Contra Burci, «a norma i valori dell’antenna» Parola di Franzina
di Maria Elena Bonacini
L’antenna in contrà Burci? «I valori sono abbondantemente nella norma».
È quanto afferma l’assessore all’urbanistica Maurizio Franzina nella risposta all’interrogazione del consigliere Ds in Circoscrizione 1 Mattia Pilan.
Il rappresentante della sinistra aveva chiesto lo spostamento della stessa «come stabilito nel protocollo d’intesa fra gestori di telefonia mobile e Comune, siccome la stazione radiobase si trova nelle vicinanze di una scuola».
«Il 26 agosto di quest’anno - spiega Franzina nella lettera - è stata effettuata un’indagine strumentale all’interno dell’istituto “Fogazzaro”, nelle zone maggiormente esposte, riscontrando valori di campo elettromagnetico abbondantemente nella norma. Tuttavia sono al vaglio soluzioni tecniche che consentano un ulteriore abbattimento dei suddetti valori».
Lo spostamento chiesto sembra quindi tutt’altro che vicino. «La delocalizzazione di un impianto - continua infatti la missiva - rientra tra gli obiettivi previsti nel protocollo, tuttavia deve essere motivato da una “criticità”. Se un impianto sviluppa valori ritenuti elevati, seppur conformi alla normativa nazionale, ne viene richiesta la bonifica. Se invece tali valori sono ritenuti bassi non vi sono i presupposti per una rimozione».
Insomma, nel caso di contrà Burci non sembrerebbero, almeno stando a quanto scritto dall’assessore, esserci prospettive di spostamento.
Franzina puntualizza inoltre che «la stazione radiobase è costituita da due impianti che non sono stati autorizzati dal Comune ma realizzati con il “silenzio assenso” avendo ottenuto l’autorizzazione dell’Arpav».
Tutt’altro che soddisfatto Pilan, che chiede ulteriori controlli.
«Quello che non si dice - afferma - è che i rilevamenti sono stati effettuati solo in un punto della scuola, mentre, per esempio, non sono stati eseguiti nelle case circostanti. In ogni caso, per quanto basso, un impatto c’è e proprio su questo Franzina cade in contraddizione, siccome afferma che “la richiesta successivamente avanzata da Tim ha aumentato l’impatto ambientale dell’impianto”. Inoltre l’antenna si trova nelle vicinanze di un edificio scolastico ed in una zona residenziale ad alta densità abitativa, tutte realtà che rientrano nel protocollo, quindi è meglio non sottilizzare sulla pelle dei bambini, ma fare il massimo. Chiedo quindi altri rilevamenti che portino ad una rimozione dell’antenna».
E della questione s’è occupata anche la commissione “Territorio” della Circoscrizione 1, dove però non sempre s’è trovato un accordo.
«Durante l’ultima seduta - conclude Pilan - abbiamo votato all’unanimità la convocazione dei tecnici che hanno installato le antenne per acquisire anche la documentazione relativa, ma la maggioranza s’è spaccata sulla richiesta di un parere dell’Ulss sui rischi di questi impianti per la salute. Documento bocciato nonostante ai nostri voti favorevoli si sia unito anche il supplente dell’Udc Rinaldo Pagan».