Costruiamo la solidarietà internazionale ai compagni del Pce(r) |
In queste ore le forze repressive
spagnole e francesi stanno sferrando un duro attacco al PCE(r) - Partito
Comunista di Spagna (ricostituito); giovedì 18 hanno arrestato 14 militanti tra
Madrid, Parigi e il Paese Basco; domenica 20 ne hanno arrestato un altro a
Parigi. Martedì 22 altri due arresti a Madrid.
Il primo risultato della approvazione della lista nera dell'UE, presieduta dal
centro-"sinistro" Prodi, è dunque l'attacco repressivo su larga scala
alle organizzazioni comuniste e rivoluzionarie europee.
Come sempre, i comunisti sono i "primi della lista", ma dopo di loro e
insieme a loro toccherà a chiunque oserà opporsi concretamente al capitalismo
e alla guerra che il capitalismo - a causa della sua crisi politica ed economica
- sta scatenando in tutto il mondo.
I comunisti spagnoli vengono colpiti per non aver rinunciato, in tutti questi
anni, a lottare con tutte le forze contro il capitalismo.
Sostenere i compagni spagnoli arrestati significa dunque difendere l'agibiltà
politica di ogni movimento anti-capitalista.
Il PCE(r) è stato fondato nel 1975.
Nel corso di questi quasi 30 anni ha subito numerosi attacchi repressivi ed è
sempre riuscito a continuare la sua lotta e a restare un punto di riferimento
nel movimento rivoluzionario. Questo, grazie anche al fatto di aver potuto
disporre, appunto, di un partito, cioè di una organizzazione politica capace di
resistere agli "alti e bassi" del movimento. In Italia, invece, il
partito manca da moltissimo tempo e questo rende i comunisti italiani
oggettivamente deboli nella lotta di classe contro gli imperialisti.
Già con l'arresto dei "7 di Parigi" alla fine del 2000 (tra cui il
segretario generale del PCE(r), "Arenas") lo stato francese si era
dimostrato disponibile a fare il lavoro sporco per conto del governo fascista di
Aznar, governo che ha rilanciato massicciamente l'uso della tortura nelle
carceri spagnole (come denunciato dal PCE(r) e dalle organizzazioni di
solidarietà del Paese Basco come Askatasuna), che ha promosso insieme a
Berlusconi un "giro di vite" contro i migranti, che ha approvato (con
l'appoggio dei "socialisti" del PSOE) una legge fascista con cui
pretende di mettere fuori legge partiti come Batasuna (che nel Paese Basco
raccoglie il 10% dei consensi elettorali).
Ora, alla vigilia dell'inizio del processo ai "7 di Parigi" (dopo
quasi due anni di detenzione illegale e molto dura) i governi di Francia e
Spagna cercano di fermare i compagni impegnati nell'organizzazione della
campagna di solidarietà con i "7 di Parigi", campagna che mira a
trasformare il processo politico ai rivoluzionari in un processo popolare al
capitalismo e alle sue azioni di repressione e intimidazione.
Non è la prima volta che il governo
francese collabora con quello spagnolo nel tentativo di annientamento delle
forze rivoluzionarie.
Basti ricordare la "triste" esperienza dei GAL, i gruppi
"speciali" del governo "socialista" di Felipe Gonzales,
impegnati negli assassini e nella tortura di centinaia di militanti.
La risposta delle forze rivoluzionarie europee deve essere alta, commisurata
all'altezza della provocazione che questi arresti oggettivamente costituiscono.
E' necessario sviluppare una forte e capillare campagna di solidarietà con i
rivoluzionari prigionieri spagnoli e denunciare nel modo più ampio ed incisivo
la repressione che si sta sviluppando in modo sempre più massiccio sotto la
scusa della "lotta al terrorismo".
LIBERTA' PER I RIVOLUZIONARI DEL PCE(r)
E DEI GRAPO IMPRIGIONATI DALL'EUROPA IMPERIALISTA.
LIBERTA' PER TUTTI I RIVOLUZIONARI PRIGIONIERI NELLE CARCERI IMPERIALISTE DI
TUTTO IL MONDO.
CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA, LOTTA DI CLASSE INTERNAZIONALISTA.
FINO ALLA VITTORIA.
Laboratorio Marxista
Italia