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ECOPARATA 2014 – Reclama SAPERE !!!!, Sab 5 luglio, Brescia

fly_cf64de1ef31eb30a84b7f3490b23b8ddECOPARATA 2014: RECLAMA SAPERE!

Un’ unica grande opera:
SALUTE, CASA, DIGNITÀ E REDDITO PER TUTT*!

Con questo slogan in tutto il paese sempre più persone si riversano nelle strade e nelle piazze per reclamare i propri diritti e per difendere il proprio territorio.
Dalla val Susa alla Terra dei Fuochi si delinea un nuovo movimento, capace di mettersi in rete e in relazione con le altre città in modo nuovo, capace di reinventarsi e di autorganizzarsi.
Un movimento che non solo è in grado di definire i propri obbiettivi e le proprie parole chiave, ma può addirittura autoprodurre sapere e una propria cultura, tracciando una panoramica completa delle lotte del nostro tempo e saldando temi come quello delle grandi opere, della crisi ecologica, della gestione pubblica delle risorse e dello stato sociale.

Anche Brescia, città emblema della speculazione su salute e territorio, vive queste dinamiche sempre più intensamente.
Le lotte che quotidianamente combattono i collettivi e i comitati bresciani stanno portando alla luce una città disastrata su tutti i fronti, da quello ambientale a quello sociale; una città ben diversa dalla Brescia ricca e salubre che viene raccontata all’esterno. Queste lotte fatte anche di ricorsi, manifestazioni, presidi e iniziative informative hanno avuto il potere di focalizzare l’ attenzione di media ed inquirenti sui numerosi casi di gestione criminosa di risorse e territorio della nostra provincia;
come i cantieri TAV di Ospitaletto e Castegnato dove sono stati rinvenuti rifiuti speciali smaltiti abusivamente, come l’ amianto, il Cromo VI e il PCB ritrovati sotto il manto autostradale del tratto Bs Ovest, come le numerose rilevazioni che hanno evidenziato un grave inquinamento delle acque bresciane le quali rientrano appena nelle soglie di potabilità di tabelle molto generose in materia di limiti d’inquinamento o come la vergognosa situazione del caso Caffaro ancora in attesa di seri lavori di bonifica.

Tale scenario insostenibile contrasta con le reazioni e il comportamento delle istituzioni che imperterrite continuano a minimizzare e rassicurare la popolazione, relegando tali emergenze a questioni secondarie dell’ agenda pubblica.
Proprio dietro a queste dichiarazioni si cela una delle principali battaglie che quotidianamente ci troviamo ad affrontare…la battaglia dell’informazione.
Combattuta a suon di numeri e conferenze stampa, di dati e di indagini, questa lotta si dimostra spesso iniqua per chi non può vantare tra le proprie armi fattori quali un ruolo istituzionale, l’ accesso a dati e studi tecnico-scientifici e la possibilità di compiere ricerche.
E’ TEMPO DI PASSARE ALL’ ARTIGLIERIA!!!

Con questa premessa lanciamo la quarta edizione dell’ECOPARATA, che quest’anno non sarà solo una giornata di festa e di socialità per le realtà di movimento, ma anche un primo momento di definizione e di autofinanziamento utile a realizzare studi tecnico-scientifici sulla situazione ambientale del nostro territorio.
Una nuova ECOPARATA anche dal punto di vista organizzativo ed artistico, dove i protagonisti non saranno solo i carri di musica elettronica.
Musicisti, acrobati, giocolieri, clown, artisti, fotografi e djs collaboreranno alla costruzione di un ambiente ludico e creativo in cui tutt* possono trovare il proprio spazio e in cui ribadire in maniera alternativa la nostra necessità di una città diversa!

SABATO 5 LUGLIO 2014, CONCENTRAMENTO H 17:00
VIA MALTA, FRONTE INCENERITORE

Per adesioni e informazioni: ecoparade@artathack.me
https://www.facebook.com/events/335302283283591/?fref=ts

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ADESIONI (in aggiornamento):

Art@Hack – C.S. 28Maggio – Comitato per l’ Ambiente Brescia Sud – Comitato Spontaneo Contro le Nocività – Lab57 – RifiutiZero – NoTAV Brescia

CON LA PARTECIPAZIONE DI (in aggiornamento):

MUSICA LIVE;
– Alessia Zappamiglio (cantautrice)
– Garrapateros (folk misto spagnolo e italiano)
– Gli Ignari
– Resho (hip hop)
– Condor (hip hop)

SOUNDS:
– Dj Luchignolo / Irons & Vercetti (anni ’70/’80 – trash)
– Onderootz Family (reggae – roots – dub)
– Blame Society (electro – breakbeat – drum n bass)
– Crustek Sound System (elektro – techno)
– Doggod Sound System / NoRulez (tekno – tribe)
– Industrial Park (goa – psytrance)

GIOCOLERIA:
– Firetails

INSTALAZIONI/ESPOSIZIONI
– Nicola Verità e Francesco Marchesini (installazione audio-video)
– Dorothy Bhawl (esposizione fotografica)
– Silvia Lorica (costumista/scenografia)

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PERCORSO:

concentramento in via Codignole/via Malta – via Lamarmora – via Salgari (breve sosta) – via Dalmazia (breve sosta)- via Zara – via Corsica – sit-in finale in parco Pescheto fino alle ore 24.
https://plus.google.com/118198517360243525139/about?gl=it&hl=it

SIT-IN:

AREA BIMBI:
Con giocolieri ed acrobati, truccobimbi, palioncini, colora il tuo striscione.

INSTALLAZIONI ED ESPOSIZIONI ARTISTICHE
Installazioni multimediali, fotografie, performers e riciclo-creazioni

CONCERTI MUSICA LIVE
SOUND SYSTEMS
ZONA PIC-NIC

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AUTOGESTIONE BENE COMUNE !!! Merc 11 giugno, Sala Biagi, Bologna

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AUTOGESTIONE BENE COMUNE

Mercoledì 11 giugno, alle ore 21,
presso la Sala Biagi del Baraccano, in via Santo Stefano 119, Bologna

il Comitato per la Promozione e la Tutela delle Esperienze Sociali Autogestite

si presenta alla cittadinanza.

>>>> INFO………

Sono invitate a partecipare tutti coloro, singole e singoli, collettivi e gruppi informali, associazioni e spazi che riconoscono nelle Esperienze Sociali Autogestite (ESA) una ricchezza comune e credono che la loro esistenza e riproduzione debba essere garantita, oggi e domani. Il Comitato intende tutelare l’esistenza di queste esperienze, sia difendendo gli spazi dove l’autogestione vive attualmente, sia rivendicando l’assegnazione di nuovi spazi dove autogestione, autoproduzione, autorecupero e autoformazione possano esprimersi e crescere. E’ un diritto che rivendichiamo per noi, per le ESA che ancora devono nascere e per quelle che già esistono ma con cui ancora non siamo in relazione: il Comitato è uno strumento e come tale vorremmo fosse il più possibile inclusivo.

Perchè l’autogestione è un bene comune?

Perché è proprio grazie all’autorganizzazione e all’autogestione che diverse esperienze collettive hanno potuto darsi e dare risposte concrete alla generalizzazione della precarietà, dell’impoverimento e alla negazione dei diritti fondamentali, aggravate dalle politiche di austerity. Lo hanno fatto sia attraverso la riappropriazione e l’autorecupero di spazi abbandonati a scopo abitativo, sia sperimentando forme di aggregazione sociale, culturale e politica non mercificate come, ad esempio, le scuole di italiano con i migranti, i festival culturali, i mercatini biologici, le mense popolari, le banche del tempo, i laboratori di artigianato, le consultorie autogestite, i percorsi di autoformazione, le palestre popolari, le ciclofficine.

Perchè un Comitato?

Il riconoscimento dell’assemblea come unico luogo decisionale, il rifiuto della delega e della rappresentanza sono aspetti irrinunciabili delle ESA che non trovano alcun riscontro nelle forme associative verticalmente strutturate, attualmente previste dall’ordinamento. Il Comitato intende costruire una campagna per il riconoscimento di queste esperienze, anche attraverso un processo di innovazione giuridica: le forme di autorganizzazione dal basso non possono più essere forzosamente ricondotte a una “legalità” fatta di bandi, albi, burocrazia, monetarizzazione e profitto.

Perchè l’autogestione é diversa dalla sussidiarietà?

Le amministrazioni, in particolare nel nostro territorio, se da un lato si mostrano incapaci di valorizzare le ESA, dall’altro tentano continuamente di inglobarle all’interno del sistema del cosiddetto “welfare circolare” o “sussidiarietà”. Un sistema dietro il quale, in realtà, si nasconde lo sfruttamento della cooperazione sociale, per fornire a costo zero quei servizi che le istituzioni non sono più in grado e/o non vogliono più garantire. Le amministrazioni non possono pensare di trattare gli spazi autogestiti alla stregua di erogatori di servizi: luoghi di socialità, sportelli medico legali, occupazioni abitative per il diritto alla casa continueranno sempre a resistere al tentativo di essere regolamentati entro forme che non ne riconoscono la natura: una natura che è e rimarrà innanzitutto conflittuale rispetto a questo sistema. L’obiettivo delle ESA, infatti, non è quello di erogare servizi ma di costruire spazi comuni di autodeterminazione.

In questi ultimi mesi viene minacciato di sgombero un altro storico Spazio pubblico Autogestito bolognese, Atlantide, a cui continueremo a offrire la nostra massima solidarieta’ sostenendo e promuovendo le attivita’ del Comitato ESA come unica soluzione praticabile per proseguire i nostri percorsi di ricchezza, inclusività sociale e autodeterminazione.

>>> Firma la petizione per Atlantide!!!

>>> Il Lab57 – Alchemica sarà presente a questo importante confronto pubblico rivendicando e difendendo fin dalla sua nascita l’esperienza degli Spazi pubblici Autogestiti come il Livello57 l’ Ex Mercato 24 (Xm24) senza i quali sarebbe stato impossibile sviluppare e condividere i nostri progetti.
A questo proposito ci sembra doveroso informarvi sulla situazione dello Spazio H.U.B. di via Serra in cui il Lab57 svolge parte delle sue attività con diversi altri progetti sociali.

>>>>>>>>> COMUNICATO STAMPA – Spazio H.U.B. 57 <<<<<<<<<<<<<<<

L’Associazione attualmente intestataria della convenzione con Il Comune di Bologna (scaduta il 31.12.2012) di uno spazio in Via L. Serra 2h – Bologna, denominato HUB57, NON rinnova la convenzione, esce dall’albo delle Libere Forme Associative, si scioglie, per riconoscersi nel percorso del Il Comitato per la promozione e la tutela delle Esperienze Sociali Autogestite.
Delle motivazioni ne parleremo insieme alle diverse realtà, esperienze collettive e individualità che stanno incrociando i loro percorsi a partire dal riconoscimento dell’autogestione come metodo condiviso di organizzazione sociale nell’ASSEMBLEA PUBBLICA – MERCOLEDI 28 MAGGIO ORE 21, presso la Sala Biagi del Baraccano (via Santo Stefano 119, Bologna) dove il Comitato per la Promozione e la Tutela delle Esperienze Sociali Autogestite si presenta alla cittadinanza con un’assemblea pubblica.

Che cos’è HUB?
HUB (Hotte Underground Base) nato nel 2008, è uno spazio attraversato da numerosi progetti che propongono un’idea di aggregazione umana diversa dai modelli imposti da una cultura dominante che risponde solo ad esigenze precise di questo sistema economico. Il progetto di questo spazio, è sempre stato quello di fare da piattaforma di lancio e di sperimentazione di realtà sociali e culturali autogestite, senza scopo di lucro e con obiettivi concreti di cambiamento sul territorio. In questi ultimi 4 anni l’HUB ha ospitato sportelli e iniziative che si sono rivelati essere recettori delle reali condizioni di vita delle persone nel quartiere della Bolognina e nella città intera, sensibilizzando la cittadinanza alla partecipazione e al mutuo aiuto .

firmatari:
Lab57 – Laboratorio antiproibizionista, Momo – Banca del Tempo , Comuni Mappe – Libera Comune Università Bolognina.Condividono questo percorso i seguenti Progetti che hanno attraversato e attraversano lo spazio autogestito HUB – Comitato NO PEOPLE MOVER, Ass. Mutuo soccorso per il diritto di espressione, Asia/USB, Si Cobas, Ross@, Comitato Palestina, XM24.

 

 

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CANAPISA 2014 – Street Parade Antiproibizionista, Sab 31/5, Pisa

CANAPISA-2014MANIFESTAZIONE NAZIONALE – STREET PARADE ANTIPROIBIZIONISTA

SABATO 31 MAGGIO 2014 ORE 16 – PIAZZA SANT’ANTONIO – PISA

Per adesioni e maggiori informazioni: canapisa@inventati.org – www.osservatorioantipro.org

APPELLO CANAPISA 2014

“NIENTE SU DI NOI SENZA DI NOI”

Con la cancellazione per illegittimità costituzionale della legge Fini-Giovanardi sulle droghe, è rientrata in vigore la precedente normativa del 1990, la Jervolino-Vassali.

Dopo mezzo secolo di escalation proibizionista, la legge Fini-Giovanardi (dal 2006 al 2014) aveva rappresentato un ulteriore inasprimento delle politiche antidroga e la sua cancellazione fa rivivere le politiche architettate per il contesto culturale degli anni 80-90. Ma dagli anni novanta ad oggi la diffusione delle sostanze è aumentata e non riguarda più solo quei soggetti considerati marginali.

Gli unici ad affermare il contrario sono i rappresentanti del Dipartimento Politiche Antidroga (DPA), organismo istituito ad Hoc nel 2006 dalla legge appena dichiarata incostituzionale e che rimane inspiegabilmente ancora in piedi. Quest’apparato politico travestito da istituto scientifico pretende di dettare la verità assoluta sulle droghe e con i suoi poteri straordinari , conferitigli da una delega governativa,  rappresenta il maggior nemico alla liberazione della canapa ed ad un approccio pragmatico, sensato e socialmente condiviso delle politiche sulle droghe. Dai suoi annunci traspare con chiarezza l’intenzione di perseverare con la linea ultra proibizionista contro  i drogati,  fondata  su concetti come la deterrenza, la repressione, le cure forzate.

L’attuale programma del DPA considera quella delle droghe una questione esclusivamente medica e criminale e promuove l’uso delle droghe legali, come gli psicofarmaci, per “curare” con la forza i drogati.

Da anni ormai il movimento antiproibizionista denuncia l’inutilità e i danni delle politiche repressive contro le persone che usano sostanze, arrivando a parlare di una vera e propria “questione proibizionismo”, in quanto molti dei problemi provenienti dal fenomeno dell’uso di droghe sono da ricondurre principalmente alle politiche antidroga stesse.

Lottando contro il proibizionismo si va a toccare una delle più importanti economie del pianeta e vengono a galla molti scheletri nascosti dai quali il fragore della guerra ai drogati vuole distogliere l’attenzione.

Il progetto di una società senza droghe ad ogni costo è un’idea cieca e disumana che cela agli sguardi gli interessi di coloro che ci guadagnano effettivamente.

Le conseguenze nefaste della guerra ai drogati sono sotto gli occhi di tutti e i costi sono di gran lunga superiori ai benefici, che tra l’altro non si capisce nemmeno quali siano. Le uniche conseguenze evidenti sono  il sovraffollamento delle carceri, con tutto il loro portato di trattamenti disumani e morti, imponenti blitz nelle scuole, nelle  stazioni per poi ritrovare qualche spinello, suicidi , perdita del lavoro e della patente, stigmatizzazione. Le leggi sulle droghe  sono la principale causa di carcerazione nel pianeta.

Tanta ferocia  sta rendendo  i consumi sempre più clandestini e nascosti,  ne  incrementa di conseguenza  i rischi, favorisce la diffusione di relazioni false e ipocrite, fa calare il mistero e rafforza l’ignoranza  su di  una pratica presente nelle culture umane di ogni tempo e territorio.

Si tratta di una persecuzione di massa, di  una caccia alle streghe, di una vera e propria crociata che rafforza il mito trasgressivo della droga: le narcomafie e le compagnie farmaceutiche ringraziano , perché sono le sole a guadagnarci.

La lotta per la liberazione della canapa è l’emblema del movimento antiproibizionista che si batte contro questa infame guerra alle persone. Non c’è più tempo da aspettare, è necessario superare queste colossali ed insopportabili ingiustizie perpetrate dal proibizionismo.

Si tollera e si concedono deroghe per l’emissione nell’ambiente di sostanze inquinanti e velenose per gli esseri umani, per gli animali e i vegetali, mentre c’è tolleranza zero e vengono ridotte a malate e criminali le persone che usano sostanze su loro stesse.

Si pratica e si diffonde nuovamente l’elettroshock considerata una terapia di comprovata efficacia nel disagio mentale, mentre l’apparato proibizionista si accanisce con inaudita violenza verso chi usa cannabis per fini ricreativi e ne ostacola la diffusione dell’uso per fini terapeutici.

Le contraddizioni sono sempre più evidenti e pericolose per la libertà e l’incolumità stessa delle persone. Tutto questo è inaccettabile.

Dopo 14 anni di movimento dalla nascita di Canapisa  rimangono pressoché intatti i motivi per lottare contro un tale stato di cose.

Come antiproibizionisti crediamo che le persone siano in grado di autoregolare i propri stili di assunzione quando hanno la possibilità di accedere ad un’informazione libera da pregiudizi, luoghi comuni e discriminazioni. La società deve contribuire alla realizzazione di condizioni ambientali che favoriscano l’autonomia e l’autogestione delle persone invece che contrastarle.

Per un avanzamento culturale, politico e sociale:

-Sosteniamo le pratiche e le esperienze di riduzione dei rischi.

– Sosteniamo i cannabis social club (CSC) a fini medici e ricreativi.

– Contrastiamo la cultura securitaria e la carcerazione di massa. Amnistia subito!

– Contrastiamo la medicalizzazione della società di cui psicofarmaci e elettroshock sono simboli emblematici.

– Consideriamo la canapa come una valida alternativa ecologica nell’ambito medico, alimentare e manifatturiero.

Autorganizzazione e Autoproduzione           Unica Soluzione

COLTIVIAMO IL FUTURO ALLA LUCE DEL SOLE,  NON UN PASSO INDIETRO!!!!

MANIFESTAZIONE NAZIONALE

STREET PARADE ANTIPROIBIZIONISTA

SABATO 31 MAGGIO 2014

APPUNTAMENTO ORE 16 – PIAZZA SANT’ANTONIO – PISA

Per adesioni e maggiori informazioni: canapisa@inventati.org – www.osservatorioantipro.org

>>>>>>>>>  MAPPA UFFICIALE CANAPISA 2014 e BUS <<<<<<<<<<<

 

*** LINE UP UFFICIALE DELLA STREETPARADE !
(in ordine casuale )
*CANAPISA CREW “OFFICIAL ” truck :
RootsMilitantHiFi – JuniorKinky – DrDubious – TuShungPeng crew – MarkOne – NicoRoyale – Rastadely & guests
*OFFLABEL-RESISTRANCE truck :
Manu – Offlabel – Giagian PB – Alert – Grouge – Enomys – Barah -Garuda – Jungle Ice -120 cel – Terapeutica – Nino Signal – Omicrontauri & more …
*FREE TAZ truck :
Kimo crew & more(work in progress)
*URBAN TRUCK :
Monkeyman – Molesto Dj – Gaviman – Mirkino Dub – Bugh – Oner Rikisan
> live set : Villasound + RedFaida
*LA CUPA truck:
Bubble Organization – La cupa – Elektrorganizm orkestra
*NOCIVITA’ truck: BassSquad – Jak Keta – Krix -TixUp – RedNoize & more guests.
*TDN :
csoa “terra di nessuno” crew – Genova (work in progress)
*LAB 57 :
Laboratorio di riduzione del danno (Bo)
*Extreme :
Operatori di riduzione del danno (Fi)

VADEMECUM PER LA BUONA RIUSCITA DI CANAPISA 2014
Street parade antiproibizionista nazionale

Canapisa lotta per l’affermazione di una cultura critica e consapevole sull’uso di sostanze psicoattive e per la diffusione di politiche e pratiche di riduzione del danno.

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