05 SETTEMBRE 2004

dal Giornale di Vicenza

Liste d'attesa troppo lunghe.
Derozer, vetrina di prestigio all'Independent Days Festival.

San Bortolo. Situazione molto peggiorata per le visite ambulatoriali non urgenti
Quattro mesi per una mammografia, però se ci sono sospetti di cose serie il controllo si fa entro pochi giorni
Liste d’attesa sempre più lunghe

di Franco Pepe

Liste di attesa. L’Ulss rifà lo "screening" delle visite ambulatoriali per le cosiddette specialità "traccianti", quelle che la Regione ritiene più indicative e vuole visualizzare ogni tre mesi. E le schede stilate per il secondo trimestre 2004, vale a dire aprile-giugno, dal dott. Gian Ferruccio Dal Corno, direttore del Cup, il Centro unico di prenotazione, da una parte lasciano le cose più o meno come stavano alla prima rilevazione di marzo, e dall’altra rivelano sbalzi anche consistenti.
II record del tempo più lungo spetta questa volta all’elettromiografia: ben 159 i giorni, oltre 5 mesi, da aspettare, prima di riuscire a sottoporsi a un esame che si fa due volte la settimana, il martedì e il giovedì, a neurologia, il reparto guidato dal prof. Vito Toso, per capire, nella maggior parte dei casi, se ci sia sofferenza ai nervi del polso. In tre mesi la situazione è precipitata. A marzo la lista si chiudeva a 77 giorni, mentre ora bisogna attendere più del doppio. Ed è il peggior risultato dal primo gennaio del 2003. «Non è un esame urgente - spiega il direttore medico dott. Livio Dalla Barba (nella foto a destra) - , dura una decina di minuti, e se ne fanno al massimo 12 alla settimana. La variazione è dovuta al periodo estivo. Normalmente c’è una struttura privata che evade molte richieste. D’estate però rallenta l’attività, che si riversa tutta sul S. Bortolo». E Dalla Barba, che è già riuscito a normalizzare diverse situazioni, ha già pronto il rimedio che dovrebbe alleggerire l’attesa infinita dell’elettromiografia. «C’è un problema che spesso appesantisce i tempi, specie quando c’è tanto da attendere: molti prenotano ma poi non si presentano, per cui magari il medico resta forzatamente inoperoso ma la lista continua a crescere. Con il primario Toso stiamo studiando ora una soluzione. Intensificheremo il numero degli appuntamenti che oggi il Cup prenota ogni mezz’ora. Li faremo susseguire ogni 10 minuti. E mireremo l’esame solo alla sindrome del tunnel carpale».
Sempre molto alti restano i tempi di attesa pure per eseguire una mammografia, 4 mesi e più. «La domanda è elevata - dice Dalla Barba - e non ha nulla a che fare con lo screening che si effettua a parte con inviti personalizzati per fasce di età. In questi casi si tratta per lo più di controlli programmati. Eventuali urgenze hanno la precedenza assoluta e l’esame si fa quasi in tempo reale». Altri grossi sbalzi (e la causa, secondo Dalla Barba, è sempre il rallentamento dell’offerta nella stagione estiva) a oculistica: per un test funzionale dell’occhio ci vogliono più di 3 mesi, mentre prima bastavanon 2 mesi. E se occorre il laser si raddoppia o quasi. Si passa, se tutto va bene, da 46 a 83 giorni di anticamera.
Lunghi i tempi, tre mesi, anche per una cistoscopia, esame che si effettua a urologia, e per una seduta di rieducazione funzionale, prestazione che si esegue nel distretto di Creazzo, ad esempio, per distorsioni, postumi di fratture, dolori alle articolazioni, artrosi. E situazione che peggiora, anche qui l’attesa è pressochè raddoppiata, da 48 a 82 giorni, per chi ha bisogno di una colonscopia, esame che si fa a gastroenterologia. Ma il punto interrogativo - osserva Dalla Barba - è d’obbligo. «Si può fare meglio ? Dico questo perché la domanda è elevatissima, il S. Bortolo serve altri bacini, in un anno se ne fanno 3 mila 800, più di tutto il Veneto, e da noi è un esame di tipo anche interventistico, piuttosto complesso, che dura minimo un’ora, per asportare grossi polipi, effettuare biopsie. Che non vada male lo dimostra il fatto che non ci sono proteste, anche se bisogna studiare il modo per riservare qualche posto alle urgenze».
Sostanziali miglioramenti («e non casuali ed estemporanei») Dalla Barba segnala, invece, per la diagnostica: «Ora i tempi sono ragionevoli per il color doppler, per un’ecografia cardiaca, per un holter. Sta pagando il fatto di aver investito in questa direzione nella prospettiva di avere una divisione autonoma di chirurgia vascolare, di aver potenziato il laboratorio, di aver assunto un altro medico a cardiologia. Restano lunghe le liste delle ecografie ostetriche e ginecologiche. Si fanno nelle strutture private ma le vicentine preferiscono l’ospedale. Arriverà presto nel reparto un altro rinforzo, un ginecologo, e potenzieremo le ecografie morfologiche per individuare le malformazioni fetali».


Musica /2. La band vicentina stasera sul palco a Bologna, e a fine mese un Cd
Derozer, vetrina di prestigio all’Independent Days Festival

di Stefano Rossi

Bologna. Una delle formazioni musicali vicentine più longeve e rappresentative del panorama indipendente è stata invitata a esibirsi al festival per antonomasia, l'Independent Days Festival di Bologna. Quest'oggi i vicentini Derozer saliranno sul palco all'Arena Parco Nord di Bologna, al fianco di formazioni nazionali e internazionali di notevole levatura. Il gruppo, inoltre, è in procinto di pubblicare un nuovo Cd: a fine mese, infatti, è prevista l'uscita del nuovo disco della band vicentina, dal titolo "Di nuovo in marcia", il 6° album dei Derozer. Registrato nel giugno scorso, questo disco segna per i Derozer il ritorno all'autoproduzione più assoluta.
Subito dopo, dal 29 settembre al 17 ottobre, ci sarà il tour europeo, mentre l'inizio del tour nazionale a supporto del nuovo album coinciderà con la presentazione che avverrà il 6 novembre al Rolling Stone di Milano.
La giornata odierna all'Independent Days di Bologna vedrà la presenza anche di nomi famosi: The Darkness, Velvet Revolver, Lars Fredriksen (Rancid) and the Bastards, Auf Der Maur, Dkt / Mc5 ospiti Evan Dando (voce), Mark Arm (voce) e Nick Royale (chitarra e voce), The Dirtbombs, Flogging Molly, New Found Glory, Yellowcard, Coheed and Cambria, Persiana Jones, Thee S.t.p., Vanilla Sky e Forty Wink.
I Derozer si sono formati ufficialmente nel 1991 a Vicenza, anche se in realtà le radici della band risalgono agli anni d'oro dell'hard core punx italiano della metà degli anni '80. Nel 1993, subito dopo la registrazione del primo demo, i Derozer con l'entrata nella band di Seby (chitarra e alla voce) a fianco di Mendez (basso) e Spasio (batteria), spiccano il volo rivelandosi fra le migliori band punk in Italia.
L'ultimo album, "Chiusi dentro" riceve recensioni entusiastiche e l'attività live della band diventa sempre più frenetica: oltre 180 le date a supporto dell'album, due lunghi tour uno mondiale e uno europeo, concerti e festival di spessore portano la band a esibirsi con gruppi del calibro dei Bad Religion.
Nel novembre dello scorso anno, a causa di un grave infortunio alla mano sinistra, Seby è costretto a lasciare la chitarra, dedicandosi totalmente alla voce. Al suo posto entra nella band Spazza e i Derozer diventano un quartetto. La band esordisce in questa nuova veste in un memorabile show tutto esaurito al Wild at Heart di Berlino.
Alla fine del 2003 il video del brano "Straniero", tratto da "Chiusi dentro", riceve il premio come miglior video d'animazione al MEI di Faenza, la nomination come uno dei migliori sei video assoluti al Rock Sound Awards. Viene ammesso e riceve una nomination al "Cartoon on the bay festival" di Positano, attirando l'attenzione della Dreamworks.
Il nuovo album contiene tredici tracce inedite, di cui undici in italiano e due bonus track, nelle quali i Derozer si cimentano per la prima volta con l'inglese, una sorta di omaggio a tutto il seguito della band che in Europa cresce anno dopo anno.