ULTRADESTRA / LA GALASSIA DEI NUOVI GRUPPI
Camerati, qui la Cosa si fa nera Forza Nuova, Fronte Nazionale Italiano, Fiamma Tricolore... Tante sigle. Un solo obiettivo: dialogare con il Polo e diventare l'ago della bilancia

di Peter Gomez

Il loro primo successo politico si è consumato a Padova, mezz'ora dopo la mezzanotte del 27 giugno del 1999. È stato allora che Giustina Destro, animatrice del premio Campiello e candidato sindaco del Polo, ha scoperto di avercela fatta. Di aver vinto il ballottaggio contro il favorito Flavio Zanonato. Tra lei e il primo cittadino uscente c'erano 1.149 voti di differenza. Tutte preferenze neofasciste, secondo le orgogliose dichiarazioni dei responsabili locali di Forza Nuova, il movimento fondato dagli ex terroristi Roberto Fiore e Massimo Morsello, che alle comunali di Padova ha strappato un risultato a sorpresa: 1.500 voti al primo turno poi offerti pubblicamente a Giustina Destro e pubblicamente da lei accettati.
Per questo Padova viene adesso considerata dalla destra radicale un laboratorio. Qui Forza Nuova, almeno fino allo scorso 8 giugno, giorno in cui Gianfranco Fini ha deciso di commissariare gli organi locali di An, ha mantenuto ottimi rapporti con l'ala destra del Polo. Poi l'arresto per rapina di Andrea Bordin, presunto rappresentante forzanovista, seguito da quello di Riccardo Baggio, candidato di Forza Nuova alle comunale del '99, ha spaccato Alleanza Nazionale. All'interno del partito sono divampate le polemiche. È arrivato il commissario di Fini. Il primo dicembre del 2000 la polizia ha scoperto a casa di Lorenzo Stivanello, un presunto complice dei due arrestati, micce ed esplosivi.
Nonostante questo Padova resta un modello. Anche dopo le manette scattate il 22 dicembre ai polsi di Andrea Insabato, l'amico di Fiore e Morsello accusato dell'attentato alla redazione del "Manifesto", nel mondo della destra radicale si continua sperare in accordi o patti di desistenza con la Casa delle Libertà. È il cosiddetto "fattore Fn" che avanza. Una sigla che ha molti padri. Tutti fascisti. Tutti in lite tra loro, ma tutti convinti di poter diventare un giorno, come ha tentato di fare in Francia il Front Nationale di Le Pen, l'ago della bilancia della politica italiana.
Si parte da Forza Nuova, per passare al Fronte Nazionale di Franco Freda sciolto il 21 novembre del 2000 sulla base della legge Mancino, per arrivare al Fronte Nazionale Italiano fondato nel 1997 da Adriano Tilgher: l'ex leader di Avanguardia Nazionale che nel '98, alle elezioni provinciali di Roma, ha raccolto addirittura 25 mila preferenze. Del resto, l'ultima estate segna una svolta nel processo di riorganizzazione della destra radicale italiana. A inizio giugno si svolge a Roma quello che gli organizzatori hanno definito "un forum nazionale per la costruzione del movimento unitario antagonista". Partecipano un po' tutti eccetto Forza Nuova. Ci sono quelli del Movimento Sociale Fiamma Tricolore di Pino Rauti (la più forte delle formazioni dell'ultradestra), c'è Paolo Signorelli, ex esponente di Ordine Nuovo, ci sono i camerati di Tilgher. C'è Stefano Delle Chiaie, che su "Publicondor", l'agenzia di stampa da lui fondata, scrive: "Quella che pareva ai soliti disfattisti una scommessa impossibile sta diventando realtà. Sappiamo che ci vuole tempo... Ma è il momento di credere e costruire". L'obiettivo è la Cosa nera, una Margherita della destra che possa dialogare col Polo. In attesa di quel giorno, il Fronte Nazionale Italiano organizza in Molise il "campo dei ribelli" dove i giovani del movimento possono vivere una vita sana e marziale: alzabandiera, tecniche di marcia e di movimento con tanto di rompete le righe finale.
Più figli all'Italia. Forza Nuova intanto va per la sua strada. Arroccata su posizioni più anti-islamiche, il dialogo con il centro-destra non lo sogna. Lo mette in pratica. Roberto Fiore il 23 agosto viene invitato al Meeting di Comunione e Liberazione. Il fatto che sia un ex terrorista non pentito di Terza Posizione non tocca i ciellini. Forza Nuova del resto ha dato buona prova di sè durante il Gay pride. Il 22 giugno, al grido "l'Italia ha bisogno di figli", Fiore organizza un incontro all'Hotel Nazionale di Roma. Ecco cosa accade secondo il bollettino di Forza Nuova: "Ha preso la parola il professor Possenti, dirigente responsabile per la Consulta etico religiosa di An... Marco Ferrazzoli, giornalista del "Borghese", ha evidenziato... la generosità di Forza Nuova nella sua battaglia. È stata poi la volta di Pietro Giubilo, ex sindaco di Roma, che ha evidenziato il collegamento tra alta finanza e lotta alla famiglia". Giubilo è un esponente del Cdu nella giunta del Polo che guida la Regione Lazio. Niente di sorprendente visto che anche tra il presidente della Regione Francesco Storace e Massimo Morsello c'è una vecchia amicizia. Dopo l'attentato d'Insabato, Storace in un'intervista ha rievocato l'antico rapporto. E adesso Morsello dice a "L'Espresso": "Gli sono grato. Ha avuto coraggio. Quell'intervista gli poteva costare politicamente".
Tanti soldi, tanto onore. Forza Nuova è pure forte finanziariamente grazie agli introiti delle attività di Fiore e Morsello che ruotano intorno alla Meeting Point, l'agenzia di viaggi e società di servizi, che organizza concerti in Inghilterra e trova lavoro ai giovani stranieri. I due ex terroristi fatturano almeno 30 miliardi all'anno. "Finanziatori italiani? No non ce ne sono", dice Morsello: "L'imprenditore Tonino Molinari è solo un amico. Quereleremo chi dice il contrario. Abbiamo però un imprenditore ebreo che ci ha affidato centinaia di milioni da investire. Come ha fatto il Comitato che difendeva Franco Freda e altri detenuti politici".
I collegamenti internazionali di Forza Nuova si diramano attraverso il circuito dell'International Third Position con gruppi in Germania, Polonia, Romania, Galles, Inghilterra e Stati Uniti. Certo, tutto questo non basta per raccogliere voti. Alle europee i candidati di Forza Nuova presentatisi con la Lista Cito hanno ottenuto poche centinaia di voti. Meglio è andata alle amministrative: 1,6 per cento alla provincia di Lodi, con punte del 14 per cento a Somaglia e Salerano, e un 8 per cento a Metaponto. In Forza Nuova sono confluiti due movimenti skinhead sciolti nel '93: il Veneto Fronte Skinhead, fondato da Pietro Puschiavo e Ilo Da Deppo, e Azione Skinhead di Milano. Il cui leader, Duilio Canu, oggi segretario milanese di Forza Nuova, è stato coinvolto in tutte le inchieste sul movimento skin, insieme a Maurizio Boccacci, fondatore del disciolto Movimento politico occidentale.
La continua migrazione da un'organizzazione all'altra è del resto una caratteristica comune a tutti i militanti dell'ultradestra. Il 15 e 16 luglio 2000, a Velletri è stata organizzata una Convenzione nazionale di alcune testate d'area: "l'Uomo Libero", "Rinascita", "Italicum", "Utopia" e "Avvento". Il 18 luglio "Rinascita" informa i suoi lettori che la Convenzione si è trasformata in Costituente. Il nome che è stato scelto è quello di Rinascita Nazionale. Nicola Cospito, un ex fedelissimo di Rauti uscito dalla Fiamma per aderire al Movimento Sociale Europeo (vanta un vicepresidente di provincia a Isernia), spiega che lo scopo di "Rinascita" è quello di riaggregare i militanti dispersi dell'estrema destra. Al Nord l'interlocutore privilegiato è la Lega. Pietro Sella, cordinatore nord di "Rinascita", fa parte degli oratori dell'università dei Giovani Padani che si è svolta a Erba il 10 settembre. Sella nel '90 aveva pubblicato un libro intitolato "Prima d'Israele" dove si leggeva: "Retrocedendo nei secoli ci s'imbatte in una serie di episodi che dimostrano come l'antisemitismo sia fenomeno tutt'altro che occasionale e tutt'altro che irrazionale...".

hanno collaborato Guido Caldiron e Daniela Onelli
L'Espresso 11 Gennaio 2001