Giu 052019
 

riceviamo e diffondiamo

YPJ International Fighters Info Office
– In appoggio alla resistenza in carcere di Silvia e Anna –

Il 26 maggio, dopo oltre sei mesi di resistenza, lo sciopero della fame iniziato da Leyla Guven per
per chiedere la fine dell’isolamento del leader curdo Abdullah Ocalan ha ottenuto una vittoria
storica. Rompere l’isolamento usando il proprio corpo come arma e sopravvivendo nelle condizioni
più ardue rappresenta un altro mezzo di lotta contro il fascismo di Stato. La fine dello sciopero della
fame non è la fine della lotta ma la dimostrazione di come la determinazione, l’unità e la fiducia
nella lotta riescano ad avvicinarci sempre più ai nostri traguardi. Questa azione vittoriosa tra le
migliaia di scioperi della fame portati avanti nelle carceri dello Stato fascista turco è lo specchio di
una lotta storica per la libertà. La resistenza di questi compagni e di queste compagne è fonte di
ispirazione per tutte noi e ci infonde ancor più forza nel credere nella possibilità di un mondo senza
potere né oppressione. Con questa speranza e senso di responsabilità vediamo avanzare la lotta per
la libertà ovunque. Siamo certe che collettivamente possiamo distruggere i muri, fisici e mentali,
che che gli stati hanno costruito per reprimere la libertà delle persone. Come donne, combattenti,
internazionaliste e compagne vogliamo esprimere particolare vicinanza ad ogni donna che sta
lottando.
Il 29 Maggio due compagne anarchiche, Silvia e Anna, hanno iniziato uno sciopero della fame nel
carcere di massima sicurezza de L’Aquila in Italia. Chiedono di essere trasferite immediatamente e
anche la chiusura dell’intera sezione di 41bis in cui molte donne sono rinchiuse. [la chiusura della
sezione A.S. 2 del carcere aquilano, dove ricadono a pioggia le restrizioni del 41bis. NdT]. In
isolamento e sotto la costante pressione delle guardie carcerarie le compagne hanno risposto
immediatamente con forza e determinazione. Stanno dimostrando che per quanto tentino di piegarci
il nostro amore per la libertà troverà sempre spazio per resistere. E più stretto si farà questo spazio,
più saremo determinate a lottare, con ogni mezzo necessario. I lunghi mesi di sciopero della fame
dei compagni e delle compagne curde lo hanno dimostrato. Silvia e Anna stanno resistendo adesso.
Perciò, come compagne internazionaliste, la nostra forza va a loro, perché per quanto costruiscano
alti i loro muri, la nostra solidarietà nella lotta per una vita libera da tutte le forme di fascismo e di
autorità troverà sempre il modo di travalicarli.

Bîjî Berxwedana zîndana! Lunga vita alla resistenza in carcere!
Jîn Jîyan Azadî!
YPJ International

30 Maggio 2019 YPJ International Fighters Info Office