Occupavano palazzo chiuso Denunciati in dieci per furto
Otto magrebini e due italiani si erano attrezzati con cucina e letti
di Diego Neri
Quel palazzo era chiuso da 5 anni ma era diventato una sorta di albergo gratuito per i senzatetto. La polizia ne ha trovati dieci, ma dal numero dei giacigli probabilmente erano molti di più a trovarvi abituale sistemazione. Sette marocchini, un tunisino e due vicentini - un ragazzo di 22 anni e una di 17 - sono stati denunciati al momento per furto aggravato di energia elettrica. Non appena il proprietario della palazzina formalizzerà la querela, saranno segnalati anche per occupazione abusiva.
Il blitz della polizia è scattato l’altro pomeriggio, verso le 15. Era stata l’Aim a segnalare che c’era qualcosa di strano nel palazzo di via Quadri 63: un vecchio stabile, chiuso dal 2001 e con i contatori sigillati, ma nel quale si consumava molta energia elettrica. Le stime della municipalizzata parlano di 5 mila kilowattora negli ultimi mesi.
Gli agenti del commissario cecchetto avevano pianificato l’intervento, lungo una stradina sterrata laterale di via Quadri. Quando i poliziotti sono entrati c’è stato parecchio trambusto, perché gli occupanti non immaginavano certo l’arrivo delle divise. Erano stati utilizzati parecchi dei 21 appartamenti (un altro alloggio era stato ricavato in una casetta sul retro), con camere e alcune stanze attrezzate a cucina; fili volanti erano collegati a tostapane, lampade, radio e stereo. Ecco come veniva consumata l’elettricità, dopo aver rotto i sigilli. Le condizioni igieniche erano molto precarie, con immondizia e escrementi in giro. A stupire i poliziotti la presenza della ragazzina: 17 anni, appena uscita da scuola era andata a trovare il suo fidanzato marocchino per passare alcune ore con lui in quello stabile. È stata riconsegnata ai genitori che non sapevano nulla. L’altro vicentino, invece, non ha una dimora fissa. È stato deferito, come pure tutti i magrebini - tutti in regola a parte due, trattenuti in questura per accertamenti - per il furto. Ora la polizia è in attesa di capire quali siano le intenzioni del proprietario.