Giu 122019
 

riceviamo e diffondiamo:

AGGIORNAMENTI del 13.06

A proposito dell’occupazione delle frequenze di Radio Città Del Capo in solidarietà ai prigionieri e le prigioniere anarchiche in sciopero della fame per chiedere la chiusura della sezione AS2 del carcere de L’Aquila.

Merc 12 giugno è stata brevemente occupata Radio Città Del Capo.

Trovando l’ingresso aperto e la radio vuota, i compagni e le compagne hanno atteso per più di 1 ora che arrivasse qualcuno a cui chiedere di leggere il comunicato di Silvia e Anna, compagne anarchiche rinchiuse nella sezione AS2 del carcere de L’Aquila che dal 29 maggio hanno iniziato uno sciopero della fame.

Sciopero con cui si chiede la chiusura della sezione ed il trasferimento delle detenute, ed a cui hanno aderito anche altri prigionieri anarchici.

Sciopero della fame che dal suo inizio è attivamente supportato con striscioni, volantinaggi, presidi, blocchi stradali ed azioni, non solo in Italia ma anche all’estero.

Giorni addietro il comunicato di indizione dello sciopero è stato trasmesso anche a Radio Città Del Capo, che però non ne ha riportato notizia.

Dopo una lunga e composta attesa nei locali della radio fantasma, i compagni e le compagne hanno provveduto autonomamente a leggere il comunicato in diretta radio.

Hanno avvertito telefonicamente Radio Popolare Milano di quanto accaduto, sparso qualche volantino e se ne sono andati con calma senza spostare una penna o un telefono.

Ora che Radio Città Del Capo (parli a seguito di ciò di violenza) definisca tutto questo violento e vigliacco suona quantomeno ridicolo.

La porta era aperta, in radio non era presente nessuno e per oltre 1 ora i compagni e le compagne hanno atteso l’arrivo di qualcuno.

Alcuni redattori sono stati chiamati telefonicamente senza risultare reperibili.

In Radio Popolare a Milano un’azione simile si è conclusa concedendo lo spazio ai solidali e alle solidali di leggere il Comunicato.

La sola differenza era che a Bologna non era presente nessuno!

Scrivere un comunicato sull’accaduto da parte della Radio senza menzionare lo sciopero della fame è stato, da parte di chi l’ha redatto, un altro gesto abbastanza triste. Non si fa cosí.

Definire questo come un atto violento significa chiudere gli occhi davanti alla vera violenza, quella che si porta alla luce con quel comunicato, quella che si consuma quotidianamente sulla pelle dei detenuti e delle detenute, soprattutto di quelli/e rinchiusi/e nelle sezioni di Alta Sicurezza in condizioni che ricordano molto da vicino il 41bis e la tortura.

Meno allarmismi più stare sul pezzo!

Per ora Senza rancore

 

Bologna

Il 12 giugno tra le 19 e le 19.30 un gruppo di compagne e compagni ha occupato le frequenze di Radio Città del Capo (network di radio popolare) con estrema facilità: le trasmissioni sono state coperte con la lettura negli studi della radio della dichiarazione di inizio dello sciopero della fame di Silvia e Anna, sciopero a cui hanno aderito anche Stecco, Alfredo, Marco, Giovanni, Ghespe e Leo per chiedere la chiusura della sezione As2 del carcere de L’Aquila e il trasferimento delle compagne. Sono stati sparsi volantini negli studi e successivamente è stata chiamata la redazione di Radio Popolare di Milano per comunicare questa occupazione e farne dare notizia.