Dal settembre del 2001 a Vicenza non esiste più quello
che veniva chiamato Centro Sociale, le ruspe l'hanno
demolito, l'amministrazione comunale ha fatto in
maniera tale che non se ne discutesse nelle sedi della
politica cittadina se non quando il problema non
tornava agli onori della cronaca sull'onda dell'ordine
pubblico.
Le occupazioni si susseguono agli sgomberi, gli
sgomberi alle denunce, le denunce ai processi ed
eccoci giunti ai giorni nostri nel marzo del 2003.
Ci siamo stancati di ricordare ogni volta le promesse
fatte e mai mantenute e non piangiamo neanche sulle
nostre fedine penali, le scelte si pagano ci dicono
spesso, e noi non esitiamo a mettere in gioco i nostri
corpi nel conflitto per altri modi di vita...
L'avevamo detto a suo tempo nei giorni in cui
viaggiavamo tra un corteo ed una occupazione, lo
sgombero dello Ya Basta! rappresentava il primo di una
serie di attacchi alla libera espressione del dissenso
in questa ricca cittadina del nord-est.
Ed infatti vennero poi le ordinanze contro i cortei in centro, le
restrizioni sui parchi pubblici, i tentativi di
allontanare associazioni scomode e così via.
Abbiamo detto molte volte anche che la riapertura di
un Centro Sociale rappresenta ed è la riapertura di un
piccolo spazio di democrazia confronto e quindi
prezioso.
Abbiamo detto che la socialità è una merce
rara e che ne abbiamo un disperato bisogno.
Abbiamo suonato per le strade di questa città musiche
dal nome sconosciuto sia ai nostri governanti. Siamo
stati felici quando abbiamo liberato spazi
inutilizzati e lo siamo ancora ogni volta che sogniamo
di riempirne un'altro...di tutto questo non si parlerà
nel processo che comincia giovedi e probabilmente in
nessuno dei processi che dovremmo sostenere in futuro:
si parlerà di quali infrazioni abbiamo commesso di
quanti poliziotti abbiamo tramortito prima di andare a
farci medicare in ospedale (magari procurandoci noi
stessi le lesioni) ma sicuramente non si parlerà del
perchè eravamo lì quel giorno.
Questo vogliamo riaprire con forza: il progetto che
sta nel conflitto, la costruzione insieme a tutti i
soggetti critici di uno spazio fisico di democrazia.
Per questo invitiamo tutti a discuterne con noi
martedi 11 marzo alle ore 21 presso i chiostri di
S.Corona a Vicenza in cui presenteremo anche la
controinchiesta relativa agli arresti del 27 ottobre
2001
info:
www.inventati.org/mediablitz
sherwoodradio FM 92.6