Centro giovanile, scoppia la polemica
Comunisti Italiani: «Dove è stato l’assessore Abalti fino ad ora?»
(l. v.) Si accende la polemica sul centro giovanile all’ex macello. Dopo il presidio di sabato dei militanti di Azione Giovani di Alleanza Nazionale, spalleggiati dall’onorevole Giorgio Conte e dall’assessore alle politiche giovanili Arrigo Abalti - col corollario dello scontro interno ad An con l’assessore Cicero, che in viale Giuriolo vuole invece il parcheggio - sull’ipotesi arriva la presa di posizione di Marco Palma, segretario dei Comunisti italiani.
«Improvvisamente l’assessore Abalti scopre che gli spazi giovanili sono un’esigenza prioritaria - commenta Palma -. Ma come mai se ne accorge solo ora, nel momento in cui a chiederlo sono alcuni aderenti alla sezione giovanile del suo partito? Dove è stato in tutti questi anni in cui i tanti giovani che hanno voluto proporre iniziative alla città e dar sfogo alla propria creatività hanno dovuto arrangiarsi? L’assessore dovrebbe capire che i giovani di Vicenza non sono soltanto quelli che si iscrivono al suo partito: ce ne sono tanti altri ai quali lui, per il ruolo che ricopre, deve dare ascolto e risposte. È il momento di smettere di parlare di spazi giovanili coi giornali e farlo coi diretti interessati: perchè, visto il tema prioritario, l’assessore non costituisce un forum cittadino dei giovani cui possano partecipare tutti?».
Di tutt’altro tenore le parole dei giovani di Comunità Militante Vicenza: «La richiesta - dichiara il portavoce Paolo Zanella -, trova il nostro pieno appoggio: la città pullula di discoteche e pub, ma mancano del tutto spazi liberi per i tanti giovani che avvertono la necessità di ritrovarsi in un luogo plasmato dalla fantasia giovanile. Un centro sociale, insomma, all’interno del quale organizzare iniziative di ampio respiro: metapolitiche, festive, cinematografiche, sportive e culturali».
Sul tema interviene anche il portavoce di Continuità Ideale, Alex Cioni: «Affinché il luogo divenga libero centro di aggregazione e fulcro espressivo di tutto il mondo giovanile, è fondamentale però che nessuna realtà politica abbia il monopolio del progetto. L’esigenza è quella di creare un centro che sia tramite di incontro, di libera espressione di liberi pensieri, incentrato sul bisogno dei giovani di avere voce in capitolo sulle principali tematiche sociali»