Sui banchi tutti a lezione di ... Bolivia Dall’alzabandiera alla socializzazione
di Natascha Baratto
In Bolivia per una mattinata di scuola. Capire quali sono i problemi del paese latino americano, confrontarsi con una cultura diversa dalla propria e prendere le abitudini di Andrès, un bambino boliviano, solo per un giorno. È questo il progetto di Davide Passuello, di Tommaso Simionato, della Commissione interculturale del Comprensivo 7 e dell'associazione Loma Santa, che si sono uniti per portare nelle scuole testimonianze di vita diversa.
Il maestro Evaristo Cruz e l'allievo Andrès, in questi giorni, stanno girando tra i vari Istituti scolastici vicentini insieme a Davide Passuello, da due anni impegnato a Potosi per conto dell'Ong Mlal ProgettoMondo, e Tommaso Simionato, che sempre a Potosi ha fatto un tirocinio di 4 mesi come educatore delle scuole.
Per una giornata, gli studenti delle elementari di via Turra, ieri, hanno vissuto le abitudini di una scuola boliviana: dall'alzabandiera, al canto dell'inno, alla marcia di entrata in classe, alle danze e ai racconti di alunno ed insegnante.
Lo scambio culturale serve ai bambini anche per capire un problema fondamentale della Bolivia: la mancanza di acqua potabile.
Andres ha raccontato una giornata tipica, nel suo paese, impressionando i piccoli studenti che lo guardavano affascinati. Dodicenne, l'allievo boliviano si alza alle cinque e mezza della mattina per portare al pascolo le mucche. Dopo esser ritornato a casa, esce di nuovo per andare a prendere l'acqua al fiume, che serve sia per lavarsi sia per cucinare. Alle sette la prima campanella della scuola fa capire che manca un' ora all'inizio delle lezioni; dopo mezz'ora la seconda e alle otto, invece, la terza servono agli studenti, senza orologio, per arrivare puntuali. La prima ora viene dedicata, dopo l'alzabandiera e il canto dell'inno nazionale, a socializzare.
« Lo stato boliviano - ha spiegato Passuello - è infatti diviso da varie culture, per questo all'interno delle scuole si è deciso di dare un'ora agli studenti per conoscersi e stare insieme. Questo tempo viene usufruito dai ragazzi per giocare e cantare insieme; iniziano poi, alle nove, le lezioni che durano fino alle quattro, cinque del pomeriggio ».
Tutti si sono meravigliati quando Andres ha raccontato che, per arrivare a scuola, deve attraversare un fiume e che quando l'acqua è alta gli impedisce di arrivare alle lezioni. Stupore ha riscosso anche il vestito scolastico tipico boliviano: con il sombrero calato in testa, Andres ha mostrato la bruza e i bombacha (giacca e pantaloni) di lana caprina e gli abarcas , i sandali costruiti con la gomma recuperata dai copertoni dei camion.
Il progetto portato avanti in questi giorni nelle scuole, i prossimi appuntamenti saranno alle elementari di Anconetta, Bertesinella, Stanga, Polegge, delle medie di Anconetta e Marostica e al Liceo Quadri, non è solo informativo. A tutti gli studenti partecipanti, infatti, verrà chiesto di comprare un quaderno e di scrivere sulla prima pagina una dedica o una frase per gli allievi boliviani, in modo che ad ogni ragazzo del paese sudamericano arriverà, comunque, un libricino su cui scrivere gli appunti delle lezioni. Inoltre, l’associazione Mlal sta raccogliendo fondi per la costruzione di un pozzo a Potosi in modo che non ci siano problemi legati all’acqua in quella zona.