Militare Usa spacca fioriere e scatena il caos in centro
Dopo aver alzato il gomito fugge ai vigili urbani da corso S. Felice a ponte degli Angeli
(d. n.) Ha scatenato il panico per il centro urlando come un forsennato e spaccando tutto quello che gli capitava a tiro. Alla fine è stato bloccato dai vigili con l’aiuto di polizia e carabinieri della Setaf e portato in caserma. Il militare americano Ryan Mitchell Barnhill, 28 anni, se l’è cavata con una denuncia a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamenti e ubriachezza.
Il movimentato episodio è avvenuto la notte scorsa. Verso le 4.40, alla polizia municipale era stato segnalato un uomo che spaccava le fioriere davanti all’hotel Cristina in corso S. Felice. Al loro arrivo, i vigili hanno anche trovato una transenna buttata in mezzo a piazzale De Gasperi.
Alla vista delle divise, il giovane è fuggito verso piazza Castello continuando ad urlare, barcollando in mezzo alla strada. Evidentemente aveva bevuto troppo, forse per festeggiare il suo rientro dalla missione in Medio Oriente con gli altri paracadutisti della Ederle.
Durante la fuga lungo corso Palladio il giovane ha continuato a spingere a terra le fioriere e a buttare in giro quanto gli capitava sotto tiro. I vigili lo hanno rincorso fino a Levà degli Angeli, dove non hanno potuto impedire che mandasse in frantumi i vasi davanti all’auditorium Canneti. Alla fine, sul ponte degli Angeli, in quattro lo hanno circondato e bloccato. Barhill ha opposto resistenza ma nulla ha potuto quando sono arrivate le volanti e i militari.
I vigili, con il tenente Chemello, hanno avvisato il pm Barbaglio dell’accaduto ed hanno deciso di non arrestare l’americano anche perché i danni erano contenuti. Il giovane è stato comunque segnalato in procura ma a piede libero. Con fatica, le forze dell’ordine dopo averlo identificato lo hanno caricato in una delle auto di servizio e lo hanno portato alla caserma Ederle, dove risulta avere un alloggio e dove è stato ficcato a letto in attesa che gli passasse la sbornia che tanto caos, in piena notte, aveva causato.