Siete invitate e invitati giovedì 7 aprile davanti all’ USI di Lugano:

La monocultura della menteLA MONOCULTURA DELLA MENTE
La colonizzazione di Amazzonia e Cerrado
da parte dell’agroindustria

Ore 19.00 cena vegan benefit Antirep Ticino
Ore 20.00 presentazione/incontro

Agroindustria, monoculture, allevamenti intensivi, grande distribuzione e fast food.
Come la società industriale risolve il bisogno essenziale di cibo?
In che modo la produzione tecnologica di cibo modifica i luoghi?
La storia, relativamente breve della colonizzazione dell’Amazzonia e del Cerrado da parte dell’agroindustria, mostra tutte le contraddizioni di queste pratiche.

Saluti antiautoritari
SOA IL MOLINO


Di fronte alla crisi climatica mondiale che stiamo vivendo le
istituzioni cercano di trovare una soluzione battendo sulla
responsabilità civile dell’individuo: “chiudete l’acqua mentre vi lavate
i denti, spegnete sempre tutte le luci”. Questo approccio stride con la
realtà di un mondo globalizzato in cui un numero relativamente ristretto
di grandi multinazionali domina il mercato ed è responsabile della
maggior parte dell’inquinamento e dei disastri sociali e ambientali che
si celano dietro l’abbondanza della società capitalista.

A fronte della fame di profitto vengono ignorati i bisogni essenziali.
Cosa mangiamo, dove viviamo e su quali basi sono costruite le nostre
collettività. Per ogni bisogno semplice ed essenziale vengono proposte
miriadi di servizi e prodotti che nascondono la miseria della
quotidianità nella società industriale.
Dal bisogno di ripartire da ciò che è essenziale nasce l’incontro
“monocolture della mente”.

L’Amazzonia è a un punto critico, in soli trent’anni, la deforestazione
è avanzata fino a mettere in crisi l’equilibrio biologico millenario che
sostiene il suo ecosistema. In Brasile, la foresta pluviale e la meno
celebre savana del Cerrado stanno scomparendo, sostituite da enormi
monocolture. Dove un tempo c’era una biodiversità selvaggia e
incontaminata, oggi vi sono sconfinati campi, in cui un’unica pianta
sterile si ripete serialmente fino dove lo sguardo può arrivare.
L’invasione dei territori delle comunità indigene che da millenni
abitano la foresta è l’esempio eclatante di come il capitalismo non
permette alternative alla sua mono-cultura, o ci sei dentro o sei
destinato a scomparire. La rapidità con cui questo sta avvenendo ci
mostra la voracità, l’arroganza e l’impossibilità di convivere con
questo sistema.

Ci incontriamo giovedì 7 aprile per conoscere meglio la società in cui
viviamo, i nomi dei grandi marchi che sfamano e affamano il mondo e come
agiscono. Ci incontriamo anche per capire in che modo contribuire alla
resistenza contro la monocultura dei campi e della mente.

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