E’ da tre mesi che il carcere ha inghiottito 25 compagni/e per essersi opposti alla sfilata fascista dell’11 marzo.
Tenerli in carcere con ogni mezzo è il ridondante motivetto a cui vorrebbero abituarci. Lo stesso dispositivo giuridico utilizzato per rigettare ogni richiesta di scarcerazione è assai più che inusuale e gli imputati, più che rispondere di fatti specifici, vengono ritenuti colpevoli e pericolosi per il semplice fatto di aver tentato di partecipare al presidio/conferenza stampa che doveva tenersi alle ore 12:00 in Porta Venezia, luogo da cui tre ore dopo sarebbe partito il corteo della formazione nazifascista Fiamma Tricolore legittimata da quella destra populista e reazionaria istituzionale che si dice democratica.

A questo ritornello, più volte utilizzato in campagna elettorale, riteniamo doveroso
rispondere aprendo una battaglia di libertà.

In questi anni l’Italia, ed in particolare Milano, è divenuta laboratorio politico per
la destra istituzionale ed estrema, a colpi di attacchi alle libertà individuali e
collettive.

Aggressioni ed agguati ad immigrati, omosessuali, compagni/e, centri sociali o semplici
persone considerate diverse, hanno costellato questi ultimi anni, tra cui spiccano
episodi gravissimi come l’omicidio di Dax e gli accoltellamenti fuori dal C.S. Conchetta.

Tutto ciò rappresenta, però, solo l’articolazione militante di ciò che la destra
istituzionale continua a propinare.

E’ frutto di questa logica la pesantezza repressiva con cui si affronta qualunque
dissenso collettivo ed individuale, da Genova alle mille pesantissime accuse mosse nei
confronti di qualunque conflitto, fino al proiettile in testa sparato ad un ragazzo di 20
anni dalla squadra antigraffiti della Polizia Locale di Como.

C’è d’aver paura, urlano gli spacciatori di sicurezze, mentre costellano le città di
telecamere e pistoleros vari.

Se non avete casa è colpa degli immigrati a cui assegnano gli alloggi popolari, urlano i
banchieri, che guadagnano sui mutui, e gli immobiliaristi, che affittano monolocali a 700
euro al mese.

Nessuna regolarizzazione per gli immigrati, urlano quelli che li ricattano affittandogli
un buco a centinaia di euro al mese e li fanno lavorare pagandoli pochi euro.

Chiudere i Centri Sociali e sgomberare le case occupate, votano al consiglio comunale di
Milano.

Punire chi si droga, urlano i magnati dello spaccio ed i loro amici, per aumentare il
prezzo della merce.

L’aborto è un omicidio, gridano quelli che plaudono i bombardamenti delle città irachene.

Nessun diritto per gli omosessuali, urlano i difensori della famiglia, mentre rimpiangono
i bei tempi dell’inquisizione.

Quante altre mistificazioni liberticide amplificate massmediaticamente si potrebbero
citare e quante di queste sono divenute norma e legge?

In gioco ci sono le nostre vite e non solo quelle dei nostri 25 compagni/e rinchiusi in
carcere, ma quelle di tutti/e, che ogni giorno devono fare i conti con i mille soprusi
quotidiani, asfissiate dal dilagare di leggi e mentalità che soffocano le nostre
esistenze.

Ecco perché riteniamo urgente aprire una battaglia di libertà, ecco perché invitiamo
realtà e singoli ad aderire e partecipare al corteo nazionale che si terrà sabato 17
giugno a Milano.

Un corteo che vorremmo, molteplice, comunicativo e partecipato, per:

* Chiedere l’immediata liberazione di tutti e 25 gli antifascisti/e in carcere;

* Contrastare la diffusione di culture xenofobe, razziste, fasciste, sessiste, omofobiche
e securitarie;

* Opporsi a qualunque sgombero di spazi occupati;

* Rivendicare la libertà di scelta contro qualunque imposizione etica (dai pacs, alla
criminale legge sulla droga, all’attacco all’aborto, ecc.);

* Difendere gli spazi di agibilità politica ed il diritto a manifestare;

* Opporsi alla dinamica di guerra, spesso celata sotto il nome di pacificazione, con cui
si vorrebbe governare ogni angolo del pianeta.

Invitiamo, inoltre, realtà e singoli, ad organizzare per sabato 10 giugno, iniziative di
comunicazione nelle varie città e nel proprio territorio, ognuno come meglio crede, come
avvenuto il 20 maggio in alcune zone di Milano ed Hinterland, in preparazione del corteo
del 17 giugno.

Per preparare il corteo e le varie iniziative viene convocata un assemblea nazionale, da
tenersi sabato 3 giugno a Milano alle ore 15:00 (entro domani sera verrà comunicato e
confermato il luogo).

L’Assemblea cittadina per preparare le iniziative viene riconvocata per mercoledì 31
maggio alle ore 21:30 al CS Torchiera.

Prime adesioni:

C.S Vittoria (Milano); Cascina Autogestita Torchiera (Milano); GRUINK; ASSO- Assemblea
Studenti Statale Occupata (Milano); ORSO (Milano); SOS Fornace (Rho) ; C.S Eterotopia
(S.Giuliano Milanese-MI); CSA Baraonda (Segrate-MI), CS Paci Paciana (Bergamo);
Associazione Olinda (Milano); K.A.S.A. – kollettivo Autonomo Spazio autogestito(Milano);
C.A.M. – Collettivo Autogestito Modenese;

Per informazioni e adesioni: liberetutti@inventati.org

https://www.inventati.org/molino/wp-content/uploads/2016/07/liberitutti.jpghttps://www.inventati.org/molino/wp-content/uploads/2016/07/liberitutti-150x150.jpgComunicatiE' da tre mesi che il carcere ha inghiottito 25 compagni/e per essersi opposti alla sfilata fascista dell'11 marzo. Tenerli in carcere con ogni mezzo è il ridondante motivetto a cui vorrebbero abituarci. Lo stesso dispositivo giuridico utilizzato per rigettare ogni richiesta di scarcerazione è assai più che inusuale e...MOLINO.NOBLOGS.ORG (NUOVO SITO)

Contatta il Molino

Contatto telefonico
+41(0)91 942 12 21

Per info generali:
CS()A il Molino
Viale Cassarate 8
6900 Lugano (Ch)

molino@inventati.org