Internattiva
Dossier


11 marzo 2002
Argentina



20 ottobre 2001
Kazakistan




IMC Italy

Inventati
 

 

 



A scuola di crisi

8 marzo 2002

Lunedi scorso è cominciato il nuovo anno scolastico per bambini e ragazzi argentini di ritorno dalle vacanze estive.
Il 59% dei ragazzi in età da frequentanti un istituto scolastico vive al di sotto della soglia della povertà. Il primo giorno di scuola c'è stato uno sciopero degli insegnanti che hanno protestato per le condizioni proibitive in cui dovranno fare lezione in 7 delle 14 provincie dell'Argentina.
Il problema fondamentale risulta l'impoverimento degli alunni e il susseguente tasso elevato di abbandono della scuola soprattutto per il ciclo secundario (il nostro liceo più o meno).
L' obbiettivo degli insegnanti nella loro giornata di sciopero è stato quello di cercare di far fronte comune con i genitori degli alunni in modo da raggiungere una maggiore forza nelle rivendicazioni da sostenere presso il governo. E' una presa di coscienza generale che in questa situazione di crisi se si lascia andare a rotoli anche quel che rimane della scuola pubblica l'Argentina vedrà soffrire ancora più bambini per le strade, ma si troverà anche con delle classi in cui gli alunni sono quotidianamente alle prese con la fame, la povertà, la disperazione della propria famiglia, insomma un clima per cui lo stesso andare a scuola potrebbe risultare praticamnete inutile.

Gli insegnanti hanno reclamato che si inserisca nel piano di spesa sociale dell'anno 2002 anche il pagamento degli stipendi arretrati e si sono ancora una volta opposti al fatto che i loro stipendi vengano pagati in buoni (è incredibile ma qui c'è gente che lavora da mesi senza ricevere un peso e il governo gli ha proposto di accettare, con una dilazione di un paio di anni, dei buoni alimentari, da spendere al supermercato, ristoranti, etc.). Altro reclamo importante riguarda le borse di studio, che già l'anno passato erano state sospese in parte, per mancanza di fondi. La soppressione definitiva di gran parte delle borse di studio eleverebbe di molto il numero di studenti che impossibilitati a seguire i corsi rinuncerebbero all'iscrizione alla scuola.
Fin qui parliamo di soldi, ma non c'è solo questo da tenere in considerazione: la vera tragedia è che molti bambini, soprattutto i più piccoli arrivano a scuola mal nutriti, nettamente sotto peso rispetto ad una condizione di salute accettabile. Come potrebbero spendere i soldi per dei libri quando neanche mangiano? E soprattutto come è possibile che in una situazione del genere il prezzo dei libri scolastici sia lievitato? I funzionari dello stato hanno trovato una soluzione: hanno chiesto ai docenti di sospendere il lavoro sui libri, in modo da alleviare il peso economico della scuola per le famiglie più povere!
Veramente geniale.

In molti edifici il numero di studenti è sensibilmente diminuito, alcuni hanno dovuto perfino chiudere. Anche le scuole private, colpite alla stessa maniera dalla crisi del paese hanno visto ridurre il numero di iscritti sensibilmente, tantopiù che per accedere ai corsi di una scuola privata bisogna pagare una retta annuale che oggi tante famiglie non possono permettersi più.
Paradossalmente grazie alla crisi avverrà un fluido rimescolamento delle fascie sociali che frequentano le scuole pubbliche; ovvero nella stessa scuola andranno bambini la cui famiglia vive ben al di sotto della soglia di povertà e bambini della medio alta borghesia di una volta, che oggi suo malgrado è costretta a mandare i figli ad una scuola dove non si paga nemmeno un peso per accedervi.
L'abbisso culturale che divide le varie fascie sociali certo non può essere ridotto grazie alla crisi economica.
Cosa avverrà?

Il vostro inviato a Buenos Aires,
garabombo

torna all'indice

no ©opyright InternAttiva
Tutti i materiali presenti sul sito sono protetti da licenza FDL, salvo diversamente indicato dall'autore.
Tutti i materiali presenti sul sito sono da considerarsi interamente invariabili, come specificato nella licenza, salvo diversamente specificato dall'autore.
All content is protected by FDL license, unless otherwise noted by the author.
All content is to be considered entirely invariant, as per license definition, unless otherwise noted by the author.