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La lettera di Marcos all'E.T.A.
Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale 7 dicembre 2002
All’organizzazione politico-militare basca Euskadi Ta Askatasuna (ETA)
Signore e signori.
Non sono poche le vittime civili provocate dalle vostre azioni. Tra loro ci sono persone che simpatizzavano con la nostra causa e che, come il resto delle vittime civili, sono morte con l’angoscia di non sapere perché.
So anche che nella conta dei morti e feriti che provoca il governo spagnolo non sono considerate le migliaia di baschi che sono stati uccisi, torturati e fatti sparire dai corpi dello Stato. Ma non vi scrivo per confrontare il numero dei morti. In questo superiamo tutti quanti perché sono milioni gli indigeni messicani che sono caduti dalla conquista ad oggi. E non mettiamo i nostri morti in competizione con nessuno.
Qualche giorno fa, il giudice spagnolo Fernando Baltasar Garzón Real mi ha sfidato ad un dibattito. Gli ho risposto affermativamente ed ho posto una condizione, tra le altre, che si realizzi un incontro tra tutte le forze politiche, sociali e culturali coinvolte o interessate al problema del Paese Basco, affinché si parli e si ascolti sul cammino dei baschi. A nome di tutti i miei compagni e compagne, vi chiedo di decretare una tregua unilaterale per un periodo di 177 giorni, partendo dall’alba del 24 dicembre 2002. Vi chiedo questo, non di arrendervi, non di deporre le armi o le vostre convinzioni. Vi chiedo solo di dare un’opportunità alla parola e ad onorare così l’enorme rischio che noi zapatisti abbiamo corso e dovremo correre. Nel caso non accetterete, mi offro personalmente come vittima predestinata in un vostro prossimo attacco. Potrete accusarmi di "collaborazionismo" con lo Stato spagnolo (cosa paradossale, perché le autorità spagnole mi accusano di "apologia di terrorismo"). Non importa. Non ci sarà biasimo né rappresaglia da parte nostra, perché almeno io saprò perché sarò morto. Aspetto la vostra risposta. Bene. Salve e un’opportunità alla parola.
Dalle montagne del Sudest Messicano (traduzione Comitato Chiapas "Maribel" - Bergamo) |