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						[Testo scritto sul retro della cartolina] 
						 
						APPELLO PER UNA MOBILITAZIONE 
						 
						All'inizio di ottobre il governo ha applicato l'art. 41 bis dell'ordinamento penitenziario contro 7 prigionieri rivoluzionari, arrestati e processati in relazione alle recenti inchieste sulle Br-PCC. 
						 
						Per la prima volta questo articolo viene applicato a dei compagni. Essi si aggiungono agli oltre 600 detenuti che già subiscono da anni questo trattamento. 
						 
						Il 41 bis è un regime di detenzione che mira ad annientare l'identità umana e politica del prigioniero. 
						In particolare, alla già pesante situazione del carcere duro, si aggiungono altre privazioni: 
						- le ore d'aria vengono dimezzate o annullate; 
						- i colloqui non possono durare più di due al mese e si svolgono attraverso vetri divisori che impediscono qualsiasi contatto fisico con i famigliari; 
						- la corrispondenza, la ricezione di riviste, libri e pacchi (viveri, vestiario
) viene limitata e sottoposta a rigidi controlli e censura. 
						 
						I prigionieri subiscono la tortura dell'isolamento, rimanendo da soli chiusi in celle "spogliate" per 22/23 ore al giorno. 
						 
						L'applicazione del 41 bis a questi compagni può rappresentare un primo passo verso la sua estensione. 
						La solidarietà ai compagni/e prigionieri/e è il primo passo per contrastare questa pratica di annientamento. 
						 
						Invitiamo tutti a mobilitarsi attraverso l'invio ai prigionieri di cartoline, lettere, telegrammi, riviste, giornali, libri
e a far girare la voce nei e a promuovere una discussione che prepari il terreno ad una campagna permanente contro il 41 bis. 
						 
						 
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