GARZÓN METTE SOTTO ACCUSA I SINDACI DI OIARTZUN E ONDARROA NELL’INCHIESTA SU UDALBILTZA
Imputa loro, insieme ad altri quattro cittadini, di «guidare paraventi per ottenere fondi»

Baltasar Garzón ha ieri accusato altri sei cittadini baschi nella causa contro Udalbiltza (Assemblea dei municipi e degli eletti nelle istituzioni basche, N.d.T.). si tratta dei sindaci di Ondarroa e Oiartzun, Loren Arkotxa e Xabier Iragorri, Xabier Alegria, Joseba Garmendia, Imanol Esnaola e Miren Josune Aranburu. Sono stati tutti convocati per essere ascoltati il 23 maggio e sono imputati di avere responsabilità nei «paraventi legali dei quali si servono per ottenere fondi pubblici da municipi ed istituzioni».

GARA
MADRID 09.05.2003

Il giudice della Audiencia Nacional (Tribunale Speciale, N.d.T.) spagnola, Baltasar Garzón, ha deciso ieri di mettere fra gli imputati nella causa con la quale ha dichiarato l’illiceità di Udalbiltza il presidente di questa istituzione e sindaco di Ondarroa, Loren Arkotxa e quello di Oiartzun, Xabier Iragorri.

Secondo informazioni rilasciate all’agenzia Efe da fonti giudiziarie, Garzón considera che sia Arkotxa, massimo responsabile di Udalbiltza, sia Iragorri, presidente di Udalbiltza Kontsorzioa e rappresentante del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, «considerati i paravento legali attraverso i quali si finanzia l’Assemblea degli Eletti», sono «responsabili degli atti di queste entità nell’ambito dell’attività di ETA».

Baltasar Garzón ha messo sotto accusa anche Xabier Alegria che, in un documento redatto la settimana scorsa, viene definito «uno dei responsabili reali di Udalbiltza Kursaal (questa è la denominazione che utilizza Garzón, in riferimento all’assemblea dell’istituzione basca svoltasi appunto al Kursaal di Donostia, N.d.T.)» e Joseba Garmendia, del qual afferma che «la sua presenza negli organismi di gestione della piattaforma dimostra l’importanza che la banda terrorista le attribuisce».

Inoltre, mette fra gli imputati anche il consigliere comunale di Lezo Imanol Esnaola e Miren Josu Aranburu, «indicati dai responsabili di Udalbiltza arrestati il 29 aprile scorso come sostituti di Xabier Alegria nell’Assemblea degli Eletti di Batasuna».

Nell’ambito di questa operazione, sono stati arrestati Lander Etxebarria, consigliere comunale di Bilbao, Leire Idoiaga, Mirian Campos, Eider Casanova, dirigente di Batasuna e consigliere comunale di Barakaldo, Karmele Urbistondo, consigliera comunale di Urnieta, Larraitz Sanzberro, vicesindaco di Oiartzun, Oskar Goñi, consigliere comunale di Bera e Txema Jurado, consigliere comunale di Atarrabia.

I sei imputati sono stati convocati per il giorno 23, proprio quello di chiusura della campagna elettorale, presso la Audiencia Nacional, affinché Garzón raccolga le loro deposizioni.

L’adozione di questa misura contro i sei accusati è stata notificata poche dopo che si era svolta un’udienza presso la Audiencia Nacional, nella quale Garzón ha comunicato all’avvocata Jone Goirizelaia, quale rappresentate legale di varie società legate a Udalbiltza, la sua intenzione di sospendere le attività dell’istituzione.

L’avvocata ha sostenuto che Garzón non ha competenza per adottare questa misura e gli ha ricordato che la Quarta Sezione della Audiencia Nacional ha in passato revocato simili decisioni, pertanto ha definito questa punizione una «frode alla legge» e un «abuso del diritto».

Garzón, per contro, ha considerato queste entità «paravento legali» di Udalbiltza per ottenere fondi pubblici da municipi ed altre istituzioni, il che potrebbe configurare un reato di «malversazione di beni pubblici».