È questo il succo del nuovo capitolo dei rapporti tra Municipio di Lugano ed autogestiti del Csoa. Un capitolo che ha vissuto, ieri mattina nella seduta dell’Esecutivo, un nuovo momento di approfondimento. Sul tavolo dei municipali, peraltro, era giunta anche una lettera dei progettisti ( Meier, Mazzola e Piazzini) che hanno elaborato il concetto di trasformazione dell’ex Macello in nuovo polo culturale cittadino. Una lettera in cui in sostanza si perora la causa del progetto che sinora ha incontrato non poche resistenze a livello di Commissioni del Legislativo. È chiaro che la prosecuzione del progetto di trasformazione dell’ex Macello escluderebbe di fatto la presenza del Csoa in quegli spazi.
« Il messaggio che come Municipio vogliamo trasmettere al Csoa – ci spiega il municipale Giuliano Bignasca – è che dall’ex Macello, prima o poi, dovrà uscire. Dal canto nostro una soluzione alternativa possiamo anche proporgliela, ma bisogna ancora trovarne una concreta » . Il Municipio, sindaco in testa, sta valutando possibili alternative. « Per quel che mi riguarda – continua Bignasca – ma sia chiaro che parlo solo a titolo personale e che non voglio mettere il bastone nelle ruote ad altri progetti di destinazione per quella struttura, la soluzione più praticabile, anche perché già pronta, sarebbe il trasferimento del Csoa negli stabili preparati per il mai realizzato Centro securizzato per richiedenti l’asilo » .
Su quest’ultima proposta, ricordiamo, l’assemblea del Molino aveva risposto picche tempo fa.
Aeroporto ‘ privato’, si ritenta
Dopo l’annullamento per irregolarità si vota ancora ma il Consiglio comunale rimane diviso
Servirebbe davvero a qualcosa trasformare l’aeroporto municipale di Lugano in una società anonima? È quanto sviscerato nei due rapporti commissionali, di segno opposto, consegnati negli scorsi giorni alla cancelleria cittadina in vista della votazione in Consiglio comunale.
Le forze politiche si presentano quindi di nuovo divise, almeno stando all’avviso dei loro membri della Commissione speciale aeroporto: favorevoli alla privatizzazione Partito liberale radicale e Partito popolare democratico, contrari Partito socialista e Lega dei Ticinesi.
È la seconda volta che il tema privatizzazione dell’aeroporto perviene al voto del Consiglio comunale cittadino. Nella prima occasione, il 16 aprile 2002, il Legislativo alla fine approvò a maggioranza una formula di privatizzazione proposta dalla stessa Commissione speciale, fondamentalmente diversa dal tipo di privatizzazione proposto nel messaggio del Municipio ( che pure durante la seduta si era “ adeguato”) e per questo motivo il Tribunale amministrativo annullò la decisione in quanto pervenuta in seguito a procedura irregolare.
Il nuovo messaggio del Municipio ripropone le soluzioni che erano state votate l’anno scorso, per esempio la formula “ ad economia mista” prevista dall’articolo 762 del codice obbligazioni, che implica un vero controllo del Consiglio comunale- azionista sulla società, ed il mantenimento al Comune di Lugano dei terreni dove ora sorge lo scalo di Agno.
Il rapporto di maggioranza ( relatore Roberto Ritter, Plr) ribadisce fra l’altro che « la collaborazione con altri partner verrà facilitata » anche perché la società anonima potrà « godere di una certa libertà nei rapporti con le compagnie ( al di là del tariffario) » . Inoltre, « il Cantone deve essere coinvolto nella gestione dello scalo aereo.
Il coinvolgimento del Cantone non è possibile nella forma dell’azienda municipalizzata » , dice il rapporto di maggioranza, proprio come si fece a suo tempo con l’Azienda comunale trasporti ( Act) diventata Tpl e finanziata dal Cantone.
Secondo il rapporto di minoranza ( relatrice Daniela Baroni, Ps) viceversa lo stringere i tempi sulla privatizzazione dell’aeroporto, che come noto sta passando un momento difficilissimo, ha solo spiegazioni tattiche: « il prossimo Legislativo della Nuova Lugano potrebbe anche non intravedere l’assoluta necessità e/ o non condividere l’impostazione proposta dalla maggioranza e avallata, “ faute de mieux”, dal Municipio » . E poi « il punto non è la forma societaria » anche perché si tratterebbe di « una Sa da sussidiare » mentre il Cantone nella sua ultima comunicazione s’è detto disposto a partecipare finanziariamente alla gestione pur non essendo azionista.
Debutta il Venezia – Lugano
Intanto domani sabato 6 dicembre Flybaboo festeggerà il volo inaugurale sulla tratta Venezia – Lugano. A bordo personaggi della Laguna e “ vip”.
La torre di controllo ad Agno

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