operazione contro Udalbiltza (Assemblea degli Eletti nelle Istituzioni del Paese Basco, N.d.T.): la retata
ARRESTATI OTTO MEMBRI DELL’ISTITUZIONE NAZIONALE BASCA
Fra gli arrestati si trovano sei consiglieri comunali di Urnieta, Bilbao, Oiartzun, Bera, Atarrabia e Barakaldo e c’è un ordine di arresto per Ibon Arbulu, membro della Mesa Nacional della disciolta Batasuna.

Lander Etxeberria, Mirian Campos, Leire Idoiaga, Eider Casanova, Karmele Urbistondo, Larraitz Sanzberro, Oskar Goñi e Txema Jurado, sei di loro sono consiglieri comunali, sono stati arrestati ieri mattina in Bizkaia, Gipuzkoa e Navarra su ordine del giudice Baltasar Garzón, ancora una volta nell’ambito dell’inchiesta 18/98. inoltre, la Polizia spagnola ha sigillato le sedi dell’istituzione nazionale basca di Astigarraga, Iruñea, Gasteiz e Bilbao, come pure il domicilio di Ibon Arbulu, contro il quale è stato emesso un ordine di arresto.

GARA
IRUÑEA 30.04.2003

Otto cittadini baschi, dei quali sei sono consiglieri comunali e due impiegate dell’istituzione nazionale, sono stati arrestati ieri su ordine del giudice della Audiencia Nacional (Tribunale speciale, N.d.T.) spagnola Baltasar Garzón. Così, Lander Etxeberria, Mirian Campos e Leire Idoiaga sono stati arrestati a Bilbao; la dirigente Eider Casanova a Zierbena; Karmele Urbistondo a Urnieta; Larraitz Sanzberro a Oiartzun; Oskar Goñi a Bera; Txema Jurado a Atarrabia. Tutti sono stati trasferiti in uffici della polizia di Madrid.

Oltre agli arresti, l’operazione ha comportato la chiusura delle sedi di Udalbiltza di Iruñea, Gasteiz, Bilbao e Astigarraga.

Questa operazione si verifica tre giorni dopo che l’istituzione nazionale ha tenuto, a Tolosa, un’assemblea straordinaria nella quale è stata approvata una dichiarazione in favore del diritto di Euskal Herria (Paese Basco, N.d.T.) di disporre di una rappresentazione istituzionale propria.

Praticamente tutti gli eletti che si erano recati all’assemblea di Tolosa avevano dovuto passare attraverso i posti di blocco che la Guardia Civil aveva collocato in quasi tutte le vie di accesso a questa località di Gipuzkoa. L’istituto armato ha perquisito numerosi veicoli e identificato decine di eletti.

Proprio lo stesso giorno, Batasuna aveva avvertito dell’imminenza di un’operazione poliziesca di grandi dimensioni contro la sinistra indipendentista, benché le indiscrezioni indicavano che oggetto dell’azione di Garzón sarebbero, nell’imminente, state le herriko tabernas (locali sociali della sinistra indipendentista, simili alle case del popolo in Italia, N.d.T.).

Tutti gli arresti sono stati eseguiti nelle prime ore del mattino nelle case dei consiglieri comunali ed impiegate di Udalbiltza. Così, la Polizia spagnola è entrata in casa di Lander Etxeberria alle 03,00 e vi è rimasta fino alle 05,00, mentre Mirian Campos è stata arrestata nel domicilio dei suoi genitori e trasferita alla sede di Udalbiltza, nella Plaza Nueva di Bilbao per la perquisizione di questo locale.

All’esterno di questa sede si trovavano congiunti di Leire Idoiaga, che era stata arrestata nell’abitazione dove vive insieme al suo compagno e a due figli di quattro e due anni, nella Calle General Eguía del capoluogo di Bizkaia. Il domicilio di Idoiaga è stato perquisito e dallo stesso è stato portato via un computer. È stata perquisita anche la sua automobile, dal quale sono stati sottratti alcuni effetti personali della giovane.

La consigliera comunale di Barakaldo Eider Casanova è stata arrestata nella sua abitazione di Zierbena, mentre Oskar Goñi è stato preso nella casa di famiglia a Bera. La polizia è arrivata verso le 03,30 ed è rimasta fino alle 05,30, portandosi via carte e un computer che il portavoce di Udalbiltza teneva in casa.

Anche al domicilio di Txema Jurado è stata compiuta una perquisizione, ma senza che fosse mostrato alcun ordine della magistratura e senza testimoni, secondo quanto ha evidenziato uno dei suoi fratelli, che ha affermato che gli agenti si sono impossessati di un computer.

La perquisizione del domicilio di Larraitz Sanzberro, a Oiartzun, è iniziata verso le 03,30, quando vi hanno fatto irruzione dodici poliziotti che hanno trasferito i suoi genitori e due suoi fratelli in cucina. Gli agenti hanno portato via il computer del padre ed effetti personali della consigliera, oltre a perquisire il garage e le automobili della famiglia.

Karmele Urbisondo è stata arrestata nella sua casa di Urnieta, trasferita poi al municipio di Astigarraga, nei cui locali Udalbiltza dispone di alcuni uffici. La Polizia, verso le 04,30, si è recata a casa della sindaca, Miren Elixabete Laburu, affinché permettesse l’accesso al Comune. Secondo Laburo, è stato portato via molto materiale come documenti, dischetti e quattro computer, oltre a registri contabili. «Si sono portati via tutto, tutto, tutto», ha sottolineato in un’intervista radiofonica.

La Polizia, alle 03,15, si è presentata anche nell’appartamento del consigliere comunale di Gasteiz, José Enrique Bert, con un ordine di perquisizione della sede di Udalbiltza della calle Moraza. Secondo la stessa Polizia, si dovevano sequestrare documenti «relativi all’organizzazione terrorista ETA-Ekin».