Dal 26 al 30 gennaio 2005 è in arrivo l’abituale tsunami elvetico! Il forum Economico Mondiale di Davos! Un’onda anomala, autocostituitasi, che dal 1998, massicciamente protetta da poliziotti e militari pagati dai cittadini, promuove miseria, guerre, sfruttamento e repressione. Migliaia e migliaia di morti, lontani dalle prime pagine dei mass media mondiali e dalla catena della solidarietà, sono gli effetti collaterali delle politiche adottate dal club esclusivo dei rappresentanti delle più grandi multinazionali mondiali, dei politici e dei fidati creatori d’opinione.
Il tema di quest’anno è “assumersi la responsabilità delle decisioni importanti”.
Peccato però non abbiano il coraggio di assumersi la responsabilità di autorizzare la libertà di manifestare il dissenso pubblicamente, invocando il solito pretesto della sicurezza interna!
Il WEF è un luogo di formazione delle politiche globali da applicare al locale. Che si tratti delle ricchezze naturali in America Latina o della posta svizzera, delle officine FFS, della scuola, o dell’energia, il credo è sempre quello: privatizzare e sfruttare!
“Creare le condizioni quadro favorevoli all’economia” che significa sgravi fiscali ai ricchi e alle grosse imprese, flessibilità- precarietà del lavoro, smantellamento dello stato sociale conquistato negli anni. Solo così si capisce perché i 300 più ricchi in Svizzera hanno aumentato il loro capitale, solo nel 2003, di 46 miliardi, mentre si terrorizza la popolazione affermando che non vi sono più soldi per giustificare e farle accettare tagli e smantellamento dello stato sociale. Il preventivo 2005 del Canton Ticino è la dimostrazione pratica di come si concretizza a livello locale questa cieca fede globale propugnata dal WEF, con la complicità di una sinistra governativa che nel nome della collegialità tradisce qualsiasi ideale politico e sociale.
Per fare ciò, occorre però creare consenso attorno a queste credenze. La beffa della provetta mostrata da Powell all’ONU, che doveva dimostrare la prova delle armi chimiche in Iraq, ne è un triste esempio. Orde di scienziati e intellettuali, lautamente pagati, sono pronti a dimostrare che gli OGM sono buoni, che il protocollo di Kyoto è un’inutile forzatura, che scatenare una “guerra preventiva” contro un paese è una cosa giusta, che lo scontro è quello tra le civiltà, che dal 11.9.2001 la sicurezza è la priorità assoluta! Bugie ripetute all’infinito che sostituiscono abilmente la verità agli occhi della popolazione.
Sicurezza: un altro credo utilitaristico per i membri del WEF, globalmente e localmente. Se nel mondo i diritti umani vengono costantemente violati in nome della sicurezza, (Guantanamo, AbuGhraib, Patriot Act, il muro in Palestina, restrizione della privacy) e banalizzati dai mass media mondiali, in Svizzera le nostre città si riempiono magicamente di telecamere, di telefoni controllati, di controlli col DNA. La polizia svizzera si dota di elettroshok e altre armi definite non mortali e concetti come schedature e arresti preventivi di tutti i manifestanti (vedi la gabbia di Landquart nel 2004 o gli arresti di Ginevra poche settimane fa) vengono applicate senza nessuna reazione pubblica. Ma quando il divario economico tra ricchi e poveri continua ad aumentare sia a livello planetario che locale, quando questa onda innaturale diventa sempre più minacciosa e letale, anche l’opposizione sociale al sistema cresce. Le classi dominanti necessitano di sempre più strumenti e mezzi economici per controllare il dissenso e di legittimità per poterli applicare. Sicurezza è la nuova parola chiave per giustificare la limitazione delle libertà individuali, il controllo, la repressione e la criminalizzazione di interere categorie sociali.
Il tutto per nascondere il solo obiettivo comune alla razza dei padroni mondiali e locali: il profitto, che si traduce nel solito preventivo: rubare ai poveri per dare ai ricchi.

A tutto questo ci opponiamo fermamente! Invitiamo tutte e tutti alla manifestazione di Berna il 22 gennaio per ribadire il nostro dissenso a quest’onda che vogliono inevitabile e logica ma che al suo interno puzza solo di morte e solitudine!

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