Fermiamo le trivellazioni nella Valcesano

MERCOLEDI’ 5 AGOSTO
Circolo Arci A.Cervi
via Primo Maggio, Ponterio di Monterado

FERMIAMO LE TRIVELLAZIONI NELLA VALCESANO – Incontro con Augusto De Sanctis (Coordinamento No Ombrina – Abruzzo) ore 21:00

Il decreto legge 133/2014 denominato “Sblocca Italia”
Nelle intenzioni del Governo Renzi riconosce “il carattere strategico delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quelle di stoccaggio sotterraneo di gas naturale, delineando quindi procedure chiare ma commisurate alla natura di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità”
Lo “Sblocca Italia” prevede che tutte le norme che difendano paesaggi ed ambiente possano essere scavalcate per opere di stoccaggio, trivellazione e compagnia varia, prevedendo inoltre il “titolo concessorio unico” con cui sarà sufficiente una sola domanda per eseguire ricerche e sondaggi prima e trivellazioni permanenti dopo.
E chi darà questo titolo concessorio unico? Prima dello Sblocca Italia erano le Regioni a decidere sulle trivellazioni in terra e il governo di Roma su quelle in mare. Adesso sarà Roma a decidere su tutto.
Prima dello “Sblocca Italia” ci volevano almeno due permessi distinti… Renzi ha semplificato tutto e per le multinazionali sarà più facile.
“Interessante” anche la disposizione per cui se i progetti petroliferi comportano una “variazione degli strumenti urbanistici, il rilascio dell’autorizzazione ha effetto di variante urbanistica“.
E’ in questo contesto che si colloca l’Istanza di Permesso di Ricerca in Terraferma denominata “Monte Porzio” riguardante una superfice di 208,7 Kmq comprendenti i comuni di Barchi, Castel Colonna, Castellone di Suasa, Corinaldo, Fratte Rosa, Mondavio, Mondolfo, Monte Porzio, Montemaggiore al Metauro, Monterado, Orciano di Pesaro, Ostra, Piagge, Ripe, San Costanzo, San Giorgio di Pesaro, San Lorenzo in Campo e Senigallia.L’Istanza di Permesso di Ricerca in Terraferma è un titolo esclusivo che consente le attività di ricerca quali: indagini geofisiche e perforazione del pozzo esplorativo per l’individuazione di un eventuale giacimento di idrocarburi.

Il richiedente è MAC OIL . La richiesta è datata 5 maggio 2015 e scade il 5 agosto prossimo… quindi fra pochi giorni
E’ probabile che la Mac Oil sia una ditta che apparentemente offre consulenze per le ditte petrolifere (prospezioni, studi, permessi) un po’ come D’Appolonia, che preparò lo studio di impatto ambientale su incarico della Edison per la centrale Turbogas di Corinaldo. Dunque sarebbe interessante sapere chi c’è dietro Mac Oil.
Ci si chiede anche se questo permesso venga concesso d’ufficio, senza tener conto della sismicità della zona, dell’impatto ambientale e del pericolo di contaminazione delle falde acquifere. Questo è possibile perché il decreto “Sblocca Italia” nell’articolo 38 restituisce alla stretta competenza dei ministeri le autorizzazioni ambientali per le concessioni petrolifere e, soprattutto, crea un “titolo concessorio unico” che permette di estrarre petrolio o gas dopo averlo ricercato senza dover presentare una nuova domanda.
Il Governo Renzi sembra voler togliere la gestione del territorio alla collettività e concentrarla nelle sue mani, per poi rivenderla o concederla in concessione alle multinazionali. Un grande affare… ma per chi?

Trivelle Zero/Marche

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