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8 MARZO 2003. MADRES DE PLAZA DE MAYO A MARINA DI MASSA |
La nostra eredità è la lotta senza tentennamenti, la coerenza, la solidarietà, gli ideali: questo è il meraviglioso lascito dei nostri 30.000 figli combattenti.
Madres de Plaza de Mayo
L’8 marzo sarà in Italia, su invito del CSPAL, una delegazione delle Madres de Plaza de Mayo tra cui Hebe de Bonafini, loro “presidenta”. Abbiamo scelto di invitare le “madres” l’8 marzo, giornata internazionale della donna perché la loro storia è una storia esemplare di lotta che donne e madri danno all’emancipazione degli oppressi e alla lotta per la giustizia.
Le madri di Plaza de Mayo sono donne che da essere madri di rivoluzionari si sono gradualmente trasformate esse stesse in rivoluzionarie.
Il loro ruolo politico e morale, in un paese che ha pagato con 30.000 desaparecidos ed una repressione immane la sua lotta per il “cambio sociale”, è fondamentale: le “madri” rappresentano l’anello di congiunzione ideale, il punto di congiunzione, tra la generazione decapitata tra la metà degli anni ‘70 e i primi anni ‘80 e la generazione di lottatori sociali che oggi sta ricostruendo faticosamente il proprio percorso verso la liberazione. Oggi le “madri” possono andare a Porto Alegre e dire: “otro mundo es posible. Ma solo con revolucion y socialismo”.
CSPAL (Comitato di Solidarietà con i Popoli dell’America Latina)