11/04/2002 il presidente Hugo Chavez venne brevemente deposto per 48 ore tumultuose

La revoluciòn no

serà televisada

Filmed & Directed By Kim Bartley & Donnacha O Briain; Edited By Angel Hernandez Zoido; Produced in Association with The Irish Film Board NPS & COBO, RTE, BBC, ZDF/ARTE, YLE; Production Manager/Researcher Sara Falvey; Additional Camera Ross Bartley, Philip Graham; Additional Editing Eamonn Little; Production Assistants Siobhan Donnellan, Derbhail Conneely; Accounts Catherine McCormack; Production Runners Joanne Gerard; Legal Advisors Geraldine East, A & L Goodbody, Ireland Marta García León, Spain; Insurance Peter FitzPatrick; Additional Research Nicola O_Callaghan; Post Production Supervision Suzanne McKenzie; Post Production Facilities Screenscene; Subtitling Maire Nic Niallais; Subtitling Lay-Back High Wire; Tracklaying Gary Shorthall; Sound Mix Locky Butler; Online Editor Warren Dowling; Telecine Colourist Gary Curran; Executive Producer for the Bord Scannan na hEireann/Irish Film Board: Rod Stoneman; Executive Producer for RTE Kevin Dawson; Executive Producer for the BBC Nick Fraser; Executive Producer for NPS & The Dutch CoBO Fund Cees Van Ede; Executive Producer for YLE Leena Pasanen; Executive Producer for ZDF / ARTE Olaf Grunert; Produced By David Power

Kim Bartley e Donnacha O'Briain forse si sono solo trovati nel posto giusto al momento giusto, ma hanno dovuto scegliere la cosa giusta. il posto e il momento erano il palazzo presidenziale venezuelano nell' 11/04/2002,quando il presidente Hugo Chavez venne brevemente deposto per 48 ore tumultuose . La cosa giusta e' stata l' umilta' testimoniata nella circostanza .Mentre assistevano agli eventi, era facile per loro cullarsi nella indolente presunzione che fosse sufficiente puntare la cinepresa e lasciare che i fatti si occupassero del resto.l' ego, inoltre, e' solito esercitare il suo potere di veto su questi atteggiamenti la televisione e'oppressa dai documentari in cui la storia del regista eclissa la storia raccontata. l' 11 settempre, per esempio, Jules e Gedeon Naudet erano tra le squadre di pompieri inviate al world trade center. il documentario da loro prodotto, 9/11 aveva l'audacia di presentare le loro vicende personali come un microcosmo con la tragedia globale come sfondo. hanno avuto l'ardire di credere che la storia piu' forte del decennio non avesse un impatto decente senza di loro come protagonisti.puo' essere stato un documento di valore storico, ma come telefilm e' stato uno spettacolo disastroso .Cosi', il lavoro puo' prendere una brutta impostazione.non e' questo il caso. nella vicenda del colpo di stato anti chavez Bartley and O'Briain si tenevano in disparte dalla scena .la loro narrazione e' stata allo stesso modo non invasiva. Certo, non nascondevano le loro simpatie, ma riservavano il loro film alla gente che avevano intorno. i cospiratori.i difensori.il morto. quelli ammassati contro i portoni del palazzo. i soldati che preparavano in segreto la riconquista dell'edificio. il povero che infilava un biglietto in mano al presidente ("signor presidente, mi serve un sacco di cemento"). le classi medie ai loro incontri ("sorvegliate i vostri domestici"). lo hanno riservato a chavez, un uomo a cui il carisma calza come le spalline militari. il film mostra un innegabile affetto per il presidente, che ha provato ad arrivare al potere attraverso 2 colpi di stato senza riuscirci, finche' non si e' impegnato politicamente , vincendo le elezioni con una valanga di voti e' diventato l'ultimo leader latinoamericano in ordine di tempo a cercare di scrollare di dosso alla propria nazione l'immagine di repubblica delle banane. ha incoraggiato la formazione di comunita' di base e seminari educativi. ha riscritto la costituzione. ha impostato una piu' equa ridistribuzione dei fondi provenienti dalle consistenti forniture di petrolio effettuate dalla nazione, smantellando la corruzione della compagnia petrolifera di stato. Naturalmente un ufficiale del dipartimento di stato americano e' addestrato a sentire il suono di un rubinetto del petrolio che si chiude a diverse migliaia di chilometri di distanza. Chavez non e' amico degli USA. E' apparso in tv per denunciare i bombardamenti di civili in Afghanistan, brandendo foto di bambini morti. E' un amico pubblico di Fidel Castro. benche' non sia menzionato qui' ha avuto incontri con saddam hussein e gheddafy. nell'elenco di bush di quelli "con noi o contro di noi" si trova nell'asse dei fastidiosi. "siamo preoccupati per le affermazioni del presidente chavez, e la sua concezione di sistema democratico" ha detto colin powell, afflitto dall'irritazione come un dirigente a cui il sindacato impedisce il licenziamento di un dipendente . questa e' stata una battaglia combattuta in gran parte attraverso i media,con l'attuale violenza come un breve intermezzo in quella che era e rimane una guerra di parole. il canale di stato canale 8, ha concesso a chavez un programma settimanale in cui risponde a domande telefoniche dei telespettatori il canale privato, intanto, concedeva ai dirigenti delle compagnie petrolifere di appellarsi ai militari perche' insorgessero contro il presidente la richiesta di un colpo di stato da parte di un generale e' stata filmata nella casa di un giornalista. i partecipanti ai dibattiti nei talk show schernivano chavez attribuendogli un'attrazione sessuale per Castro.era tutto veleno che filtrava nel resto del mondo. L'annuncio del colpo di stato da parte dei media occidentali e' stato accompagnato da spezzoni messi in onda da questi canali privati,che mostravano piu' che altro chavisti che sparavano contro oppositori che avanzavano pacificamente lungo la strada del palazzo presidenziale.da un'altra angolazione, comunque, si poteva vedere che non c'erano manifestanti antichavisti sotto tiro e che quelli che sparavano stavano cercando di difendersi dal fuoco dei cecchini che hanno ucciso 10 persone. la camera ha ripreso anche da quell'angolazione, ma il filmato e' stato montato per rimuovere queste immagini. la stampa mondiale ha pubblicato servizi che potevano essere stati scritti dagli stessi golpisti e dato che erano basati su queste immagini, in una certa misura lo erano questo film sottolinea ogni menzogna. il mondo accusa la folla di chavisti delle sparatorie: la cinepresa di O'Briain e Bartley prova che non e' cosi' filmando le vittime mentre cadono al suolo il leader golpista pedro carmona parla di questo come un "processo profondamente democratico" e la ripetizione di colin powell delle bugie di carmona viene inframmezzata da filmati della polizia che spara ai dimostranti mentre Carmona dichiarava alla CNN "il paese e' in uno stato di totale normalita'" la cinepresa era nel palazzo da cui era appena stato espulso. seguiva la guardia presidenziale mentre avanzava su posizioni strategiche, riconquistava l'edificio e reinsediava chavez. questo e' stato un film con uno straordinario campo d'azione. non era solo all'interno del golpe ma infisso nel suo nucleo infuocato .si e' arrampicato sui piani del palazzo presidenziale senza curarsi di chi fosse al potere. O'Briain e Bartley si sono mescolati ai prelati cattolici e funzionari petroliferi durante il breve ricambio al vertice, poi un paio di giorni dopo, al rientro in carica di chavez si sono salutati come amici. nella notte del golpe, la cinepresa sgomitava per una visuale all'esterno dell'ufficio in cui le alte cariche militari avevano intimato a chavez di dimettersi e consegnarsi con la minaccia di bombardare l'edificio e i suoi sostenitori che si trovavano all'interno. una tra i suoi ministri usci per annunciare agli astanti che aveva scelto di consegnarsi li squadro' attraverso gli occhiali e gli chiese "raccontatelo al mondo". O'Briain e Bartley hanno portato a termine il compito affidatogli in una maniera eccezionale ed emozionante

THE REVOLUTION WILL NOT BE TELEVISED

Probabilmente il piu' significativo documentario del 2003, il solo posto in questo paese dove possiate sperare di vederlo e' un film festival, dato che nessuno studio televisivo statunitense ha le palle per metterlo in onda, ne' abbastanza forza di volonta' da sfidare fuoco e fiamme minacciati dall'amministrazione bush e i suoi accoliti per la sua commercializzazione e distribuzione. nessuna rete a larga diffusione qui' l'ha ancora inserito nei palinsesti non e' censura artistica ma politica e, quel che piu' conta, il risultato di una censura economica

cos'e' THE REVOLUTION WILL NOT BE TELEVISED?

e' tra l'altro a tutt'oggi il miglior e piu' importante documentario storico che abbia mai visto . cattura ogni aspetto del considerevole golpe scaturito in venezuela dove il presidente democraticamente eletto hugo chavez, un vero uomo del popolo venezuelano e' stato catturato ed ha rischiato di sparire dalla faccia della terra per i suoi attacchi agli effetti collaterali dell'azione dell'amministrazione bush in afghanistan durante la sua guerra al terorrismo e alla sua posizione sulle forniture petrolifere del proprio paese (3° produttore al mondo) che prevedeva l'impiego dei guadagni conseguiti a favore dell'istruzione, della sanita' e del miglioramento delle condizioni della popolazione ci si puo' rendere conto della vasta popolarita' di chavez in venezuela dove tiene un programma radiofonoco e uno televisivo settimanale dove i cittadini possono telefonare e parlare con il presidente, che ascolta i loro problemi, prova a spuiegare l'azione del governo e prende nota, invita ad imparare dalla propria costituzione, che e' il libro della gente, dato che i diritti che essa riconosce sono per tutti, uomini e donne senza distinzione per il ruolo che rivestono nella societa', lui crede nel sistema di governo che lo ha eletto e lo supporta in pieno ora ammetto sinceramente che sono un liberale per natura con impennate da conservatore aspetto il resto della storia che certo non ci sara' raccontato dagli un tempo liberali media di questo paese, attualmente gestito per la maggior parte da corporazioni di ultraconservatori scoprendo chi si e' aggiudicato i contratti per ricostruire Afghanistan,iraq e gli altri paesi dopo che ci siamo passati e osservando i titoli deliberatamente creati per provocare reazioni istantanee si resta disgustati.molto del mio disgusto viene dal cercare di collegare storie distinte o solo incidentalmente correlate dei giornali, qualcosa che ho imparato leggendo "tutti gli uomini del presidente" di Bernstein e Woodward.questo documentario pero' non e' teorico ne' cerca di far collimare la teoria ai fatti a posteriori. oh no !.Kim Bartley e Donnacha O'Briain hanno prodotto un documentario di vasto respiro sul presidente chavez e lo stato corrente del venezuela nella prima meta' del 2002. hanno avuto totale accesso alla presidenza, al presidente e al suo popolo con la piena liberta' di intervistare la gente per la strada e gli oppositori. essenzialmente hanno potuto fotografare la situazione del paese in quel momento. la prima parte mostra come chavez sia considerato il washington del venezuela, l'uomo che guadagna il potere e da' speranza ed educazione alla gente del suo paese. i poveri credono in lui e i ricchi sembrano detestarlo, a meta' del 4 mese di inchieste, quando improvvisamente alcuni poteri sono insorti contro di lui e lo hanno destituito. questo documentario cattura dal vivo tutto quel che succede, tutte le informazioni al momento che pervengono. mostra come chavez si renda conto delle potenzialita' del petrolio e del potere dei media in venezuela e delle loro tattiche e usi il suo unico canale rivolto alla gente Channel 8 per dare la sua versione dei fatti. frattanto i canali commerciali conservatori del paese gli danno costantemente del comunista, aspirante castro e piu' che altro lo demonizzano. il leader dell'opposizione vola a washington per incontrare il presidente bush e i suoi consulenti. al suo ritorno inizia con rinnovata veemenza gli attacchi contro chavez incitando a marciare sull'area della compagnia petrolifera statale a caracas. la gente del venezuela in risposta a questa adunata decide di riunirsi a sua volta di fronte al palazzo presidenziale per manifestare approvazione al presidente e alla sua politica. ed e' li che hanno cominciato a sparare sui sostenitori per far uscire chavez dal palazzo. i chavisti alla televisione di stato si sono appellati al partito dell'opposizione per evitare queste azioni dato che con le decine di migliaia di sostenitori davanti al palazzo un'azione cosi' irresponsabile poteva causare una tragedia. Chavez aveva pochi corpi militari che cercavano di trattenere le due fazioni dagli scontri in corso tutto questo e' stato ripreso dai media privati come dal canale statale e cosi' pure dalle telecamere di Bartley e O'Briain. cecchini da qualche centinaio di metri hanno cominciato a sparare mirando alla testa dei dimostranti, uccidendo 10 persone e causando centinaia di feriti fra la gente in preda al panico. i media commerciali hanno montato gli spezzoni con i chavisti che sparavano da un parapetto verso un bersaglio fuori campo e le vittime del massacro, lasciando intendere che i sostenitori del presidente avevano fatto fuoco su pacifici dimostranti dell'opposizione. con questi filmati e riempiendo qualche tasca l'opposizione si e' guadagnata il supporto dei generali di alcune armi e le gerarchie della marina venezuelana. il golpe si era messo in moto. prima la televisione di stato era stata occupata, poi quella commerciale aveva dato il via agli annunci di destituzione del criminale chavez. questi filmati ci mostrano l'interno del palazzo, con i capi di stato che vedevano il golpe prendere forma. per salvare la vita della gente che si trovava nel palazzo (funzionari, segretari, vicepresidente, tutti ripresi dai cameraman )chavez si e' fatto portare via dai generali e nessuno ne ha piu' saputo niente. di colpo, un documentario sulla vita di un presidente sudamericano svelava il fondamento e il progetto del modo in cui gli stati uniti usano e manovrano poteri esteri abbattendo ogni leader, democraticamente eletto o meno al solo scopo di proteggere i propri interessi contro quelli degli indigeni da cui devono prendere le materie prime che ci servono non voglio svelare il resto del documentario, semplicemente deve essere visto. e' stato proiettato questo sabato in texas, al teatro paramount di austin. devo rivederlo. e' semplicemente il piu' lucido e furioso documentario che abbia mai visto, non e' come bowling for columbine di Moore che benche' si presenti come un documentario ne viola le forme assumendo l'aspetto di una conferenza di moore , ma malgrado questo e' eccellente anche come film. questo documentario copre tutti gli aspetti. presenta prove acquisite ma non mostrate dai media, mai discusse sui quotidiani e del tutto ignorate da colin powell e dal dipartimento di stato americano. ci hanno detto che l'uomo che ha conquistato il potere [dopo il golpe ndt] in venezuela [carmona ndt], che ha incontrato il presidente bush ed ha assunto le massime cariche dell'industria petrolifera nazionale, che per primo si e' "democraticamente" autonominato leader del paese aveva annunciato alla televisione che aveva esautorato la grande assemblea, la corte suprema, la procura generale e tutti gli altri bastioni della democrazia per rimpiazzarli con la sua dittatura ? questo era lo stesso uomo che pochi giorni prima era alla casa bianca a discutere del futuro del suo paese col nostro attuale presidente. lo stesso uomo che ora vive in florida. se avete gia' visto WACO: le regole dell'impegno, questo e' largamente piu' esplicito, perche' ci si forma un'opinione come si farebbe con quello se un paio dei cinasti fossero stati infiltrati nel Branch Davidian Compound. la nostra opinione era stata messa a nudo, tutto quello che eravamo portati a credere era falso nei fatti, non per supposizioni ma per fattuale, reale,tangibile evidenza e una volta visto questo documentario, come si puo' vedere in altri paesi, guardare colin powell e credergli diventera' impossibile, credere a qualcuno della stessa amministrazione sara' una richiesta eccessiva. quello che hanno cercato di fare in venezuela e' una mistificazione e ogni vero americano che assiste a questo documentario rispettando le ragioni di entrambe le parti lo vive, anche voi non potete immaginare quanto ci fa sentire disgustosi. non siamo per il colonialismo, e' per questo che abbiamo fondato gli stati uniti d'america, era per combatterlo, vero ? per liberarci dal potere che imponeva tasse e controllo al nostro paese senza l'avallo di rappresentanze elette. qui' e' definito chiaramente tutto quello su cui questo paese e' stato fondato. colin powell ha l'audacia di sostenere in questo documentario che non credeva che chavez avesse come priorita' gli interessi usa. dio vieta di occuparsi per prima cosa degli interessi della propria nazione ! tutto per gli interessi petroliferi. ai tempi dell'originale re giorgio era questo che si faceva per le spezie,cotone,cibo , canapa. non perdete l'occasione di vedere questo filmato, nessuno dei 200 spettatori che ho intervistato oggi l'ha definito meno che brillante, anche un brizoolato conservatore repubblicano e' rimasto disgustato dai fatti mostrati sfortunatamente THE REVOLUTION WILL NOT BE TELEVISED non ha buone probabilita' di esser trasmesso in questo paese cosi' controllate il programma dei film festival e sperate che sia in programma. raramente i cineasti compiono le tre magiche cose che si ritrovano in questo film: informare, persuadere e DIVERTIRE. in questo caso ci sono riusciti