Alcune misure della Bossi-Fini |
La Bossi-Fini modifica
la precedente Turco-Napolitano. Le due leggi non differiscono in quanto a
filosofia politica, ma solo in termini di “determinazione” e, in realtà, in
molte parti la Turco-Napolitano è stata ritoccata solo nei numeri. L’unica
misura veramente “innovativa” è quella relativa al prelievo delle
impronte digitali, misura già proposta dal DS Massimo Brutti, quando era
sottosegretario agli Interni.
E per evitare che Berlusconi, Bossi e Fini possano essere accusati di
discriminazione Angius (sempre dei soliti zelanti DS) e Rutelli (che crede
ancora di essere il leader dell’Ulivo) hanno proposto di estendere il prelievo
delle impronte a tutti.
Evviva la democrazia !
Invece di battersi per eliminare il prelievo per tutti, il centro-“sinistra”
si batte per estenderlo a tutti, consentendo così allo stato di
estendere il suo controllo sociale poliziesco e spione, con la scusa della “sicurezza
dei cittadini”.
Espulsioni
“Come nella legge
Turco-Napolitano lo straniero senza permesso di soggiorno viene espulso per via
amministrativa. Se privo di documenti viene portato in un centro di permanenza
per sessanta giorni, la Turco-Napolitano ne prevedeva trenta, durante i quali si
svolgeranno le pratiche per l'identificazione. Nel caso non venga identificato
al clandestino viene intimato a lasciare il territorio entro tre giorni, prima
erano quindici. Lo straniero espulso che rientra nel nostro paese senza permesso
commette un reato” (La
Repubblica, 11/07/2002).
Come si vede, un inasprimento delle misure (da 15 a 3 giorni per lasciare l’Italia,
da 30 a 60 giorni in un Centro di Permanenza Temporanea (CPT) per l’identificazione).
I CPT sono dei veri e propri lager.
Si avvalla il principio della detenzione preventiva anche in assenza di reato,
secondo il classico “stile” introdotto nel primo dopoguerra e perfezionato
successivamente dal nazismo.
A Berlusconi, con l’abolizione del falso in bilancio, è consentita poco più
di una autocertificazione per le sue manovre illecite economiche e finanziarie.
Agli immigrati viene inflitta una pena fino a 2 mesi solo perché sprovvisti di
documenti.
Impronte digitali
”Agli immigrati che chiedono il permesso di soggiorno, ma anche per chi ne chiede il rinnovo, verranno rilevate le impronte digitali” (La Repubblica, 11/07/2002).
Permesso per lavoro
"3-bis. Il permesso di soggiorno per motivi di lavoro è rilasciato a seguito della stipula del contratto di soggiorno per lavoro di cui all’articolo 5-bis. La durata del relativo permesso di soggiorno per lavoro è quella prevista dal contratto di soggiorno e comunque non può superare:
a) in relazione ad uno o più contratti di lavoro stagionale, la durata complessiva di nove mesi;
b) in relazione ad un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, la durata di un anno;
c) in relazione ad un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, la durata di due anni.” (DDL Bossi-Fini)
Gli immigrati non sono
considerati delle persone, ma solo delle braccia da lavoro e se non vengono per
lavorare (o meglio se non vengono già premuniti di un lavoro) non devono
venire.
E’ scartata l’ipotesi che uno venga in Italia proprio per cercare lavoro,
perché - magari per ragioni politiche - non è stato accettato ai consolati
italiani all’estero che diventano dei veri e propri uffici di collocamento
internazionali.
Come già previsto in precedenza se un lavoratore immigrato viene richiesto solo
per un lavoro stagionale non può cercare di trovarsene un altro.
Se lo perde torna a casa con tutto ciò che questo significa in termini di
ricatto sul posto di lavoro.
Solo ben pochi avranno il coraggio di rivendicare diritti politici o sindacali e
quindi, in conseguenza delle norme previste, solo in pochissimi potranno godere
di tali diritti.
La situazione concreta sarà sempre di più quella che il padrone può fare il
bello e cattivo tempo con il lavoratore immigrato, sottoponendolo ad ogni sorta
di umiliazioni e di soprusi.
Il che vuol dire anche rendere l’immigrato una potente arma di ricatto contro
i lavoratori italiani.
Questo la legge non lo prevede esplicitamente , ma noi, invece, possiamo
facilmente prevederlo.
(fine)