01.12.2006 – La Regione – Una Sensibile lotta alle istituzioni totali che uccidono
Oggi, Renato Curcio è direttore editoriale di Sensibili alle foglie, « una cooperativa di produzione e lavoro, che propone di raccontare il mondo da un altro punto di vista » . Nata negli anni Novanta, la cooperativa tramite il Progetto memoria affronta anche il periodo 1969 1989, con la storia di tutte le sigle della lotta armata, ma lui non se ne occupa. Lui si concentra su lavoro e globalizzazione. « Sensibili alle foglie è una struttura complessa composta da una decina di ricercatori e da circa 300 soci sparsi in tutta Italia ci spiega Curcio . La cooperativa ha pure crea- to una rete di attenzione e di acquisto con biblioteche, aziende sanitarie locali (Asl), centri culturali, shop e di studio e altri enti ». In catalogo ci sono circa 150 libri, la cooperativa produce una decina di titoli allanno, partecipa regolarmente al Salone del Libro di Torino e non è legata alla grandi catene di distribuzione. La lista dei temi e altre informazioni si trovano su www.sensibiliallefoglie.it,
dove si possono anche acquistare i testi.
Lobiettivo, prosegue il nostro interlocutore, è quello « di dare voce e visibilità agli emar- ginati: detenuti, immigrati, internati nei manicomi, disabili e anziani, raccogliendo esperienze dirette e indirette. Attualmente abbiamo cantieri attivi in scuole, ospedali, aziende, cooperative, centri sociali, comunità di base, carceri, strutture intermedie residenziali e istituzioni terminali per anziani. Attraverso le ricerche si vuole coinvolgere e formare i partecipanti ad accrescere conoscenza e consapevolezza dei dispositivi relazionali totalizzanti che si esprimono allinterno delle istituzioni che li riguardano ». La cooperativa propone contributi che, dice Curcio, « indicano altre possibili strade per contribuire ad abolire le istituzioni totali che tolgono la vita ».
Al centro sociale Il Molino, il direttore editoriale di Sensibili alle foglie, presenterà tre ricerche ( LAzienda totale, Il dominio flessibile e Il consumatore lavorato) effettuate in cinque anni direttamente con lavoratori e sindacalisti sulle grandi catene di distribuzione. Parlerà « delle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro, delle mutevoli modalità di organizzazione dellimpiego. Di come reagiscono i lavoratori allinsicurezza oramai strutturale, di caccia di cattura del consumatore e delle implicazioni del controllo e della fidelizzazione ».
Uno dei prossimi libri in uscita, il quarto lavoro di questo cantiere di ricerca si intitola La trappola etica. Un lavoro, ci anticipa Curcio, che « traccia un quadro del lavoro migrante e propone tra laltro delle considerazioni sulloccupazione flessibile ». A.R.
l passato dellex ideologo delle Brigate rosse
Nato a Monterotondo nel 1941 figlio di una ragazza- madre da cui prese il cognome, Renato Curcio frequenta un collegio ad Albenga dopodiché si trasferisce a Trento, dove si iscrive alla facoltà di sociologia. Partecipa alla mobilitazione studentesca, che comincia con loccupazione delluniversità. Incontra la sua futura compagna Margherita Cagol, detta Mara. Nel frattempo, abbandona lispirazione cattolica, matura il proprio credo ideologico allinterno delle lotte universitarie e aderisce a gruppi di estrema sinistra. Curcio, che per un lungo periodo condivide labitazione con Mauro Rostagno (poi soprannominato il Che di Trento), nel 1967 forma Università negativa, gruppo di studio in cui si svolgeva formazione con rilettura di testi ignorati dallUniversità, tra cui Mao-Tze-Tung, Marcuse, Guevara e Cabral. Entra pure nella rivista Lavoro Politico di ispirazione marxista- leninista. Dai suoi articoli emerge una critica sul filocastrismo e verso chi propone azioni armate in Italia. I fatti di Avola di fine 1968, quando la polizia spara ininterrottamente per 25 minuti sui braccianti uccidendone due, probabilmente causano il suo ripensamento. Per scelta politica, pur avendo completato tutti gli esami, non si laurea.
Nel 1969 si sposa con Mara. La coppia si trasferisce a Milano, dove lui fonda il Comitato politico metropolitano. Poi passa alla sinistra proletaria. Alla fine dello stesso anno getta le basi per la clandestinità. Alla morte di Giangiacomo Feltrinelli, le forze dellordine cominciano ad assumere informazioni su di lui. Intanto Curcio, insieme alla compagna e ad Alberto Franceschini, fonda le Brigate Rosse (Br), di cui si dice lui sia lideologo. E il gruppo compie le prime azioni clamorose a Milano. Con Franceschini, viene arrestato l8 settembre 1974 a Pinerolo. Ma riesce a evadere. Tornato in libertà, riprende la clandestinità. Si dice che in quel periodo abbia rivisto le posizioni sulla lotta armata e che sia stato emarginato dai sostenitori della militarizzazione delle Br. Viene nuovamente arrestato il 18 gennaio 1976 a Milano. Condannato allergastolo senza aver mai esploso un colpo, rimane in carcere fino al 7 aprile 1993.
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