Sindacato inquilini contesta la “linea” di Piazza e rilancia l’Osservatorio casa
(e. mar.) Le proposte dell’assessore Davide Piazza su locazioni e affitti non sono piaciute al Sunia.
Piazza aveva dichiarato qualche giorno fa di voler promuovere una minor durata dei contratti di locazione: cinque anni invece di otto. Gli affitti con minor durata, secondo l’assessore, avrebbero vantaggi per gli inquilini che pagherebbero un canone inferiore a quello di mercato, e compensativi per i proprietari che si vedrebbero tra l’altro ridurre l’Ici.
Ma il sindacato degli inquilini non ci sta e ricorda tra l’altro come «la minor durata dei contratti non sia frutto di una sua proposta ma di una disposizione di legge datata 1998, applicabile di concerto tra comune e associazioni dei proprietari e inquilini».
Intese che negli anni successi diedero vita alla “Commissione di congruità” e l’“Osservatorio sulla casa”, organismi che di fatto, secondo il Sunia, il comune avrebbe ignorato.
«Sindaco e giunta - spiega il Sunia - avevano due compiti previsti dalla legge. Ridurre l’Ici per invogliare i proprietari a locare il canone concordato e incrementare l’imposta al 9 per mille per gli alloggi sfitti, impostazione seguita sia a Bassano che a Padova».
Si tratta, sempre secondo il Sunia «di una grave e colpevole responsabilità dell’Amministrazione comunale, che limita la diffusione dei contratti a canone concordato (tre più due), danneggiando così i non pochi residenti a reddito basso che non sono in grado di fronteggiare i canoni di locazione a mercato libero ed i piccoli proprietari che sarebbero disponibili ad affittare a canone ridotto».