FUORI LA GUERRA DA VICENZA!

Appena è arrivata la voce di una premiazione da parte dell'amministrazione comunale(sponsorizzata particolarmente da Sorrentino) dei vicentini tornati da Nassiriya a nome di tutta la cittadinanza di Vicenza, è partita una mobilitazione nelle varie scuole. Fonti televisive locali avevano dichiarato che questa premiazione sarebbe stata il 24 novembre al Museo del Risorgimento. In questi ultimi 10 giorni è girato nelle scuole un appello per una mobilitazione il 24 novembre contro questo tentativo di celebrare la guerra. Sono state raccolte circa 600 firme. Perchè è stato fatto questo? Perchè nelle scuole i presidi sfruttando la questione dell'autonomia scolastica hanno imposto dei regolamenti che limitano la possibilità di agire e mobilitarsi da parte degli studenti all'interno delle scuole. Si fa passare il concetto che lo sciopero deve essere "autorizzato" attraverso pressioni e minacce psicologiche. Inoltre si deve per forza far passare gli scioperi per gli organi rappresentativi(di chi poi?) ed "istituzionali" degli studenti, ossia i comitati studenteschi. Questa mobilitazione spontanea, cercando di dar voce a più studenti possibili attraverso la firma dell'appello, vuole essere un tentativo di inceppare questo meccanismo che limita l'autorganizzazione e il potere decisionale degli studenti dentro le scuole. Nonostante voci che tentavano di screditare questa manifestazione( "non è autorizzata", "in realtà è contro la finanziaria"), circa 500 studenti hanno manifestato in piazza e si sono trovati al piazzale della stazione Fs. Qui attendavamo gli studenti da Thiene e Schio che sono arrivati occupando il vagone,riappropriandosi il diritto alla mobilità. Le ferrovie non li volevano far scendere fino a quando non avrebbero pagato il biglietto,ma grazie al fatto che quasi tutti gli studenti presenti nel piazzale sono corsi dentro alla stazione in loro aiuto, gli studenti thienesi e scledensi sono riusciti a scendere. A questo punto il corteo è finalmente potuto partire.Numerosi interventi partecipati dal microfono hanno spiegato le ragioni della mobilitazione: il rifiuto della guerra, il fatto che non ci caschiamo al tentativo di rappresentare la guerra come qualcosa di bello e che la premiazione dei vicentini tornati da Nassiriya non era a nostro nome. All'improvviso di fronte alle banche armate nei pressi del McDonald's appare un losco figuro: un generale militare con tanto di fucile e carro armato. Questo voleva simboleggiare visivamente quello che queste banche finanziano attraverso i nostri soldi.Ma anche questa volta San Precario è venuto in nostro soccorso, ha indicato ai suoi devoti come fare per eliminare questi individui spietati e assassini: i devoti sono partiti alla carica e hanno "sommerso" il povero generale spezzandogli il suo adorato fucile. Poco più avanti un esagerato cordone di poliziotti stava blindando l'entrata di palazzo Trissino,sede del Comune di Vicenza. Noi volevamo consegnare simbolicamente una medaglia di cartone con una foto che rappresentava quello che vogliono celebrare: la disperazione di un padre che tiene tra le braccia la sua bambina morta e senza gambe a causa della guerra con una semplice domanda:"E' così che si porta pace e democrazia?".Si voleva solamente portare simbolicamente al portinaio, ma ci è stato impedito. Perfino un semplice pezzo di cartone fa paura o meglio dà fastidio... Lasciata sull'entrata insieme ad altre medaglie più piccole, il corteo prosegue lungo il corteo per poi girare nella via che porta verso Piazza Biade e di conseguenza piazza dei signori,dove terminava il corteo. Si è voluto concludere sotto la loggia del capitaniato,ossia dove si svolge il consiglio comunale, per rappresentare scenograficamente quello che è veramente la guerra. Un gruppo di studenti "armati" di fumogeni rossi a mo' di fucile(rossi appunto come il sangue che provoca ogni sparo) simbolicamente "sparava" verso gli altri studenti, i quali sono caduti a terra a simboleggiare un mucchio di cadaveri.