Indagini sui conti di Fn.
In commissione stragi i rapporti sull'attività dell'organizzazione


ROMA

Un rapporto diviso in due parti. Nella prima, redatta da Scotland Yard, si parla dei movimenti di denaro effettuati da Londra verso Roma da Roberto Fiore e Massimo Morsello, soldi che i due fondatori di Forza nuova avrebbero inviato a quattro referenti italiani dell'organizzazione di estrema destra tra quali Andrea Insabato, l'uomo che ha portato la bomba al manifesto. In aggiunta a questa, c'è allegata una nota redatta dai servizi o dalle forze di sicurezza inglesi in cui si parla in maniera più dettagliata dell'impero economico messo in piedi da Fiore e Morsello durante gli anni della latitanza in Inghilterra. Una nota in cui i riferimenti a cifre di denaro spostate e a nomi di persone legate a Forza nuova sarebbero indicati in maniera dettagliata. L'intero documento si trova nelle mani dell'Ucigos, ma ieri il presidente della commissione stragi Giovanni Pellegrino ha annunciato che il 9 gennaio, giorno in cui la commissione tornerà a riunirsi, ne chiederà l'acquisizione. "A questo punto - spiega Walter Bielli, capogruppo Ds in commissione - è chiaro che ci sono stati dei movimenti di denaro, ma per appurare fino in fondo l'attività di Forza nuova, per capire chi ha spostato quei soldi e per conto di chi, sarebbe necessario chiedere una rogatoria internazionale, e questo è un passaggio che spetta ai magistrati che conducono le indagini". Per ora l'unica certezza che arriva dal documento messo a punto dagli 007 inglesi, è la continuità di rapporti tra Forza nuova e Andrea Insabato, rapporti che smentiscono quanto dichiarato da Roberto Fiore, leader dell'organizzazione di estrema destra, quando ha negato qualsiasi contatto con l'attentatore. Così come è certo che insieme Morsello e Fiore hanno creato dal nulla un vero impero economico, che qualcuno valuta in 30 miliardi di lire (cifra mai confermata ma neanche smentita da Fiore) costituito da proprietà immobiliari, un'agenzia di viaggi e collocamento e una scuola di lingue. Ma anche da una serie di ostelli con oltre mille posti letto radunati sotto il nome di Meeting Point che offre a giovani europei viaggi, alloggio, lavori e corsi di inglese. Proprio in uno di questi ostelli avebbe lavorato tre anni fa anche Insabato per stessa ammissione di Fiore, che spiega così i versamenti effettuati a suo nome. Intanto al Viminale si stanno studiando i documenti richiesti dal ministro Enzo Bianco per valutare la possibilità di sciogliere l'organizzazione. Si tratta per lo più di denunce presentate negli ultimi anni contro Forza nuova, rapporti su militanti, manifestazioni indette dal movimento che organizza anche un'ala dei disoccupati napoletani.
Il Manifesto - 30 Dicembre 2000