Lo sbarco in Europa dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

Lo scorso ottobre, l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale EZLN annunciava l’inizio della “Gira Zapatista”: una carovana partita dal Chiapas, in Messico, per incontrare in ogni differente e lontano angolo del Mondo quelle resistenze che “lottano per la vita e il futuro”. È iniziato così un cammino condiviso in tutto il Mondo, anche in Europa, e una delegazione messicana sta viaggiando nell’intero globo terraqueo per incontrare ciò che unisce popoli così lontani e diversi.

L* componenti dello “Squadrone 421”, composto da quattro donne, due uomini e un otroa, una persona trans, sono partit* in maggio su di un vecchio veliero ribattezzato per l’occasione “La Montaña” e sono sbarcati sulle coste della Galizia, nello Stato spagnolo, dopo quasi due mesi di navigazione. Il viaggio è ricco di significato. L’occasione è il 27° anniversario della rivoluzione zapatista e la missione vuole richiamare una “invasione” dell’Europa in memoria della conquista del Messico avvenuta 500 anni fa, e ricordare che il colonialismo occidentale non è riuscito a schiacciare le popolazioni originarie.

Il viaggio è proseguito in Europa per andare a conoscere i tanti collettivi europei che si sono organizzati per ricevere la delegazione. Un secondo folto gruppo di guerriglieri, la compagnia aerotrasportata zapatista chiamata “La Extemporánea” che conta centinaia di persone tra donne, uomini e bambin*, ha seguito lo “Squadrone 421” ed è giunto in Europa in settembre. L’obbiettivo di questa “Gira Zapatista” è di risvegliare i popoli dal torpore invadente del capitalismo e di incontrare gruppi affini di oltre ventinove paesi nel continente europeo, Svizzera compresa.

Attraversando le alpi: viaje por la vida

Nei prossimi giorni due delle ventotto squadre di “Escucha y Palabra” zapatista valicheranno le Alpi, attraverseranno il Gottardo e giungeranno nella geografia chiamata Ticino per incontrare gruppi, associazioni, realtà e umanità in lotta dal basso a sinistra. Ci saranno alcuni eventi pubblici – di cui vi diamo informazione tramite il volantino allegato – e altri incontri riservati all* militanti delle realtà in lotta. In questi incontri faremo nostri i dolori della terra: la violenza contro le donne; la persecuzione e il disprezzo verso chi è divers* nelle identità affettive, emozionali, sessuali; l’annichilimento dell’infanzia; il genocidio contro gli indigeni; il razzismo; il militarismo; lo sfruttamento; l’espropriazione; la distruzione della natura, consci che il carnefice è un sistema sfruttatore, patriarcale, piramidale, razzista, ladrone e criminale: il capitalismo. Abbiamo la consapevolezza che non è possibile riformare questo sistema, educarlo, attenuarlo, limarlo, addomesticarlo, umanizzarlo.

Intanto in Messico: morte e repressione con la complicità delle autorità ticinesi

A inizio settembre, nell’ambito della preparazione della carovana europea, un compagno zapatista è stato assassinato da un gruppo paramilitare. Nello stesso periodo due membri del movimento zapatista sono stati sequestrati dal gruppo ORCAO, una cooperativa del caffè legata al governo messicano, e il 14 ottobre scorso questo stesso gruppo ha perpetrato un attacco armato a una comunità autonoma zapatista, costringendo alcune basi di appoggio dell’EZLN (famiglie che sostengono e sono parte del movimento zapatista) a fuggire.

Il governo ticinese è complice delle provocazioni e delle politiche di morte in Messico: lo scorso maggio Norman Gobbi ha ricevuto a Bellinzona l’ambasciatrice e il console messicani. Sono stati confermati e promossi accordi commerciali e politici che di fatto legittimano e rafforzano un governo assassino come quello messicano, non solo politicamente ma anche nella pratica: ricordiamo per esempio gli aerei svizzeri Pilatus usati per bombardare le comunità zapatiste negli anni ’90.

L’insurrezione zapatista del 1994 è stata stimolo e modello per numerose esperienze di lotta alle nostre latitudini. Siamo quindi particolarmente felici di accogliere le delegazioni nei nostri territori. Per precisa richiesta della delegazione questi incontri si svolgeranno seguendo delle particolari misure di sicurezza e sanitarie che vi invitiamo a seguire. Non sono previsti contatti ed interviste con la stampa, e durante gli incontri si chiede che non vi siano registrazioni video né audio. In maniera solidale con le strategie scelte dall’EZLN, in occasione di tutti gli incontri vi invitiamo a non portare né consumare alcolici.

Articolo pubblicato online solo ad evento terminato.

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