dall'articolo " Ore 7,30: scatta lo sgombero in via Tibaldi. Gli ex inquilini: Ma noi ritorneremo " di Ri. Ba., da Il Resto del Carlino del 19 agosto 2006.

Alla fine dell'articolo il nostro caro e attento giornalista dice: " Finisce con una denuncia per resistenza, un po' di droga e un annuncio inevitabile ... "

Dove l'ha vista questa esperta giornalista cinofila la "droga". L'ha trovata lei? L'ha trovata la polizia? Gliel'hanno fatta vedere? Come mai gli occupanti non sono stati arrestati? Era tanta, buona, sicuramente ottima per calunniare chi porta avanti tra estreme difficoltà e la crescente repressione lotte sociali per garantire la propria dignità d'esistenza. Dignità è una parola sconosciuta per giornalisti buffoni e ignoranti che non hanno alcun rispetto di una professione importante quale è quella del giornalista. Per il nostro Ri. Ba. è troppo complesso far delle domande, accertarsi delle notizie parlare ed esporre le diverse questioni in campo. Molto più semplice trascrivere le veline della polizia, partecipare con indifferenza colpevole alla costruzione tendenziosa delle notizie. Nessuna dignità per te stesso dimostri, nessuno scrupolo di coscienza ti fermerà dal continuare a fare un giornalismo di merda, schiavo di un sistema criminale di cui sei pedina e mano. A che serve questa notizia in fondo all'articolo: convincere l'opinione pubblica che chi stava resistendo in quella casa per difendere il legittimo diritto a condizioni di vita dignitose dentro un alloggio, è soltanto un criminale. Ma Bresci insegna che criminale è chi manipola l'opinione pubblica per sviare occhi e attenzione dal disagio sociale e dalla scientifica soppressione di ogni rivendicazione di dignità.