La nostra America: breve storia degli I.W.W.

tratto da "Ribelli" di Sommariva - Malatempora 2002

A Chicago, socialisti, marxisti, anarchici e altre componenti di base dei movimento operaio americano danno
vita all'IWW (Industrial Workers of the World): è il 27 giugno 1905.

L’IWW si propone di raccogliere in un solo sindacato (One Big Union) tutti i lavoratori come forza autonoma, svincolata dai partiti politici.

Alla tattica riformista delle trattative l'IWW contrappone la lotta e la partecipazione di massa.

In quindici anni, l'IWW si ramifica in tutto il mondo: Galles, Irlanda, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Svezia, Norvegia, Messico, Cile, Perù, Argentina e Bolivia.

Nel preambolo originale dell'IWW si legge: "1a classe lavoratrice e quella capitalista non hanno nulla in comune. Non vi può essere pace mentre la fame e la povertà regnano fra i milioni di lavoratori e i pochi, che compongono la classe padronale, hanno tutte le ricchezze della vita. Tra queste due classi la lotta deve pro seguire fino a quando i lavoratori del mondo si organizzeranno come classe, prenderanno possesso della terra e dei mezzi di produzione, e aboliranno il sistema dei salari. Inoltre, i sindacati collaborano coi padroni a ingannare i lavoratori facendo credere loro che la classe operaia ha interessi in comune con i padroni".

L'IWW, di cui fanno parte molti libertari, non si può definire - soprattutto nella fase iniziale – propriamente anarchica perché punta molto su un'organizzazione piuttosto centralizzata.

Il 12 gennaio 1912, contro una riduzione dei salari, scendono in sciopero i lavoratori delle quattro fabbriche tessili di Lawrence, Massachusetts. Forte e inventiva la partecipazione femminile. Le donne, che l'IWW difende e organizza, prendono parte ai picchetti davanti alle fabbriche per impedire l'ingresso ai crumiri, e parlano nelle assemblee. Insieme ai bambini, la mano d'opera femminile è circa la metà della forza-lavoro delle fabbriche tessili di Lawrence. Alla lotta partecipano anche le mogli degli operai. Per meglio resistere alla pressione e ai ricatti padronali, i miitanti dell'IWW organizzano l'assistenza dei bambini e il loro trasferimento presso i simpatizzanti delle altre città. Il freddo e la fame dell'inverno rendono necessaria l'evacuazione dei bambini delle famiglie operaie, ma la polizia si scatena brutalmente sulle madri che accompa gnano i bambini alla stazione: le donne sono picchiate bestialmente e rinchiuse in prigione con l'accusa di negligenza e scarsa sorveglianza dei figli. E’ nello sciopero di Lawrence che trova espressione la famosa richiesta di una diversa qualità della vita, al di là delle necessarie rivendicazioni economiche. Un gruppo di giovani operaie di picchetto ai cancelli di una fabbrica issa per la prima volta uno striscione con la frase che entrerà nel patrimonio ideale del movimento operaio americano: " We want bread and roses too " (Vogliamo il pane ma anche le rose).

Il 29 gennaio, alle 6.30 del mattino, una dimostrazione di lavoratori viene attaccata dalla polizia e dalla milizia; cinquanta picchiatori assoldati dai proprietari e dal comune sfasciano i vetri dei tram. In serata, durante uno scontro tra scioperanti e polizia, un'operaia italiana in sciopero - Anna Lo Pizzo - resta uccisa da una revolverata. Durante lo sciopero di Lawrence, le grandi centrali sindacali lasciano sola 11WW.

Il 20 aprile 1914 la milizia di Rockfeller (proprietario delle miniere di carbone) attacca con mitraglie ed esplosivi un accampamento di minatori in sciopero a Ludlow, Colorado. Muoiono decine di donne e bambini e sei scioperanti, tra cui il leader Louis Tikas. Tikas viene condotto davanti al tenente Linderfelt, capo della milizia, che gli spacca il cranio col calcio del fucile urlando: 'Io sono Gesù Cristo e devo essere obbedito".

Esasperati gli scioperanti scatenano la guerriglia; segue una repressione feroce. L’IWW chiede invano la solidarietà dei partito socialista.

Il 19 novembre 1915 viene ucciso Joe Hill, operaio, cantastorie sociale e militante dell'IWW.

Nel 1916 cinque lavoratori aderenti all'www vengono massacrati a Everett (Washington) a colpi di fucile
dalla polizia. Il massacro avviene a sangue freddo, nel clima d'isterismo patriottico creato dall'entrata in
Guerra degli USA e dall'opposizione alla partecipazione al conflitto da parte dell'IWW. Per l'impegno contro 1’intervento alla prima guerra mondiale, i militanti dell'IWW subiscono una violentissima persecuzione da parte del governo e del padronato.

Il 12 luglio 1917, nel tentativo di spezzare uno sciopero nelle miniere metallifere dell’Arizona, le autorità deportano da Bisbee nel deserto del Nuovo Messico oltre 1200 Wobblies (lavoratori aderenti all'IWW).

Il 1° agosto 1917, a Butte (Montana) il meticcio indiano Frank Little, membro dei comitato esecutivo dell'IWW dalla fondazione, viene trascinato fuori dalla pensione dove vive e impiccato a un palo della ferrovia. Nonostante la repressione, la campagna antimilitarista dell'IWW continua a dare i suoi frutti: al 10 giugno 1918 non si sono presentati alla leva ben 308.489 uomini. Una violenta azione contro disertori e renitenti viene scatenata nel paese, in particolare a New York. I militanti dell'IWW sono linciati, deportati, assassinati, torturati dalla polizia, lasciati morire di fame, trattenuti senza assistenza legale, rapiti e multati in modo sproporzionato. Molti di loro muoiono in galera, in attesa del processo.

Nel giugno del 1919 gruppi di vigilantes (superpatrioti con funzioni di milizia privata) assaltano le sedi dell'IWW e ne linciano gli aderenti. Durante l'estate l'edicolante cieco Tom Lassiter, aderente all'IWW, viene bastonato a sangue e la sua edicola distrutta.

L’ 11 novembre 1919, a Centralia (Washington) si scatena la caccia all'uomo ai danni dei boscaioli aderenti all'IWW. Reduci di guerra dell'American Legion assaltano la sede del sindacato. Gli IWW vengono arrestati, ma la folla assalta le carceri e lincia un giovane che, ironia della sorte, è un lavoratore appena tornato dal servizio militare (aveva combattuto in Francia).

Quanto successo dal 12 gennaio 1912 all'11 novembre 1919 è solo una piccola parte di quanto vissuto da questo sindacato, che ancora oggi è combattivo. L’IWW differisce fortemente dalla posizione di altri sindacati, che ritengono che i problemi dei lavoratori possono essere risolti elemosinando le briciole dai padroni o pregando i politici per dei favori. Mentre oggi combatte concretamente per migliori condizioni di lavoro e di salario, I'IWW insiste sul fatto che ai lavoratori spetta il valore di tutto quello che producono, anziché solo di una parte.

L’IWW è un sindacato internazionale che cerca di costruire "un nuovo mondo nel guscio del vecchio". Dal 1905 a oggi organizza i lavoratori in tutti i paesi per ottenere la democrazia economica. Negli anni passati è stato in prima linea negli sforzi per fermare la globalizzazione della miseria.

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Donnola 2002
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