«Grazie alle telecamere il paese sarà più sicuro»
Il servizio di videosorveglianza interessa i luoghi più frequentati
(c. z.) Sulla vigilanza notturna e soprattutto in materia di videosorveglianza, rimangono ancora molte perplessità nei consiglieri di minoranza di Cassola, che nel corso dell’ultimo consiglio comunale hanno presentato un’interrogazione proprio sul tema della sicurezza.
Celestina Tessarolo, tra i firmatari dell’interpellanza, per nulla soddisfatta dalle risposte fornite dall’assessore competente Marcellino Tessarolo e dal sindaco Antonio Pasinato, resta scettica sulla possibilità che qualche telecamera e le ronde notturne, già sperimentate poco meno di un anno fa a ridosso delle festività natalizie, possano davvero scoraggiare furti ed episodi di microcriminalità e garantire ai cittadini sonni tranquilli.
Questo soprattutto se, come ha rilevato la rappresentante dell’opposizione, nelle delibere che regolamentano il posizionamento degli occhi elettronici, si parla di controlli sugli “edifici pubblici” e non di sorveglianza delle abitazioni dei privati e se i servizi notturni coprono solo le vie principali del comune e non le strade laterali. «Nel periodo in cui le forze dell’ordine e i nostri volontari pattugliavano il territorio - ha però osservato l’assessore Marcellino Tessarolo - si è verificato solo qualche furto e non è stata commessa nemmeno una rapina».
Più che positivi quindi, per l’amministratore, i risultati del servizio attivato nelle ultime settimane del 2004 dai tre comuni dell’Unione e poi, nei primi giorni di gennaio, dopo l’uscita di Romano dalla convenzione, portato avanti solo da Mussolente e Cassola. Grazie a questi rilevamenti, non solo sarebbe nata un proficua collaborazione tra polizia, vigili, carabinieri e volontari ma i tutori della legge e gli stessi amministratori avrebbero avuto modo di approfondire e ampliare la loro conoscenza di tutto il territorio.
«Le telecamere - ha poi sottolineato il sindaco Pasinato - sono state sistemate nei luoghi più frequentati e non sono certo state posizionate per monitorare gli edifici pubblici. La formula presente nella delibera è un semplice dispositivo giuridico, adottato peraltro non solo da quest’Amministrazione ma dalla stessa provincia di Vicenza».
Nonostante tra i banchi della maggioranza si insistesse nel dichiarare esaurita l'interrogazione, incentrata sulle ronde, e fuori tema la nuova questione della videosorveglianza, sollevata dalla rappresentante della minoranza, la consigliera Tessarolo, decisa a sviscerare il problema in tutti i suoi aspetti, ha chiesto di poter visionare il tracciato del percorso delle fibre ottiche grazie al quale è stato possibile attivare un sistema di monitoraggio e ha sollecitato a la Giunta a chiarire se anche ai privati sia possibile beneficiare di questa rete elettronica. Non solo in termini di sicurezza ma anche, per l'accesso rapido ad Internet. In effetti, a quanto ha assicurato Pasinato, questa innovazione permetterà soprattutto alle aziende una più veloce trasmissione di dati e informazioni. È però impensabile «pensare di potersi attaccare al percorso delle fibre ottiche come ad un rubinetto».