Dic 242013
 

Dal 21 dicembre, per fermare una deportazione di massa e protestare contro l’internamento, i detenuti del Cie di Ponte Galeria sono in sciopero della fame e 10 di loro hanno scelto di cucirsi le labbra come gesto estremo di protesta. Nella giornata di oggi, 23 dicembre, nonostante le condizioni di salute, almeno 5 ragazzi sono stati prelevati con violenza dalle celle e deportati in fretta: troppo clamore intorno al lager.
Nelle stesse ore, dopo il rifiuto dello status da rifugiata, una donna rinchiusa nella sezione femminile tenta il suicidio impiccandosi, solo grazie all’intervento delle sue compagne di cella è ancora in vita.
Poco dopo anche le altre donne aderiscono alla protesta: grida di rabbia e qualcosa prende anche fuoco.

Circa 100 persone si trovano attualmente rinchiuse nelle gabbie del centro d’identificazione ed espulsione per migranti alle porte di Roma, il Cie di Ponte Galeria.
Le condizioni brutali di prigionia nei lager per migranti continuano a sollecitare una tiepida indignazione collettiva cavalcata dai media, che diviene parte di un processo di normalizzazione e riforma del sistema di espulsioni forzate della Fortezza Europa.

Spetta a noi qui fuori amplificare la lotta delle persone migranti e dimostrare che nessun@ è sol@ davanti l’oppressione dello Stato.
Giovedì 26 dicembre, appuntamento davanti le mura del Cie di Ponte Galeria per un presidio solidale di due ore.

Al fianco di chi lotta nei campi d’internamento etnico di Roma, Torino e Bari.
Appuntamento a Stazione Ostiense alle ore 16 per raggiungere insieme il presidio.
Appuntamento davanti le mura del Cie alle 17 (stazione Fiera di Roma del treno per Fiumicino)

Tutte e tutti liber*
Chiudere tutti i Cie subito

Nemici e Nemiche delle frontiere