Eccoci finalmente arrivati alla parte finale del nostro lavoro! In questa sezione vedremo come effettuare le saldature di collegamento fra pickup, potenziometri e switch, e come finire del tutto la nostra benedetta chitarra :).

Per i pickup la scelta è ricaduta su due Seymour Duncan humbucker, e per le altre meccaniche basta andare in un qualsiasi negozio di musica per acquistarle, oppure ricorrere al validissimo e già citato Stewart McDonald.
Non siate tirchi e comprate buone meccaniche, non c'è bisogno che siano originali, ma neanche delle mezze schifezze, altrimenti correte il rischio che vi si sciupino dopo poco.

Per sapere come andavano saldati i fili siamo andati sul sito dell Seymour Duncan nella sezione Schematics, e selezionando i pickup volumi toni e switch appropriati abbiamo ottenuto lo schema. Ovviamente questo è lo schema per i nostri pickup, se montate pickup diversi cercate lo schema adatto su internet.
A questo punto abbiamo cominciato a saldare. Le saldature (a stagno) sono state fatte da mio zio (altro Ferro) data la sua grande esperienza di elettricista.
Iniziamo col saldare lo spinotto per il jack seguendo le direttive del nostro schema, stiamo ovviamente attenti a dove va la massa ecc...

Passiamo successivamente a saldare i fili sullo switch e sui potenziometri. Se ne avete bisogno coprite le parti circostanti l'area dove saldate (ad esempio con un pezzo di giornale), non è simpatico ritrovarsi delle gocce di stagno sulla nostra bella verniciatura appena ultimata :) .

Notate nella quarta foto una vite nel legno appena sopra il potenziometro più in alto: questa ci è servita per collegare la massa dal potenziometro all'alloggio della vite del fermacorde (come descritto nella pagina della cassa), infatti abbiamo inserito la massa nel foro della vite e poi ce l'abbiamo avvitata fino ad arrivare a toccare l'alloggio, come si intravede nell'ultima foto (la vite stavolta si trova sopra il potenziometro in basso a destra).

Per finire abbiamo controllato che la corrente passasse nel modo giusto con il tester, come vedete nella prima delle due foto seguenti; nella seconda invece vedete l'autore delle saldature, mio zio Riccardo, con la chitarra :) .

L'ultima cosa che rimaneva da fare a questo punto era la firma, immancabile in ogni opera d'arte (alla faccia della modestia :)!) e dopo lunghe meditazioni abbiamo deciso di farla sulla targhetta che ricopre lo scasso per il truss-rod sulla paletta: anche qui dopo lunghe meditazioni abbiamo deciso di scrivere un acronimo dei nostri nomi. Dapprima avevamo scelto "ARIAL" (Andrea RIccardo ALessandro), ma siccome non volevamo che tutto il nostro lavoro fosse scambiato per un font (e per giunta sans serif!) abbiamo deciso per "ARAL", che in definitiva non varia di molto :).

Dato però che la scritta da sola era bruttina abbiamo deciso di rinchiuderla nel profilo di un demonietto.
Per prima cosa abbiamo realizzato la paletta in alluminio seguendo più o meno la forma originale di quella della les paul, presente sempre nei disegni di John Catto, con la differenza che la vite vicino al capotasto è stata sostituita da due viti laterali, come vedrete nella foto.
Successivamente abbiamo disegnato su carta adesiva il profilo del demonietto, l'abbiamo attaccato sulla targhetta e abbiamo verniciato tutto di nero. Una volta asciugata la vernice abbiamo rimosso la carta adesiva, dato una mano di trasparente e realizzato i fori per le viti con l'accecatura giusta, ed ecco il risultato (nella foto non sembra venuta un granchè, ma in realtà le imperfezioni che si vedono solo solo effetti di luce):

Infine abbiamo montato tutte le meccaniche (reperibili in qualsiasi negozio di musica), le mascherine intorno ai pickup e sulla paletta , i knobs per i potenziometri e le corde; una bella accordatura e siamo pronti per suonare ... AAAALLELUJA!!!
Nelle foto che seguono potete vedere il sottoscritto mentre strimpella ed il passaggio della chitarra dal maestro all'allievo :).

Non vi sto neanche a descrivere la soddisfazione che abbiamo avuto nel sentire le prime note, suonate peraltro da mio nonno, che uscivano dall'amplificatore, il duro lavoro (che in cinese si dice kung fu, lo sapevate :)? ) fatto ci ha ripagati in pieno :) !!!

Come ultima cosa non potevamo non farvi sentire il suono della nostra chitarra, quindi sono andato a registrare qualche battuta a casa della mia ragazza Silvia ed ho messo il tutto in mp3. Se siete interessati cliccate sul link qua sotto per scaricarlo, tenete però presente che avendo registrato in modo amatoriale si sente un pò di fruscio di sottofondo.

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