L'urgenza storica di dire "Basta salari da fame!"

• 2 minuti di lettura

Ci risiamo! Il blocco anticontagio che sta interessando il mondo ci pone nuovamente di fronte all’urgenza storica della questione salariale, cioè la perdita di potere d’acquisto delle retribuzioni rispetto al costo della vita. Dal Protocollo salari del Luglio ‘93 fino a oggi, passando per il pacchetto Treu, il decreto Sacconi e il Jobs Act, la libertà di oscillazione dei salari e il decentramento contrattuale hanno destabilizzato il mondo del lavoro sia per chi lo vive sia per chi si prepara ad entrarvi. Dopo la crisi del 2008 e oggi quella causata dal Covid-19, la generazione di studenti universitari è ancora sottoposta al mantra della flessibilità espansiva, a occupazione e dignitose retribuzioni come alternative una all’altra. Ma chi e in base a cosa definisce uno stipendio come alto o incongruente rispetto alla mansione? In che rapporto sono in realtà il salario e la produttività del lavoro? I sindacati vanno ripensati? E se sì, come? Questo appuntamento si propone di far luce sulle conoscenze e sugli strumenti di analisi che ci servono non solo per capire cosa succederà ma per prendere posizione nel dibattito e provare ad orientarlo collettivamente.

Sabato 18 Aprile alle 17 discuteremo con Simone Fana, membro della redazione di Jacobin Italia e co-autore del libro “Basta salari da Fame!”, e Andrea Roventini, professore di Macroeconomia Avanzata alla Scuola Superiore Sant’Anna e membro della task-force nominata dal Ministero per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione per l’emergenza Covid-19. Saremo in diretta dalla pagina Facebook di Rethinking Economics Pisa, rilanciando anche dalla pagina nazionale di Rethinking Economics Italia.

Presentazione di Sei Lezioni di Economia