Giu 132013
 

Tra lunedì 20 e mercoledì 22 maggio si è svolta all’università La Sapienza di Roma una tre giorni di dibattiti e discussioni, che si è poi conclusa, la settimana successiva, con una serata musicale a sostegno degli imputati e delle imputate per i “fatti del 15 ottobre” 2011.

Le discussioni hanno visto la partecipazione di diversi gruppi e collettivi, di ragazzi e ragazze, compagni e compagne di Roma e di altre parti d’Italia.

I collettivi autorganizzati di Scienze Politiche e Giurisprudenza, la Fucina 62 e la Rete Evasioni, hanno proposto dibattiti intorno a temi quali il carcere, le pratiche di piazza e l’organizzazione del controllo
poliziesco e statale nel suo assetto attuale. È stato un momento importante per parlare a distanza di tempo del 15 ottobre, sia rispetto alla repressione che ne è seguita, sia per scambiarsi sensazioni e riflessioni che quella giornata ancora suscita in molti di noi; si è avuto inoltre modo di misurare complessivamente l’inasprimento della repressione nei confronti dei movimenti di lotta.

Un’opportunità per discutere, incontrarsi e per organizzare quella solidarietà che, per chi lotta quotidianamente contro questo sistema, diviene ormai una tappa fondamentale e una pratica da assumere
collettivamente.

È stata anche l’occasione per ribadire la necessità di supportare la “cassa di solidarietà 15 ottobre”, indispensabile per affrontare le prossime scadenze processuali e le spese di chi è ancora detenuto.

Il prossimo 27 giugno si terrà presso il tribunale di Roma, a Piazzale Clodio, la prima udienza del processo del terzo troncone di indagini a carico di 18 persone accusate, tra le altre cose, di “devastazione e saccheggio”. Invitiamo tutti e tutte a partecipare numerosi, per far sentire le nostre voci e ribadire ancora una volta in modo determinato la nostra solidarietà e complicità.

Sentiamo forte l’esigenza di continuare, e possibilmente allargare, questo percorso: organizzare una rete solidale che sia in grado di affrontare al meglio, su un piano materiale e politico, i prossimi passaggi che riguardano il processo del 15 Ottobre e non solo.

L’accanimento poliziesco e giudiziario che nell’ultimo periodo si è scagliato contro ogni forma di conflitto non deve passare. Esige invece una risposta all’altezza della situazione.

Lanciamo un appello generale, rivolto a coloro che come noi ritengono necessario tenere alta l’attenzione rispetto alla questione della repressione, per dare inizio a un percorso determinato che sia in grado
di rilanciare in modo efficace la solidarietà e la complicità nelle lotte. Invitiamo tutti e tutte a partecipare all’assemblea che si terrà dopo il presidio, il 27 giugno all’università La Sapienza alle 17,00.

Sarà un momento di confronto per aggiornarci rispetto il processo per il 15 Ottobre e decidere insieme quali iniziative intraprendere nei prossimi mesi.

Tutte libere, tutti liberi!
Complici e Solidali a Roma

  2 Responses to “Nè spettatori, nè vittime. Verso e oltre il processo per i fatti del 15 Ottobre.”

  1. […] Una giornata che non è finita, perché ce la vogliono far pagare cara. Qui il comunicato della Rete Evasioni: […]

  2. […] Una giornata che non è finita, perché ce la vogliono far pagare cara. Qui il comunicato della Rete Evasioni: […]