LUGANO – Due pesi, due misure diverse. Ne sono convinti quelli di Offensiva Animalista che negli scorsi giorni si sono visti affibbiare una multa di 250 franchi per avere organizzato un sit in di protesta non autorizzato di fronte al consolato austriaco di Lugano. Multa che non è stata invece data ai molinari che avevano manifestato davanti alla sede della Lega dei ticinesi per protestare contro le esternazioni anti-rom di Giuliano Bignasca.

Offensiva Animalista il permesso di manifestare lo aveva chiesto in Municipio, ma quest’ultimo lo aveva negato. Nonostante ciò gli animalisti fecero la loro manifestazione (erano in realtà appena sei persone).

Il vicesindaco di Lugano, Erasmo Pelli, in occasione della recente protesta contro la Lega – “dimostrazione che ha richiesto la chiusura completa di via Monte Boglia, la deviazione del traffico e l’impiego di numerosi agenti di polizia poiché si temevano disordini” fanno notare quelli di Offensiva Animalista – ha dichiarato che ai molinari il permesso è stato accordato perché, “tanto, gli autonomi le manifestazioni le fanno comunque”.

“A loro – a causa dei quali si è resa necessaria la chiusura di una via della città, la deviazione del traffico e l’impiego di numerosi agenti di polizia – il permesso. A noi, che abbiamo semplicemente srotolato un paio di striscioni in perfetto silenzio sul marciapiede più ampio di Lugano – la multa” evidenziano gli animalisti. Un atteggiamento che ha portato quelli di Offensiva Animalista a valutare la possibilità di iniziare ad usare gli stessi toni dei molinari.

Vicesindaco, a loro, agli animalisti, una multa di 250 franchi per due striscioni srotolati, ai Molinari niente. Gli animalisti questa cosa non l’hanno mandata giù e parlano di disparità di trattamento.
No, non c’è disparità di trattamento. Come abbiamo sempre fatto in passato, ogni qualvolta vi è stata una manifestazione non autorizzata, la multa c’è, anche per loro. Per quanto riguarda l’ultima manifestazione di via Monte Boglia la situazione da affrontare era molto delicata e riguardava una questione politica forte, nata da un articolo in prima pagina apparso sul Mattino e che aveva suscitato discussioni su un tema che ha fatto discutere tutto il Cantone. Non per niente ci siamo appoggiati anche sull’aiuto della polizia cantonale.

Si può parlare di due pesi e due misure?
Dico subito che le multe, non si preoccupi, vanno a tutti. Diciamo che, più che altro vale il principio dell’equilibrio e delle proporzioni. E’ vero, i “molinari” non hanno fatto richiesta di un permesso, lo ripeto, ma la situazione da gestire era differente da una “normale” manifestazione spontanea ed arrivava dopo una settimana carica di tensione. Soprattutto perché vi era la minaccia di ritorsioni da parte della Lega. Insomma una situazione che andava gestita con delicatezza, visto il pericolo di scontri tra le due fazioni.

Nulla contro gli animalisti, quindi?
Niente contro gli animalisti. La loro è una causa giusta. Sicuramente. Il problema è che ci sono problemi di ordine pubblico da gestire e quindi sono stati multati. Ma ripeto, nessuna disparità di trattamento.

red

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