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La procura di Cosenza ordina l’arresto di 20 attivisti del movimento antagonista meridionale
LA SOLIDARIETA' NON BASTA

CONTRO LA REPRESSIONE DI STATO E LA GUERRA PERMANENTE
INTENSIFICARE LA LOTTA DI CLASSE, COSTRUIRE LA RESISTENZA, 
IMPOSTARE LA RISPOSTA RIVOLUZIONARIA

L’arresto dei compagni del movimento antagonista meridionale è davvero un evento straordinario, cioè un evento “fuori dall’ordinario” ?
Sicuramente lo sarebbe stato al tempo in cui la pace sociale, sotto l’egida del “prodismo” o del “dalemismo”, regnava nel “paese normale” grazie anche allo spirito collaborativo dei vari Cofferati e Moretti.
Da un po’ di tempo l’azione dello stato contro l’opposizione di classe è andata intensificando-si parallelamente al ritorno in piazza di larghe mobilitazioni popolari.
Le manifestazioni contro il WTO di Napoli e contro il G8 di Genova, la mobilitazione contro le misure sociali del governo e in particolare contro l’abolizione dell’art.18, gli scioperi degli operai della FIAT contro il licenziamento di migliaia di lavoratori e la chiusura degli stabilimenti, le manifestazioni contro la guerra e in solidarietà con il popolo palestinese, la costruzione di livelli più avanzati di unità di classe nella lotta contro la repressione e contro le “liste nere”… hanno evidentemente lasciato il segno.
Lo stato risponde con un attacco frontale che si articola attraverso la mattanza di piazza e la tortura nelle caserme, attraverso la persecuzione giudiziaria, ma anche attraverso uno strisciante tentativo di cooptazione.
Questo attacco - che è al tempo stesso di massa e selettivo, preventivo e repressivo - non si combatte solo con la pur necessaria solidarietà, ma impone un salto di qualità almeno dei settori combattivi del movimento.
Le politiche di attacco alla classe che l’imperialismo adotta per mantenere più elevati possibili i livelli di profitto generano malcontento e mobilitazione da parte di settori sempre più ampi delle classi popolari a cui il potere risponde con misure di restrizione dell’agibilità politica e democratica all’interno degli stessi paesi imperialisti.
Con la scusa dell’attacco alle “torri gemelle” i governi imperialisti hanno colto l’occasione per imporre un ulteriore giro di vite in senso repressivo.
Dall’USA Patriot Act all’estensione dell’art.270 ai commi ter e quater in Italia, dalla proposta di reintroduzione dei centri di detenzione preventiva e senza processo per immigrati in Gran Bretagna fino alla stesura di vere e proprie “liste nere” sia in USA che in UE, l’obbiettivo è quello di predisporre anticipatamente tutte le condizioni per una azione intimidatoria e repressiva nei confronti dei movimenti di liberazione e dell’opposizione di classe.
Dalle continue inchieste per associazione sovversiva in Italia all’arresto dei militanti del PCE(r) in Spagna e Francia, dall’estradizione degli esuli alla illegalizzazione di Batasuna, fino alla messa al bando di organizzazioni di resistenza come il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, le FARC colombiane, il DHKC turco... l’Europa di Prodi è impegnata in una gara reazionaria con i guerrafondai USA in vista dell’ennesima guerra imperialista.
Mobilitiamoci con forza per sostenere i com-pagni arrestati.
Ma non dimentichiamo che in Italia e in Europa ci sono altri prigionieri politici, più “scomodi” magari, verso i quali deve indirizzarsi la nostra concreta solidarietà.

Per l’abolizione dei reati associativi (270, 270 bis, ter, quater…) e contro l’estensione del 41 bis ai reati di “terrorismo” !
Terrorista è lo stato imperialista !
LE LOTTE NON SI PROCESSANO !
LIBERI TUTTI !

Laboratorio Marxista
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CIRCOLO ISKRA
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