
Ieri, nel frattempo, si è tenuto in municipio un lungo incontro fra l’assessore alla mobilità Claudio Cicero e una rappresentanza di alcuni fra i principali corrieri espressi a livello nazionale e internazionale. Al centro del confronto è stata posta l’ordinanza sul “Logistic city center”: da marzo, infatti, le consegne delle merci in centro storico dovranno essere effettuate con i mezzi ecologici della società costituita dal Comune e dalle categorie economiche. L’obiettivo, come riporta l’ordinanza, è ridurre l’inquinamento e la congestione del centro storico cittadino, dove si calcola che ogni giorni vengano eseguite mediamente mille consegne.
«È stato un incontro interlocutorio», precisa Cicero, lasciando intuire che ci saranno nuove riunioni. Secondo indiscrezioni, tuttavia, il Comune punta a difendere il Logistic , fiore all’occhiello nella lista dei cosiddetti interventi strutturali contro smog e ingorghi. Una concessione potrebbe essere una proroga sui tempi di avvio
L’assemblea dei precari al Lampertico
Questo pomeriggio in aula magna per discutere la proposta Valditara contestata dal comitato insegnanti
di Anna Madron
Riflettori di nuovo accesi sul precariato della scuola. Oggi pomeriggio, dalle 15,30 alle 17,30, nell'aula magna dell'istituto Lampertico, in viale Trissino, si svolgerà l'ennesima assemblea degli insegnanti a tempo determinato che si sono dati appuntamento per fare il quadro della situazione sulla categoria, alla luce anche della proposta del senatore Giuseppe Valditara che ha suscitato scalpore e messo ulteriormente in fermento il mondo della scuola.
In particolare il Cip, Comitato insegnanti precari, sottolinea come «la proposta Valditara dell'assunzione in ruolo per 90.000 insegnanti precari nel 2006, subordinata alla rinuncia o dilazione della ricostruzione della carriera, si profila come un'esca elettorale “avvelenata”. Si giustifica la proposta con il proposito di collocare in servizio a tempo indeterminato e a costo zero i docenti che da molti anni già prestano servizio per lo Stato come “stagionali”: quando va bene da settembre-ottobre fino a giugno».
«Il costo zero, ovviamente, è per lo Stato - fanno notare i precari - mentre si verificherebbe un taglio retributivo annuo di 2.000 euro per docente. Come dire, prendere o lasciare. In sostanza, un ricatto vero e proprio, ovvero la conclusione iniqua di un calvario delle iniquità che abbiamo percorso per un tempo lunghissimo. Perché la straordinaria lunghezza dei tempi trascorsi da ciascuno di noi in regime di precarietà e l'asprezza delle vessazioni alle quali siamo stati sottoposti non ha precedenti nella storia scuola italiana».
Nel corso dell'incontro di oggi pomeriggio si discuterà inoltre la mancata attuazione del piano pluriennale previsto dalla legge 143/04; la firma del Ccni sulla mobilità; i corsi abilitanti di prossima attuazione; la richiesta di audizione in Regione e infine una tavola rotonda organizzata dalla Margherita il 25 febbraio prossimo e alla quale prenderanno parte i membri delle Commissioni cultura.