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testimonianza sul black bloc GE J20

In queste giornate di Genova ho sentito affermazioni di compagni fortemente influenzate dalla stampa ufficiale su cio' che e' stato e ha fatto il Black Bloc a Genova nelle giornate del 20 e del 21 luglio.

Ho partecipato a questo spezzone di corteo e credo sia utile sfatare alcuni luoghi comuni, almeno per farsi' che non vengano fatte analisi basate su miti o leggende:

- sono tutti poliziotti
- non sono anarchici
- la polizia gli lascia fare cio' che vogliono
- si sono fatti scudo degli altri manifestanti
- sono 200 persone
- sono estranei alla protesta antiglobalizzazione
- e' violenza per la violenza

Per la giornata del 20 il grosso del blocco si e' ritrovato a Piazza Paolo da Novi (la piazza dove erano anche i Cobas/Network) ed aveva radunato qualche migliaio di componenti.

Era la "giornata dell'attacco alla zona rossa", e che nella manifestazione del giorno prima non era successo niente (!) anche se anche li c'era un numeroso spezzone anarchico.

Il gruppo ha iniziato a procurarsi "strumenti" dal pavimento della piazza o cose simili poi e' partito seguendo il corteo di Cobas/Network che e' parso chiaro volesse smarcarsi dai Blacks. Sono subito iniziate le azioni dirette simboliche contro la proprieta' privata e le multinazionali.
Rotte le vetrine delle banche, delle immobiliari e qualche auto di lusso.

Sono stati fatti continui blocchi con cassonetti per impedire l'attacco della polizia che dopo un fittissimo lancio di lacrimogeni ha raggiunto il corteo nella piazza con la scalinata [P.za Tommaseo] e lo ha diviso.

Da li in poi il Black Bloc, con tanto di banda musicale ha proseguito da solo per Brignole verso Marassi con la stessa tecnica di meticoloso blocco della strada dietro di se per evitare l'arrivo della polizia alle spalle e puntando in direzione opposta a dove si vedevano schieramenti di polizia, ma preferendo le azioni verso le banche e simili allo scontro frontale.

Poi c'e' stato l'attacco ai carabinieri che presidiavano il carcere di Marassi, qualche carica e controcarica e poi la fuga dei carabinieri soverchiati dai 2/3.000 che attaccavano. E' stato attaccato per circa mezz'ora il portone del carcere con sassi e molotov, ma questo non ha ceduto.

Poi consultando le cartine (riguardo al mito della perfetta conoscenza di Genova) si e' risalito un vicolo/scalinata che avrebbe finalmente potuto far puntare sulla zona rossa, slogan che veniva scandito in italiano con i piu' vari accenti internazionali... ZZoona rRRoSa!!
Dopo poco ci si e' trovati da dietro una stradina nella piazza dove c'era anche Lilliput. In questo punto, probabilmente perche' non si era fatto il lavoro di barricata fatto in precedenza, dato che si arrivava dalle scale di Marassi, la polizia e' arrivata dopo pochi minuti (aveva finalmente strada libera), la gente del blocco aveva mollato un po' scoprendosi etc. facendo una pausa, come ce ne erano state diverse prima.

E' arrivato prima l'elicottero, che e' stato accolto con un razzo di seganlazione, coreografico ma poco efficace, e poi con blindati e lacrimogeni che hanno investito tutto e tutti quindi una volta vinta la resistenza con i lacrimogeni, la carica che si e' abbattuta anche sui pacifisti che erano in quella piazza ed erano rimasti fermi con le mani alzate, ma alla polizia non e' bastato e ha menato parecchio anche i pacifisti, come ho visto fare alla polizia da sempre. Una loro specialita' e' massacrare i non violenti che si siedono a terra, ovviamente a Genova abbiamo visto che in questi giorni i celerini hanno dato "il meglio" del loro repertorio.
E' stata mostrata la vera faccia dei G8 e di Berlusconi e del suo governo
fascista.

Riguardo ai luoghi comuni:

- sono tutti poliziotti:
per quanto sicuramente e' possibile che ci sia stato qualche agente infiltrato/camuffato, in questa come in tutte le altri componenti dei cortei, non credo che cio' possa determinare o influenzare le azioni del Black Bloc, insomma non serve infiltrare un poliziotto per spaccare una banca, perche' tutti erano li per colpire la proprieta' privata e le banche come loro massimo simbolo. Se qualche agente c'era, era li forse a cercare di capire chi arrestare in seguito. Voglio dire che azioni contro le banche e le multi sarebbero state fatte comunque e sono state fatte con una forza enorme alla partenza del corteo, poi con piu' tranquillita' piu' avanti.
Probabilmente se ci sono state provocazioni inconsulte verso altri manifestanti si puo' essere trattato di agenti camuffati. Ma io parlo del blocco che ho seguito e non ci sono state azioni verso altri manifestanti che ho potuto vedere, anzi nel quartiere Marassi il blocco e' stato accolto con simpatia dalla gente del quartiere per niente initmorita da qualche vetrina di banca che saltava, avendo ben chiaro di quale violenza puo' essere portatrice una banca.

- non sono anarchici:
una frequentazione del vastissimo movimento anarchico internazionale e' sufficiente a capire che tipo di movimenti si stanno sviluppando in alcuni paesi europei, negli USA e non solo dove questa componente e' fortemente presente, molto piu' che in Italia. Comunque, slogan, scritte, intenti e obbiettivi colpiti non lasciano dubbi anche a chi non frequenta movimenti, movimenti giovanili etc.

- la polizia gli lascia fare cio' che vogliono:
lo scontro frontale con la polizia non e' l'obiettivo del BB, lo sono invece le proprieta' delle multi e delle banche. Usa una tattica di autodifesa e non ha interesse allo scontro frontale. Per questo altre componenti delle azioni dirette di sabato che hanno cercato di passare frontalmente sulla polizia senza materiali offensivi subiscono violenze feroci da parte della polizia che dove sa di non rischiare risposte offensive colpisce con ferocia.

- si sono fatti scudo degli altri manifestanti:
se quello che e' casualmente successo arrivando nella Piazza dove era Lilliput e' farsi scudo...?! Non e' certo una scelta deliberata. Con centinaia di migliaia di persone a tentare di attaccare la zona rossa in citta' spesso i cortei dei vari gruppi si sono incrociati, alleati in attacchi etc. era comunque una giornata internazionale e bisogna ragionare nei termini di migliaia di persone provenieti da tutto il mondo che non ragionano come il militante tipico della sinistra italiana, che sa tutto quello che hanno deciso di fare gli altri.

- sono 200 persone:
nella giornata del 20 questa componente era di migliaia di persone con una fortissima componente (molto maggioritaria) internazionale.
Nella mitologia dei giornali tutti i gruppi che si sono scontrati con la polizia in tutte le parti della citta' di qualsiasi orientamento politico, gruppo, pratica sono stati etichettati come anarchici del Black Bloc.
Evidentemente c'era un blocco nero ben definito che si e' mosso in una direzione ed era facilmente identificabile anche dai tamburi, e decine di piccoli gruppi di altro tipo che hanno fronteggiato e risposto alla violenza della polizia in molti punti della citta' che erano molto eterogenei.

- sono estranei alla protesta antiglobalizzazione:
sono continue ovunque le iniziative antiglobal di questo movimento, iniziative di "propaganda" ed iniziative di azione diretta, ma e' un movimento radicale e separato, non c'e' sicuramente un rapporto con entita' come il GSF che si rapporta con le istituzioni e ha un concetto di violenza contro le cose equivalente alla mentalita' capitalista, nel senso che la proprieta' privata delle multinazionali assassine e' sacra e inviolabile e che bisogna comportarsi bene per ottenere voti etc.
Noi non votiamo, ma in prima persona dimostriamo anche simbolicamente cosa e' da distruggere, chi sta distruggendo il pianeta.

- e' violenza per la violenza:
paradossalmente il Black Bloc evitando lo scontro frontale con la polizia per quanto possibile evita anche il contatto violento.
I veri violenti sono quelli che si preparano per i summit accumulando candelotti di gas lacrimogeno, proiettili di plastica e pepper spray. Quelli che promulgano leggi e misure che mettono per la strada centinaia di migliaia di persone in poverta', quelli che permettono alle multinazionali farmaceutiche di fare miliardi sulle malattie, causando la morte di milioni di persone, quelli che stanno brevettando la vita, creando la dipendenza e la fame. In una parola, quelli che mettono i loro profitti avanti alle nostre vite. Questi sono quelli di cui dobbiamo avere paura, non degli anarchici.
Non mi voglio soffermare sul delirio anti blacks che dai media ufficiali ha sconfinato tra i militanti di divere organizzazioni tra quelle che erano nei giorni scorsi a Genova e che ha portato all'aggressione a gente vestita in nero da parte di persone (non violente?) o addiruttura all'ostilita' verso chi vestiva nero in qualche campeggio... appunto delirio fomentato dai miti dei media.
Da ieri chiunque non abbia un atteggiamento completamente passivo e'
diventato "del black bloc", prima eravamo autonomi, poi leoncavallini, poi
dei centri sociali, poi squatters, ora black bloc/tute nere(riflettiamoci).

Per quanto riguarda il corteo del 21/7 tutti i manifestanti hanno potuto sperimentare le cariche a freddo e senza nessuna provocazione, lancio di lacrimogeni addosso a gente completamente pacifica, spezzoni di decine di migliaia di persone inermi inseguite e pestate senza una causa che non fosse altra che gli ordini superiori ed il loro dissenso al G8... la colpa di essere a Genova... fino alla ciliegina sulla torta, il blitz nel media center ed il massacro nella scuola di fronte al media center senza alcuna provocazione o giustificazione con la scusa di cercare l'arsenale del Black Bloc... che e' la strada.

Per tutto il resto il giorno prima era stato ucciso un compagno se c'e' stato qualche attacco e' stato fatto sempre poco

Per chi ha interesse a comprendere ulteriormente...

Un individualita' del BB

da Tactical Media List la list di TMCrew